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Lo scantinato era grande e freddo, sulle pareti erano state appese fastidiose luci neon, c'erano fogli ovunque e tutti stropicciati.
C'era una scrivania sul fondo della stanza. Mi fecero avvicinare e potei esaminare il computer dallo schermo a tubo catodico che, da solo lì al centro, mi sembra essere una delle cose più importanti della stanza.

"Perchè sono qui?" sussurrai guardandole stando sull'attenti.

"Leggi sullo schermo" mi ordinò Momo con un'espressione un po' giù di morale.

Mi avvicinai e notai che in alto a destra, scritto in minuscolo, sullo schermo nero e largo, risaltavano due paroline bianche:

-no signal-

"Che cosa ci posso fare se non c'è segnale?" feci confuso.

"È una cosa così strana. Sul nostro pianeta c'è segnale sempre" mi informò Jihyo.

"Non capisco, e io che cosa c'entro?".

"Se non c'è segnale non possiamo contattare casa, se non possiamo contattare casa non possiamo dire a lui quando discendere o meno".

"Lui chi?".

Questa volta fu Sana a rispondermi.

"Il mio futuro coniuge!" divenne rossa sulle gote.

"O mio!" saltò su Jeongyeon.

"Anche mio".

"Forse il mio".

Sta di fatto che alla fine tutte e nove dissero la loro.
Io ero estremamente confuso.

"Ma...".
Jeongyeon colse il mio stato confusionale.

"Lui, quando scenderà sulla terra, sceglierà una di noi come promessa alle nozze".

"In base a come ci siamo comportare e a come ce la siamo cavata, deciderà!" concluse Tzuyu con occhi sognanti.

"Però se non riuscissimo a contattarlo, mai potremo avere possibilità di fidanzarci".

In poco tutte e nove si misero a piangere. Si abbracciavano a vicenda, si sostenevano, Momo aveva tirato fuori un fazzoletto e si era soffiata rumorosamente il naso.

Andai in panico.

Io non ci so affatto fare con le consolazioni in generale, figuriamoci poi se la questione riguardava faccende amorose!

"Ehi calme, calme per favore".

Mina era quella che piangeva in modo più quieto mentre Sana era una fontana a spruzzi forti e alternati.

"Vi aiuterò io".

E poco dopo mi ritrovavo sul tetto di casa loro, vicino a quella maledetta antenna con il sole che si abbatteva spietato su di me.

"Ora va?" feci, spostandola un po' a destra.

Tzuyu, che era nel giardino a guardarmi, fece passaparola a Jihyo, Jihyo a Chaeyoung e così via.

La risposta che arrivò fu un "no" secco e deludente.

Continuai per tutto il pomeriggio a fare prove finchè Nayeon, che teneva sotto controllo lo schermo del computer, strillò di gioia.

Quando andai nel seminterrato, fui orgoglioso nel vedere una bella scritta, grande e brillante, al centro dello schermo:

-SIGNAL-

Ma non sapevo che, con le mie stesse mani, avessi appena causato una delle più grandi disgrazie per il pianeta terra.

-no signal-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora