Il giorno tanto atteso finalmente era arrivato e inaspettatamente i suoi genitori avevano acconsentito a farle saltare scuola per accompagnarli in aeroporto. Arrivato l'orario dell'imbarco, Elena salutò la famiglia per l'ultima volta e un po' spaesata si diresse verso la macchina, dove avrebbe aspettato che Nelson la venisse a prendere. Il cugino arrivò, come al solito, in ritardo, accompagnato in moto dall'amico Cesare e, dopo essersi salutati, i due tornarono in macchina a casa della ragazza per prendere i bagagli e andare finalmente a casa di Nels. Mentre scaricavano le valigie il ragazzo disse
-Ah Elena sappi che domani pomeriggio io e i ragazzi dovremmo registrare per Space Valley. Spero non sia un problema.-
-Tranquillo, al massimo andrò a studiare in biblioteca.-
Sul suo volto era spuntato un enorme sorriso, Nelson non avrebbe potuto darle notizia migliore. Sperava con tutta se stessa di vedere Dario.***
-State scherzando vero?-
-No, mi dispiace. Ieri la prof si è arrabbiata con tutta la classe e ci ha dato questo compito da fare.-
A rispondere alla sua domanda era stata Gaia, la sua compagna di classe. La giornata di ieri era infatti passata e Elena la mattina seguente, tornata a scuola, era stata informata della punizione. Avrebbe dovuto passare l'intero pomeriggio a casa dell'amica Gaia a svolgere la ricerca di storia e questo significava che non avrebbe avuto l'occasione di vedere Dario nemmeno quella volta.
Sbuffò sonoramente.
-Va bene, a che ora ci troviamo?- chiese ormai rassegnata all'amica.Il pomeriggio passò in fretta; tra l'enorme mole di lavoro che le due si erano ritrovate e la poca voglia da parte di entrambe il tempo era volato e si erano già fatte le 19.00.
Dopo essersi concordata con Gaia per trovarsi anche il giorno dopo e concludere finalmente la ricerca, Elena salutò l'amica e si avviò verso casa del cugino.
-Nelson sei in casa? Sono tornata.- chiese entrando dalla porta. Dall'altra parte della casa la raggiunse una voce.
-Non c'è, quello scemo ha dimenticato il mio libro in facoltà ed è tornato a prenderlo.-
La ragazza riconobbe la voce e, dopo aver appeso la giacca sull'attaccapanni, raggiunse Cesare in cucina.
-Ehi Cesare ciao, come stai?-
Si bloccò sulla soglia della porta.
-Oh, ciao anche a te Dario. Non ti avevo visto.- aggiunse un attimo dopo. Per un secondo i loro sguardi si incontrarono, prima che lei distogliesse il suo. Sentiva gli occhi del ragazzo che la fissavano e non potè fare a meno di sorridere; sapeva già di essere arrossita, ormai era un'abitudine.
-Tutto bene, grazie. Nelson ci ha detto che i tuoi sono via, per quanto è che ti fermerai da lui?-
-Tre settimane.-
Il ragazzo sorrise sghembo.
-Allora mi sa che ci vedremo molto spesso in questo periodo, non sei contento Dario?- disse dando una gomitata all'amico, ottenendo per tutta risposta un'occhiata di traverso.
La ragazza lanciò loro uno sguardo interrogativo per un attimo, poi decise di lasciar perdere.
-Vi fermate a cena, ragazzi?- continuò. -Penso di poter provare a cucinare per tutti e quattro.-
-Sarebbe fantastico.-
Questa volta a prendere parola era stato Dario, che non aveva smesso un attimo di guardarla.
-Certo, anche per me va bene.-
-Perfetto, va bene la pasta vero?- disse Elena mentre cercava di aprire il cassetto in alto. Era troppo in alto, non ci sarebbe arrivata nemmeno saltando.
"Che palle, non ci arrivo. Ma quanto fa schifo essere bassi?!"
Mentre pensava ciò una mano sfiorò la sua e aprì il cassetto prendendo il sacchetto di pasta. Dario si era accorto della sua difficoltà e le si era avvicinato per aiutarla.
-Grazie mille- disse voltandosi in fretta verso il frigorifero.
-Cavolo, nessuno ha fatto la spesa. Il frigorifero è vuoto.-
Cesare colse la palla al balzo.
-Ci penso io tranquilla, c'è un supermercato qua vicino che dovrebbe essere ancora aperto, vado e torno in un attimo.-
-Va bene, grazie. Ti scrivo quello che serve.-
Appena la ragazza si fu allontanata alla ricerca di una penna e un foglio, Cesare si avvicinò a Dario e parlò a bassa voce.
-Io vi lascio soli, vedete di non esagerare...-
Notando l'espressione stranita dell'amico aggiunse -Guarda che ci siamo accorti tutti di come vi guardate eh. La stavi mangiando con gli occhi.-
Sorpreso Dario fece per replicare, ma fu interrotto dalla ragazza, che ignara di tutto era tornata in cucina e aveva consegnato a Cesare l'elenco con l'occorrente. Si limitò a sorridere all'amico guardandolo uscire di casa.
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Space Valley
FanfictionElena, 16 anni, è totalmente estranea al mondo di Youtube. Non saprebbe nulla di questo sito, se non fosse per il cugino, Nelson. È proprio grazie alla passione di quest'ultimo che conoscerà Dario, suo compagno di università e componente del gruppo...