Capitolo 8

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Adoro le sue labbra, volevo rimanere lì per ore. Non so cosa mi è preso poi, non so perché ad un certo punto mi sono staccata da lui:
-"Che c'è?"-
-"No niente... posso chiederti una cosa?"-
-"Si, dimmi"-
-"Che cosa sono io per te?"-
Lui mi guarda con aria imbarazzata poi gira la faccia dall'altra parte, vedendo che non mi risponde continuo.
-"C'è no, sul serio.. tu mi piaci molto ma non so quanto io piaccia a te, voglio solo saperlo"-
Lui si rigira verso di me, mi guarda e mi dice:
-"Senti Nicole voglio essere sincero con te.. tu sei bella, simpatica e tutto.. ma io non mi potrei mai mettermi con te, forse perché non provo la stessa cosa."-

Io sono rimasta zitta senza dire niente.
Avete presente quando vi piace così tanto una persona ma quest'ultima ti dice chiaramente che non prova la stessa cosa, ma lui o lei all'inizio ti fa credere che gli piaci così tu come un' idiota ogni notte prima di dormire ti fai film mentali della vostra futura relazione.

Forse ci avevo creduto troppo..

-"Senti Nicole mi dispiace"-
-"Quindi tutto questo era solo un gioco(?)"-
Lui mi guarda e poi mi risponde
-"...Sì.., ma non volevo.."-
-"Mi hai preso in giro!(?)"- Gli dico con le lacrime agli occhi e con la voce tremante.
-"Senti il piano era andare a letto con te e.."
-"Il piano(?) Io ci avevo anche creduto... Mi ero anche innamorata di te.. E ora mi sento una stupida."-
-"Scusa"-
-"D..Devo andare"-
Mi giro e me ne vado via.

Ho voglia di morire.
Tutti a scuola pensano che io sia una troia e il ragazzo per cui ho una cotta mi ha chiaramente detto che non gli piaccio e che quello di uscire con me era solo una stupida scommessa con i sui amici.
Non so perché non mi sono incazzata, perché ero rimasta calma, volevo urlagli contro, fargli capire come sto di merda per colpa sua e fargli capire anche quanto è coglione.
Mi sono sentita usata, non mi importa più di niente, adesso voglio solo ritornare a casa e stendermi sul letto e domani sarà un altro giorno, andrò a dormire con la speranza che domani si sistemi tutto ma so che non sarà così.

Suona la sveglia.
-"Nicole.. Hey.. svegliati.. sono già le 7.."-
Mi sveglia Jade.
-"Ma cosa...?"-
Guardo l'ora nel telefono che segnava le 6:52am poi mi ristendo nel letto.
-"Nicole alzati!"- continua Jade
-"Oggi non voglio andare a scuola"-
-"Si ma devi.. sbrigati se no arriviamo in ritardo, e ci becchiamo una nota"-
-"Che palle... "-
Mi alzo e vado in bagno.. finito vado nella camera di mio fratello e gli rubo una felpa (tanto non se ne accorgerá mai), poi vado in camera mia e prendo dei jeans a caso e delle Nike nere.
-"Sei pronta?"-
-"Sì"-
-"wow, ci hai messo meno del solito... strano perché non ti sei truccata oggi?"-
-"Non ne avevo voglia"-

Arrivate a scuola e di nuovo quella sensazione, mi sento osservata come quando James la settimana scorsa mi aveva accompagnata a scuola, ma sta volta era diverso.. Mi guardavano in un altro modo, come per disprezzo. La gente parla e tanto anche, le notizie si diffondono troppo velocemente.
Cammino a testa bassa per non vedere loro che ridono e sparlano di me.
E una cosa nuova per me, non mi sono mai sentita così, ho sempre cercato di essere socievole, gentile e carina con tutti e tutti questi sforzi mi hanno portato a questo.
'Troia, puttana, cogliona, cagna,...'
Me le hanno dette tutte.

Non ce la faccio più.. cambio strada e vado dietro alla scuola dove non mi avrebbe visto nessuno piangere, mi appoggio nel muro e mi lascio scivolare fino a sedermi per terra, dopo un po' mi raggiunge Jade, si siede vicino a me e mi abbraccia:
-"Andrà tutto bene"- Mi sussurra.

L'amore non ha coloriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora