Capitolo 4: Bello e sfacciato.

616 53 22
                                    


Sherwin's pov

Oggi, in questo tetro pomeriggio d'autunno, il freddo mi gela le ossa, ma non è solo quello dell'ambiente, è anche quello che c'ho dentro,  quello che mi spezza il cuore.

Mi stringo nella mia calda e larga felpa e suono al campanello * DING DONG * ho le lacrime che mi bruciano gli occhi, ho l'inferno dentro, si dice che l'amore debba renderti vivo mica ammazzarti giorno per giorno sempre di più.

<< Ciao Sherwin, entra sono solo >> Mio più grande amore, Jonathan... gli salto addosso e lo abbraccio, lui chiude la porta e mi stringe a se e andiamo in camera sua. Ci sediamo sul suo letto e anche lui come me ha gli occhi rossi dalle lacrime, e lo bacio. Mi mancavano le sue dolci labbra, lo assaporo attimo per attimo dimenticandomi di quei mostri che mi divorano dentro. Gli afferro il volto e lo avvicino sempre più a me; baci selvaggi, poi lenti poi passionali. La mia esatta metà << Amami perchè ti amo come non ho mai amato nessuno >> Gli dico con gli occhi chiusi in un debole sussurro << Amami, devi farlo >> Continuo a dirgli. 

<<  Lo farò perchè sei la parte mancante del mio cuore, l'esatta metà, non ho paura dei pregiudizi altrui >> Mi stende sul suo letto e mi bacia il collo e io gli accarezzo i capelli. Il rumore della pioggia accompagna quello dei nostri baci. Ci guardiamo per un piccolo istante,  ha le mani calde e le mie sono tanto fredde, anche io gli bacio il collo, e lui mi accarezza i fianchi e io mi stimolo sempre di più. Lui sopra di me, come se mi difendesse da tutti, da tutto, solo io e il mio grande amore, uno sopra l'altro. Comincia a baciarmi sul collo fino a farmi un succhiotto; gli prendo il volto e gli mordo le labbra, e lui stringe sempre più a se il mio gracile corpo. Siamo come un puzzle, andiamo perfettamente ad incastro, il mio corpo con il suo, un tutt'uno. 

Ci stacchiamo, accaldati, ansanti, ma io ne voglio ancora non ne ho abbastanza. Abbiamo tutti i capelli scombinati, il suo ciuffo che mi solletica la fronte << Ti voglio ancora >> Gli dico, accarezzandogli il volto, lui mi sorride con segno di sfida, si sfila la maglia mostrandomi il suo fisico scolpito da atleta, e io spalanco la bocca << Ne vuoi ancora? E che così sia >> Mi dice, mi prende e mi bacia con violenza mentre cerca di togliermi la felpa ma io la trattengo << Che c'è perchè non vuoi toglierla? >> Mi chiede << E' che...>>  << Che?>>   << Che non ho un fisico come il tuo,  sono una dannata tavola >>  << Sarai il mio piccolino, ti potrò difendere da tutti >>                << Perchè oggi eri freddo con me?>>  << Avevo paura della reazione degli altri ma... io ti amo davvero e non me ne frega nulla di nessuno >>  << COSA? MI STAI DICENDO CHE SEI IL PRIMO A DIRE IN GIRO DI NON AVER PAURA DI ESSERE SE STESSI E POI TEMI DI DIRE CHE SEI GAY? CHE MI AMI?>> Gli dico a polmoni pieni. << Ero ancora un po' confuso, ci ho riflettuto e...>>  << Questo però non significa che quando ti dico '' me ne vado '' ti metti un libro in faccia per ignorarmi ancora di più >>  << AVEVO IL LIBRO IN FACCIA PERCHE' STAVO PIANGENDO SHERWIN,  PERCHE' TI AMO SHERWIN, PERCHE' ANCORA NON RIUSCIVO AD ACCETTARE IL FATTO DI ESSERE GAY MA NON ME NE FREGA UN EMERITO CAZZO DI NESSUNO. SONO GAY E MI VA BENE COSI' PERCHE' TU SEI LA MIA VITA E TI AMERO' PER SEMPRE SHERWIN >> Mi grida, gli si vedono le vene dal collo,  << Anche per me è stato difficile >> Si sente una chiave aprire la serratura, saranno i genitori di Jonathan, mi alzo e mi incammino verso l'ingresso << Hey aspetta dove vai! >> Mi chiede            << A casa >> gli rispondo, mi metto il cappuccio e lo guardo per un ultimo momento, bello e sfacciato, in ginocchiato sul letto, senza la maglietta, con il collo pieno di lividi e i capelli scombinati.  Bello e sfacciato, proprio così.

In a heartbeat: la storia d'amore di Sherwin & JonathanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora