Mia figlia dormiva beata e serena nel suo letto, sembrava un angelo, aveva i lineamenti dolci ed eleganti, gli zigomi ben proporzionati e gli occhi taglienti e sensuali, si era fatta bella nel corso degli anni, lontano da me ma ero dannatamente felice che mi aveva pensato tutti i giorni e che non appena ne avesse avuto la possibilità fosse tornata da me, ogni sera prima di addormentarsi forse aveva chiesto alla sua mamma adottiva di me, ma forse lei non aveva creduto alle parole di una bambina trovata nel bosco eppure non riuscivo a sentirmi ingrata ed arrabbiata con la donna che aveva salvato mia figlia dalla morte, ero riconoscente con lei, l'unico sentimento negativo che provavo nei suoi confronti era l'invidia di non aver visto mia figlia andare a scuola, imparare a leggere e a scrivere, fare le sue prime scoperte ed affrontare i suoi fallimenti, non c'ero stata quando lei aveva avuto bisogno di aiuto, ma al mio posto c'era stata quella donna ad accarezzarla, a consolarla, a custodirla , ad accompagnarla, ad amarla, quell'altra donna che Hitomi chiamava mamma, non sperava più di rivedermi, quella donna era stata il suo nuovo inizio, la sua nuova vita ed il suo nuovo mondo, questa era la mia unica invidia ma ero troppo felice per il ritorno di mia figlia per pensare a questa cosa, il sole aveva appena iniziato a lambire i palazzi di Tokyo, raggi possenti ed incendiati squarciavano l'oscurità ed il cielo si tingeva di un arancione rosato vivo ed allegro, mio marito dormiva ancora ma non vedevo l'ora di svegliarlo, lui rimaneva però immobile e gelido come una statua, provai di tutto ma non c'era più niente da fare, ero addolorata, non sapevo cosa fare ma quando da incubo irreale e distante si trasformò in una solida certezza decisi di rimanere accanto a quel corpo freddo e rigido a pensare al da farsi, la notizia del ritorno di Hitomi fu turbata da quella morte inattesa, mio marito doveva sapere che la nostra bambina era tornata a casa, mi aveva sempre sostenuto nelle ricerche quando tutti dicevano che ero solo una pazza distrutta dal dolore, anche quando avevo abbandonato tutte le speranze Ryo era stato la spalla sulla quale piangere, il mio consolatore ed il mio unico ed eterno amore, colui che nel periodo più nero e drammatico della mia disperazione mi aveva portato ad un ballo e mi aveva baciato davanti a tutti, in quell'istante mi sentii una ragazzina, il ricordo doloroso ed avvilente di Hitomi si dissolse nel nulla, tutta la mia esistenza, tutte le lacrime che avevo versato, tutti i sorrisi che avevo dato scomparirono di colpo per lasciare spazio ad una felicità perfetta e sublimante, non avevo bisogno di altro che non fosse quell'unico ed eterno bacio animato dalla musica di sottofondo, mi resi conto che mio marito era la persona più importante della mia vita, tutti mi avevano lasciato, mia sorella era impazzita dal dolore e si era ritirata in una casa di cura dove si era suicidata un anno prima del ritorno di Hitomi, i miei genitori mi avevano abbandonato, ero solo una pazza troppo fragile ed emotiva per guardare in faccia la cruda realtà ma Ryo c'era sempre stato, perche' lui mi amava, solo con la scomparsa di Hitomi lo capii ma ora che era tornata lui era morto, non sapevo come dirlo a mia figlia, ella si svegliò tardi e mi raggiunse in cucina.
"Papà e' morto?"
"Cosa?"
"Mi dispiace, credo che stanotte deve aver avuto un infarto, non sapevo come dirtelo"
"Ho aspettato tanto tempo e ora che ritorno lui se ne va"
Si rabbuiò in volto e pianse, l'abbracciai.
"So che e' difficile ma dobbiamo cercare di affrontare questa cosa insieme, ora che sei tornata niente ci potrà separare, ti voglio bene, non scordarlo mai"
Piangemmo insieme, non sapevo come razionalizzare la tragedia e mi sentivo dannatamente debole ed impotente, volevo solo sprofondare e dimenticare tutto, come al risveglio di un incubo, ma quello era reale, era insensato e assurdo ma concreto e reale, non sapevo cosa fare ma con l'aiuto di Hitomi ce l'avrei fatta, ne ero certa.

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Bambina scomparsa
Mystery / ThrillerE' da piu' di vent'anni che la loro figlia e' scomparsa nel nulla , ma quando riappare la gioia iniziale lascia subito spazio al terrore per fatti inspiegabili, ricollegabili a delitti sfuggenti ed efferati avvenuti molto tempo prima. Tensione e sov...