Act 5. Caroline

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Caroline, era la migliore amica di Candy e la conobbi proprio tramite lei. Era una vera amica, aiutava sia me che Candy nei momenti del bisogno, anche se capitava che litigavamo tra di noi.
Caroline non ci ha mai tradito, era l'amica che tutti vorrebbero avere.
Ci sentivamo spesso e qualche volta organizzavamo cene fuori noi tre, ma da quando successe quel successe, non la sentii più.
Risposi a quel messaggio, normalmente sarei stato felice di sentirla ma non mi interessava. Mi chiese le solite domande di circostanza: se stavo bene, cosa ho fatto nell'ultimo periodo e cosa stessi facendo adesso. Non avevo molta voglia di parlare con lei o in generale con chiunque altro, ma lei insisteva per vederci. Accettai perché non avevo nulla da fare, magari mi sarei annoiato un po' di meno del solito.
Ci vedemmo in un bar del centro, la trovai bene e più bella di quanto ricordassi, ma quello che provavo non erano emozioni, ma solamente una lieve attrazione fisica. Pensavo: "È bella", ma era finita là, non mi interessava più di tanto.
Dopo diverse decine di minuti di stronzate e paroloni, nella quale lei mi osservava attentamente con un'aria strana che non riesco a definire, un'espressione tra il curioso e lo stranito come se mi volesse dire qualcosa, mi chiese:
"So quello che è successo, ma dovresti averlo superato. Ti vedo strano, cosa hai? Da quando abbiamo iniziato a parlare in te non ho visto un briciolo di felicità, e il tuo volto è come se fosse... Vuoto."
Vuoto... Era proprio quello che ero. Non feci in tempo a pensare a cosa rispondere che subito continuò:
"Sai che su di me puoi contare, qualunque cosa, qualsiasi aiuto io possa darti te lo darò".
In quel momento ricordai tutti gli aiuti e consigli che nell'adolescenza Caroline mi diede.
Ricordi senza senso, erano solo immagini nella mia testa ripescati dal passato, senza che io nutrissi nessun ringraziamento verso di lei.
Dovevo trovare una scusa veloce, non avevo nessun interesse a parlargli della mia situazione sentimentale, allora gli dissi che ero un po' giù di morale perché persi il lavoro.
Avevo previsto che lei, subito dopo averglielo detto, si sarebbe attivata per cercarmi un lavoro o non so che altro, ma non avrei mai pensato che me ne offrisse proprio uno.


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Hey! Vi ricordo che scoprirete cosa successe in quelle 24 ore seguendo la storia, quindi non temete, lo scoprirete più avanti.







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