Julia Pov.
Qualcosa di pesante mi sveglia.
Mi giro.
La testa di Austin è appoggiata sulle mie cosce e i suoi ricci ben definiti sono la causa del solletico.Il suo giubbotto di pelle è sulle mie spalle.
Involontariamente la mia mano è tra i suoi capelli, sono così morbidi e sanno di shampoo.Sembra un ragazzo così dolce, non capisco il suo essere cattivo.
Cosa avrà mai passato? Perché è così cattivo?
Cosa nasconde?Accarezzo dolcemente la sua guancia; anche la sua pelle è così .. così morbida.
Faccio scivolare la mia mano sul suo braccio muscoloso e osservo i suoi tatuaggi.Una piccola piuma situata nella parte interna del braccio; so che rappresenta leggerezza, saggezza e facilità nel superare gli ostacoli.
Un diamante e un'ancora situati sulla parte esterna del braccio: diamante, indice di luce e sincerità, in quanto proprio esso è una pietra limpida, pulita e pura;
L'ancora simboleggia sicurezza, fedeltà e stabilità.Un cerchio sull'avambraccio; indica un abbraccio tra due corpi, un’armonia tra le parti, poiché non vi sono assolutamente spigoli.
Austin Cooper quanto sei misterioso!?
Sposto la mia mano sulla sua fronte, è bollente e sta tremando.
Prendo il suo giubbotto che è ancora sulle mie spalle e cerco di coprirlo."Basta! Lasciala stare!" Grida.
Il suo corpo si muove. "Non mi toccare!"
Lo stringo più forte a me.Non mi rendo conto che i suoi occhi sono su di me.
Tolgo immediatamente il mio braccio dal suo corpo."Io non volevo... cioè stavo solo cercando di coprirti!" Mi metto sulla difensiva.
"Lasciami in pace Levin! Tu non sai niente di me!" Esplode.
Mi sento di colpo inutile.
Io volevo solo aiutarlo, proteggerlo."Austin hai la febbre! Vieni qui!"
"Ti .. ho .. detto .. LASCIAMI IN PACE LEVIN!" Scandisce bene le parole puntandomi un dito contro.
"Come vuoi!" Alzo le mani in segno di arresa.
Decido di andarmene e fare un giro per i dormitori.Controllo l'orario: 23.45 .
Sarà aperta la segreteria? Spero solo che abbiano un mazzo di chiavi in più.Busso.
Un uomo sulla cinquantina apre la porta dopo svariati minuti."Come posso aiutarla?" Chiede con voce assonnata.
"Salve, ho smarrito le mie chiavi.. e non posso rientrare in camera.. " provo a spiegargli.
"Mi dica il numero della sua camera e controlliamo subito! Domani farò venire qualcuno a cambiare la serratura!"
"È la 212!"
Dopo ben dieci minuti, ritorna con un mazzo di chiavi.
"Oh! Non sa quanto le sono grata! La ringrazio davvero tanto e scusi ancora per il disturbo!"
"Buonanotte" dice abbozzando un sorriso e chiudendo la porta.
E miracolo fu, pensai.Arrivata nel dormitorio, Austin non c'era più.
Chissà dove è andato!Ma che mi importa!
Prendo il mio nuovo mazzo di chiavi e apro finalmente la mia porta.
La richiudo, prendo le mie cose e vado in bagno.
Una bella doccia mi farà bene.Sono così concentrata a cantare, che non mi accorgo di non essere sola in bagno; infatti allungo la mano per prendere l'accappatoio e quando esco dalla doccia trovo Nate di fronte a me.
"Santo cielo Nate! Vuoi farmi morire?" Grido portandomi una mano sul petto.
Non parla. È immobile.
Le uniche cose che si muovono sono i suoi occhi.
Sento deglutire.
Il suo pomo d'adamo appuntito faceva su e giù per via della gola secca."Nate esci fuori!" Ordino.
Ma lui non ascolta.
Anzi.. viene verso di me."Nate! Che vuoi fare!? Allontanati!"
Inizio a preoccuparmi."Vieni qui piccola, sei così bella!"
La sua voce sempre più roca.Sento la sua mano che si avvicina al nodo dell'accappatoio.
Provo ad allontanarlo con tutte le mie forze, ma lui blocca i miei polsi con una sola mano."Stai tranquilla brunetta, non ti farò male" Grido, ma la sua mano adesso è sulla mia bocca.
Mi prende violentemente da un braccio e mi trascina in camera, gettandomi sul letto.
Apre il mio accappatoio.
Sono nuda di fronte ai suoi occhi."Aiutoo" grido più forte che posso.
"Shh" le sue mani di nuovo sulla mia bocca "sveglierai tutti".
La sua bocca è sul mio seno.
Quanto mi fa schifo! Se solo avessi saputo che viscido verme fosse Nate, non gli avrei mai rivolto la parola.Lentamente la sua mano scende sul mio ventre, con fare sapiente tocca il mio punto più sensibile.
Cerco di fermarlo.
Ma lui mi stringe ancor di più, fino a farmi mancare l'aria.
Sento il rumore della cintura che si slaccia e la zip dei pantaloni che si abbassa.Le sue mani ora sono sui miei fianchi.
Sono così esposta verso di lui, che il mio viso prende fuoco.La sua erezione dura, preme contro di me.
Apre le mie gambe e mi penetra violentemente.Dolore. Solo dolore.
Sento il suo respiro sempre più affannato.
Intanto dai miei occhi scendono lacrime, sono appena stata violentata.. ed io .. io .. ero vergine."Basta ti prego" lo supplico un'ultima volta.
Prende i miei capelli e mi penetra con forza l'ultima volta, emanando un lungo sospiro soddisfatto.
Lascia la mia testa sul cuscino, mi copre con l'accappatoio e prima di andarsene "Giuro che se apri bocca con qualcuno ti faccio fuori!"
Non ho nemmeno la forza per dirgli qualcosa .
Esce sbattendo la porta.
Intanto nella mia camera si sentiva solo il mio lamento, il sangue era dappertutto.
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Stringimi Ancora
ChickLitJulia Levin, da poco ventenne, decide di lasciare la sua amatissima Milano e partire per New York, lasciando alle spalle il suo passato. Austin Cooper, ventiquattrenne, classico 'bad boy' che fa impazzire tutte .. riesce ad iscriversi all'universit...