Mi alzo da letto e mi avvio verso la cucina. C'erano tutti tranne lui.
C: "buongiornooo"
Io mi limito a fargli un cenno con la mano di risposta.
V: "è successo qualcosa?"
Non volevo rispondere, avevo gli occhi lucidi, con le lacrime che minacciavano di uscire e non ce la facevo più a trattenerle. Prima una,due,tre, poi tante tutte insieme, che non riuscivo più a trattenere. Mi facevo male da sola, perché, anche se lo amavo, non lo volevo?
A: "ehi,ehi calmati, cos'è successo?"In quel preciso istante entra Riccardo: occhi rossi e ciuffo spettinato.
Io non parlo, lui non parla. Mi guarda, io lo guardo. Io soffro, lui soffre.
Io lo guardo e mi accorgo come i suoi occhi, le sue pupille, erano rosse dal pianto. Mi faceva pena. Mi guarda e mi guarda come per dirmi 'tu mi hai ridotto così'. Non sapevo che fare nè che dire.
Tutti i nostri compagni si guardano senza capire niente. Mi alzo e cammino verso di lui. Lo amo talmente tanto che non posso resistere. Mi avvicino con qualche lacrima che mi scende dagli occhi, anche la sua faccia è attraversata da qualche lacrima.Ci avviciniamo sempre di più, io a lui, lui a me. Mi alzo sulle punte e le nostre labbra si sfiorano, ma lo fermo.
Io: "ti amo" sussurro a pochi centimetri di distanza.
Lui sorride.
R: "ti amo anch'io"Ci baciamo. Si difronte a tutti. Non mi interessa di nessuno in quel momento. Molte, molte emozioni, forse troppe, scorrono su di me con qualche scossa di brividi.
Sentiamo una porta aprirsi ma continuiamo il nostro dovere.
I minuti passano, o forse solo qualche secondo interminabile.Ci stacchiamo ormai senza fiato. Sorridiamo e ci guardiamo intorno.
Lo abbraccio e il suo profumo mi invade la narici, mi sento protetta tra le sue braccia, mi sento al sicuro.Mi stacco da lui e arrossisco. Mi scende una lacrima, forse per gioia, felicità, amore o pentimento, che, mi giro verso Riki e la prima cosa che dico è
Io: "lo sai che nonostante che io ti ami non possiamo stare insieme vero? Tra noi non funzionerà mai, tu mi faresti troppo soffrire, lo sai?"
Tutti sono rimasti senza parole, compresa io.
Lui mi guarda negli occhi.R: "lo so" abbassa lo sguardo, così anche io e vedo una lacrima cadere sul pavimento. Le sue lacrime. Per colpa mia. Però pare che lui sappia che non si può stare insieme, e che abbia capito il problema della situazione. I nostri compagni ormai avevano perso le sparanze di vederci un giorno insieme e felici, sopratutto Andreas, che ci shippava tantissimo.
R: "ma giuro che starò attento, mi prenderò cura di te, mi farò in quattro per te, amerò solo te. Per favore, proviamoci, non dico da subito, ma proviamoci. Ho Bisogno dì te" Andreas sorrideva come un ebete e stava ricredendo in noi. Ma che noi e noi, il noi è solo nella mia immaginazione. Stava credendo in un Riccardo e Federica. Ma io sapevo presto che lui si sarebbe stancato di me e che presto si sarebbe litigato tutti i giorni.
Io: "Riki, lo sai che io non pos..."
R: "Dai fedeeee, una possibilità"
Io: "e va beneee"Dalla felicità si avvicina a me e cerca di baciarmi ma lo fermo.
Io: "fermo, non così in fretta Marcuzzo"
R: "si, okay, scusa. Vieni qua Andreas" e si abbracciano. Che carini....
Però pensavo che dicesse: vieni qua Fede.Dopo un paio d'ore mangiamo con Elisa visto che questa mattina non siamo andati a lezione.
E: "Riccardo, Federica a lezione fra un quarto d'ora, vi aspetto lì."
R: "okay"ANGOLO AUTRICE
Spero che questo capitolo vi piaccia e mi scuso per eventuali errori. 👍👍
~M~😘
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|| Eravamo quelli giusti ma al momento sbagliato || Rederica (SOSPESA)
FanfictionRiccardo e Federica: due ragazzi che si odiano. Sono orgogliosi e testardi uno più dell'altra. Cosa succederà se dovranno passare mesi sotto lo stesso tetto?