*Levi's pov*
Avevo appena finito di prepararmi, stavo uscendo dal condominio.
Quella notte non avevo dormito, l'avevo passata a pensare ad Eren, si, a quel moccioso; pensavo al perché aveva reagito in quel modo alla vista di quei due ragazzi.
Stavo passando davanti al bar "The wings of freedom" ed è lì che lo vidi, era fermo.
Non so cosa mi prese, mi ritrovai al suo fianco a fissare la porta di quel bar, dopo un tempo indefinito decisi di spostare il mio sguardo sul volto del castano.
Non saprei come descrivere la sua espressione sembrava impaurita e persa nel vuoto come se stesse pensando a qualcosa che gli evocava brutti ricordi.
*Eren's pov*
Ero lì, fermo. A fissare quella porta, quella fottuttisima porta che era stata un po' come una via di salvezza, ma ora non lo era più; tutto per colpa di quei bastardi. Loro e soltanto loro avevano la colpa di quello che sono diventato.
Sono un codardo, uno che preferisce far finta che i problemi non esistano piuttosto che affrontarli, uno che preferisce una fottuta lametta a degli amici che lo possano aiutare veramente.
Certo gli amici c'è li avevo ma non voglio chiedergli aiuto, sono troppo orgoglioso per chiederlo.
Penso e ripenso a quello che è successo ieri sera, troppi ricordi si fanno spazio nella mia testa.
Una voce mi distrae dai miei pensieri
《Oi moccioso si può sapere che stai fissando?》
Io volto il mio sguardo per capire chi mi stesse parlando, scopro con mio grande piacere che si tratta di Levi
*Levi's pov*
Appena sposta il suo sguardo su di me noto che ha il labbro spaccato e un livido sullo zigomo.
《Moccioso che ti è successo?》
Mi sto preoccupando, cosa gli sarà successo?
《Mh? Oh, no niente sono solo caduto.》Mi risponde lui facendo un sorriso sforzato.
《No.》
《No cosa?》 Risponde con aria confusa.
《Non va tutto bene. Cos'è successo? È per quei due ragazzi che sono entrati nel bar ieri?》
Appena nomino quei due ragazzi il castano sgrana gli occhi.
《Non è successo niente, e anche se fosse non sono affari tuoi.》
《Invece si, quindi dimmi cos'è successo.》
*Eren's pov*
Sbuffo, ignorando la sua daomnda mi metto le cuffiette e gommini vesto la mia scuola.
Sento Levi prendermi per il polso.
《Eh no, tu ora non ti muovi da qui finché non mi dici che è successo.》 Mi ringhia con tono autoritario.
Mi ricorda mio padre, quel bastardo.
Scuoto leggermente la testa per far andare via quei pensieri.
Fisso il corvino davanti a me.
<<Sembra proprio determinato a rimanere qui finché non parlo eh, ma perché non me ne va bene una?>>
《Senti, questo non è né il luogo ne il momento adatto per parlare di queste cose Okay? E poi non sono proprio sicuro si potermi fidare di te.》
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I Feel in Love 《ERERI》
FanfictionEren e Levi due ragazzi molto diversi ma che si completeranno l'un l'altro. Eren Jaeger è un sedicenne alto, con dei capelli color cioccolato, occhi di un verde speranza tendente a giallo, pieno di vita, solare, giocoso e molto socievole con chiunqu...