°12° Cousins

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*Eren's pov*

Aprii lentamente un occhio e subito dopo l'altro, intorno a me era tutto buio ma percepii qualcosa di fianco a me muoversi, poi si accese la luce.

《L-levi... cos'è successo?》 Domandai in un flebile sussurro.

《Mentre ti rincorrevo sei inciampato, hai sbattuto la sesta sulla porta del bagno e sei svenuto. Ora come ti senti?》 Mi domandò visibilmente preoccupato.

《Mh, mi fa male la testa.》 Risposi portandomi le mani sulle tempie per massaggiarle.

《Aspetta qui ti vado a prendere qualcosa. Dove tieni i medicinali?》

《Dentro all'armadietto che c'è in bagno.》

Il corvino si diresse verso il bagno, quando non fu più nel mio campo visivo sentii un telefono vibrare. Ero certo che non fosse il mio dato che era rimasto nel salotto.

Spostai lo sguardo in giro per la stanza per capire dov'era il telefono, che vidi dopo poco sul comodino di fianco al letto, dato che non era il mio cellulare non ci volle molto per capire che era quello di Levi.

Accesi il display, la curiosità era troppa. Notai subito diverse chiamate da un numero sconosciuto e anche molti messaggi, per mia fortuna il telefono del più grande non era munito di password.

Andai su whatsapp per leggere i messaggi tralasciando le chiamate.
Il mittente di quei messaggi era il medesimo numero a me sconosciuto però il contenuto mi fece raggelare il sangue nelle vene.

*Levi's pov*

Appena presi l'occorrente per il mal di testa del moccioso mi diressi verso la sua camera, appena varcai la soglia della porta per poco non mi prese un infarto.

《Moccioso ma che cazzo fai!》

《Chi è sto tipo?》 Disse calmo come non mai.

《Nessuno che a te interessi.》 Mi avvicinai strappandogli il mio telefono dalle mani.

《Allora spiegami il perché di tutti quei messaggi!》 Sbottò d'un tratto il castano, lo ingorai e continuai a trafficare con il telefono per vedere cos'altro avesse visto il moccioso.

《Ho letto solo i messaggi vai tra.》 Sbuffò  il moccioso. 《Mi passi l'aspirina? Mi fa ancora male la testa.》

《Mh, si scusa.》 Dissi passandogli la pastiglia e una bottiglietta d'acqua che era sul suo comodino. Il più piccolo mi ringraziò.

《Senti Levi...》

《Dimmi.》

《Ti va di parlare un po'?》 Abbassò lo sguardo sulle sue mani, con le gote macchiate da una sfumatura rosea forse per l'imbarazzo.

<<Perché devo trovarlo tenero ogni volta che arrossisce? Cioè ha degli occhi fantastici anche se sono spenti, dei lineamenti del visto talmente dolci che sono la fine del mondo, la sua voce cristallina che mi fa incantare ogni volta che la sento e la sua risata leggera e favolosa; LEVI CAZZO NO!>>

《Okay, di cosa?》 Chiedo con un pizzico di curiosità che il castano non tarda a notare.

《B-beh ecco, forse ti sembrerò un po' invasivo ma, anche tu eri come me vero?》  Colpo basso.

《Si anch'io ero un autolesionista.》 Risondo freddo fissando il mio sguardo argentato in quello tropicale del ragazzo di fronte a me.

《Se ti chiedo il perché non mi risponderesti, quindi come hai smesso?》  Riflette a voce alta.

《Con l'aiuto di due miei cari amici.》

《Aspetta sono per caso Isabel ed il suo ragazzo Farlan?》 Sgranai impercettibilmente gli occhi. Come fa lui a conoscere i miei migliori amici?!

I Feel in Love 《ERERI》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora