Capitolo II

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Una delle cose preferite di Ian era andare al pub vicino a casa durante i martedì sera. Il venerdì era troppo pieno, e così per tutto il weekend. Ma il martedì era proprio perfetto.

Le poche persone presenti erano accalcate attorno al bancone, alcuni guardavano la televisione in un angolo, mentre altri giocavano al tavolo da biliardo. Ian era in un angolo vicino ai bagni a bere un bicchiere di vino. Solo il martedì si concedeva un calice di vino.

Non andava pazzo per il vino ma ormai era come una specie di tradizione: Lynesse adorava bere vino il martedì sera, in quel pub e in quell'angolo. Quando se ne stava lì riusciva ancora a percepire la sua presenza, in qualche modo. Gli avevano detto in tanti che doveva smetterla dipensare a lei, ma era così difficile. E a Ian non era mai piaciuto affrontare le difficoltà.

"Ehi, vecchio" disse una voce. Aveva lo sguardo abbassato sulle sue scarpe consumate, il giubbotto ancora addosso. Spostò la sua visuale e vide un paio di gambette magre fasciate da dei jeans, e guardando più in su un parka verde che conosceva fin troppo bene.

"Ancora tu, piccola ladra?"

"Non sono una ladra"

"Ah, certo, come no" continuò a sorseggiare senza domandarsi perché Emilia fosse lì.

"Cosa ci fai qui, Ian?" Disse appoggiandosi accanto a lui sul muro, le mani in tasca. Si era messa sul posto di Lynesse. Ian non seppe trattenersi: "Non puoi stare qui" sbottò.

"Perché no?" Le facce che faceva erano buffe, ricche di espressione al contrario di quelle di Ian, che ormai aveva una sola espressione sempre uguale.

"Quello era il posto di Lynesse"

"Oh, scusa allora".

Si scollò dal muro e andò al bancone, tornando con un calice di vino come il suo. Si appoggiò di nuovo al muro, nello stesso punto di prima.

"Che ci fai qui, Ian?" Ripeté. Ricominciò tutto da capo, come senon fosse accaduto niente. Ian lasciò perdere: parlare con quella ragazza era come parlare ad un mulo testardo.

"Potrei chiederlo io a te"

"Facevo un giro"

"Non ti ho mai vista da queste parti"

"Nemmeno io ho mai visto te" Emilia continuava a osservarlo, mentre lo sguardo di Ian vagava nel vuoto davanti a sé.

"Io sono qui ogni martedì sera"

"Ora che lo so allora verrò a trovarti più spesso" sorrise "Ero solo di passaggio stasera, sto aspettando Mark che è in ritardo" guardò l'orologio da polso in plastica colorata. Chissà dove lo aveva rubato, quello.

"Me ne vado" disse con aria solenne. Si staccò dal muro e sparì dalla sua vista appoggiando il bicchiere ancora pieno sul bancone. Ian non sapeva cosa pensare, quella ragazza era così strana! Fissò il bicchiere di vino per alcuni minuti e sorrise appena, divertito.

Chissà se l'avrebbe davvero rivista il martedì seguente: sembrava una ragazza così lunatica!









La ladra e il vecchioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora