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Fuori faceva caldo,c'era un sole che emanava un dolce calore. I ragazzi con quel sole preferivano stare all'interno dell'istituto o ad un posto all'ombra,ma la più optata era la prima scelta. Jeno era l'unico a stare fuori a quell'ora. Si trovava all'ombra di uno dei tanti alberi del giardino sdraiato su una panchina. Osservava il cielo attraverso le fronde dell'albero. Si sentiva così bene. Chiuse gli occhi lasciando che i pensieri volessero via con il dolce vento.

Stare da soli avvolte non era così male.

Non riusciva a dormire,aprì di nuovo gli occhi ed osservò per l'ennesima volta il cielo. Cosa ci trovava Jeno nel cielo vi chiederete,vedete per Jeno il cielo era come per un marinaio il mare,senza si sentirebbe perso. Il cielo è così bello da far paura avvolte,quell'immenso blu che sovrasta tutto senza lasciar scoperto un angolo e che nasconde i segreti più incredibili. Questo era ciò che per Jeno era il cielo.

Prese il cellulare dalla tasca,almeno quello era ancora lì,e controllò l'ora,doveva tornare in classe ma non gli andava. Si alzò a forza dalla panchina ed osservò per l'ultima volta il cielo prima di entrare nell'istituto.

A capo chino cercò di evitare il più possibile altri ragazzi,aveva paura che gli facessero altri "scherzi". Si nascondeva,correva,tratteneva il fiato e cercava di nascondere il viso il più possibile,voleva scomparire.

Si chiuse in bagno e cercò in tutti i modi di soffocare i singhiozzi,perché diavolo stava piangendo ora?! Che gli prevedeva?! Come poteva la sua vita essere sprofondata così tanto nel patetico da un giorno all'altro? Come? Cosa aveva fatto Jeno di cui non si era reso conto? Asciugò subito quelle stupide lacrime e fece un gran respiro seguito da un sorriso sforzato. Uscì dal bagno...

"Jeno! Amico mio! Sei qui? Ti cercavamo sai?"

Ed ora cosa doveva aspettarsi?

Quegli occhi a mezza luna → Lee JenoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora