II

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Era ormai sera tarda ed i lampioni iniziavano ad illuminare il buio della notte,non si vedeva nessuno per quella piccola stradina,nessuno era così matto da girare per quella strada a quell'ora. Nessuno tranne una piccola figura in lontananza accovacciata sotto un albero,Lee Jeno. Jeno era un ragazzino come tutti gli altri,con sogni e speranze,lo si vedeva spesso con il naso all'insù ad osservare l'immensità del cielo,giorno e notte. Lo affascianava.

Anche quella sera era lì seduto ad aspettare che il cielo si facesse più scuro per osservare la luce delle stelle. Quando lo faceva si sentiva in pace con se stesso e con il mondo,si dimenticava di tutte le cose spregevoli che doveva sopportare ogni mattina in quell'inferno meglio conosciuto come scuola,si dimeniticava delle varie foto che giravano sul web che lo riguardavano,per una volta si sentiva tranquillo e non in un costante senso di ansia.

Sapeva che se non sarebbe tornato a casa presto la madre lo avrebbe sgridato ma non gli importava,presto o tardi lei non sarebbe stata comunque fiera del voto che il figlio aveva preso all'ultimo test,infondo lui non era un genio nello studio come il fratello maggiore,Jaehyun. Studiava si,ma per lui le parole erano solo scritte messe lì a caso,lui non sapeva come studiare nessuno glielo aveva mai insegnato. Lo faceva ma con scarsi risultati.

Si alzò in piedi e si pulì i pantaloni e la giacca,zaino in spalla e si incamminò verso casa. Non voleva neppure tornarci.

Si chiuse la porta alle spalle e cercò con lo sguardo la figura della slanciata madre ma non c'era,forse era già andata a letto.

Quella sera non cenò,come ogni sera d'altronde. Non se la sentiva,ogni volta che vedeva del cibo si disgustava.

Salì in camera sua e si chiuse lentamente la porta alle spalle. Accese la luce sulla scrivania e tirò fuori i libri sbuffando,non ne aveva assolutamente voglia,voleva solo dormire.

Era con il libro aperto e la matita tra le dita,non riusciva a concentrarsi così prese il telefono ed iniziò a messaggiare con i suoi amici,inconsciamente iniziò a sorridere. Erano divertenti,si divertiva molto con loro.

Ma un altra notifica arrivò,chi mai poteva essere? La aprì,era un link. Ci cliccò senza titubanze ma ciò che vide gli fece gelare il sangue nelle vene. Come si poteva essere così spregevoli? Cosa aveva fatto di male Jeno per meritarsi tutto questo inferno? Per lui vivere era diventato difficile,arrivava a stento al fine di ogni giornata e si sentiva ogni giorno sempre più vicino al limite.

"Come si può essere così patetici? Jeno svelaci il tuo segreto! Vogliamo saperlo per non commettere il tuo stesso errore in futuro"

Che aveva fatto di male Jeno per meritarsi tutto ciò?

Quegli occhi a mezza luna → Lee JenoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora