dead body

38 13 3
                                    

Joanna, mentre raccontava questa storia, si ricordava perfettamente il momento in cui aveva visto Jack. La prova che tutto era finito, che l'avrebbe portata a casa. Ma risentiva altrettanto vividamente l'attimo in cui aveva dovuto staccarsi dal corpo della madre, che si era fatto sempre più freddo. La vita l'aveva abbandonata velocemente, mentre una pozza scura, profonda e sempre più grande di sangue si espandeva sotto di lei. Fu quello ciò che la tormentò per anni. Quel ricordo che, per quanto volesse dimenticare, le tornava sempre in mente.

Non presero mai il colpevole e non le credettero mai. Deliri per quello che è appena successo, le ripetevano ogni volta che diceva la propria versione. Spesso, accovacciata sulla tomba della madre pensava che c'erano avvenimenti che, ogni volta che vengono rispolverati, saranno dolorosi come la prima volta in cui li hai vissuti e ti segneranno fino alla morte. Te li porterai dentro, non potrai mai curarli. Puoi distrarti, ma saranno sempre lì. Pronti a divorarti. Semplicemente, non ti riprenderai mai da essi.

Ricordava l'abbraccio stretto e affettuoso del padre una volta che l'aveva vista, le lacrime scendere sul suo viso, la disperazione, i silenzi e le semplici azioni quotidiane di cui non era più abituata.

Solo James accettò la sua versione della storia, per quanto folla fosse: il potere che aveva era stata una condanna, aveva attratto quella strega. L'aveva imprigionata in una casa, all'estremità del bosco, con esseri inquietanti che la sorvegliavano, aspettando il momento giusto per prendere i suoi poteri e lasciarla morire. Quando Lea era arrivata, combattendo con lei, le difese si erano abbassate ed era scappata via. Fino ad arrivare a ciò che era successo.

Eppure, un solo dubbio sopravviveva in quell'eterna sofferenza: Baba Jaga era stata fermata sul serio?

AIUTO, il prossimo è l'ultimo, piango

Legends;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora