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«hai litigato con Albus ieri mattina» affermò Alice quella domenica mattina, mentre Lily si stava spazzolando i capelli.
«non ti tiene nascosto niente il tuo fidanzato eh» disse Lily sarcastica, ma non infastidita.
«vorrei che fosse così anche con la mia migliore amica» disse Alice bloccandosi.
Anche Lily si bloccò, l'amica aveva inserito una giusta dose di tristezza nella voce, e forse neanche tutta quella che stava passando per lei, e questo non era giusto.
Era lei a stare male, a soffrire, non poteva far soffrire anche gli altri.
«scusami» sussurrò Lily.
«siamo preoccupati per te, Lily» disse Alice con gli occhi lucidi e Lily si sentì nuovamente in colpa.
Alice c'era sempre stata, ed in quel momento era solo preoccupata per lei e voleva essere solo un po' più partecipe della sua vita e lei la stava chiudendo fuori.
Certo, non avrebbe potuto dirle tutto, era sicura che lei non avrebbe approvato, ma poteva almeno cercare che tutto andasse come prima, per diamine non sapeva neanche tenere dei segreti?
Aveva sconvolto tutta la sua vita e tutti se ne erano accorti.
Non poteva andare avanti così.
All'apparenza doveva essere la stessa di sempre.
«mi dispiace Ali» disse ancora Lily e si appoggiò sul letto, cosa che fece poi anche Alice.
Alice le cinse una spalla come a dirle che se voleva poteva tornare tutto come prima.
«cosa ti ha detto Albus?» le chiese Lily.
Se volevano ricominciare con "quasi" tutto, doveva dar prova che avrebbe detto anche il suo punto di vista, doveva farle capire che le avrebbe detto tutto, anche se tutto non poteva.
«era molto arrabbiato, ha parlato poco con me e Scorpius...» disse Alice.
«ha sentito anche Scorpius?» chiese Lily preoccupata.
Così si sarebbe iniziato anche lui a insospettire, e Lily non era sicura di poter reggere tutta quella gente.
Alice annuì e Lily strinse i pugni.
«sai che è anche lui preoccupato per te» le ricordò Alice.
Lily si morse il labbro.
«ha detto qualcos'altro?» chiese poi Lily.
«solo che non ti riconosce più» rispose semplicemente Alice.
Perfetto, quello era il secondo fratello che glielo diceva nel giro di ventiquattro ore.
Di bene in meglio.
«andiamo a colazione?» chiese Alice.
«non vuoi sapere la litigata con Albus?» chiese Lily stupita.
«me lo dirai quando sarai pronta» rispose semplicemente Alice.
Lily sorrise, ed insieme si diressero verso la Sala Grande, pensando che Alice era veramente una brava amica, al contrario suo.


Quando Lily si sedette al Tavolo dei Grifondoro fu salutata solamente da James, e da uno sguardo duro di Albus, ma Lily notò che era sollevato di vederla lì, perché la sera prima aveva saltato la cena.
Lily guardò un'istante James, non aveva mantenuto la sua promessa, si era immaginata scenate, ramanzine e minacce, invece lui l'aveva salutata tranquillamente come se nulla fosse.
Aprì leggermente la bocca sorpresa.
«ieri sera hai saltato la cena» le disse infatti in quell'istante James, in un finto tono distaccato mentre si sorseggiava un po' del suo caffè.
«non sei arrabbiato?» chiese ingenuamente Lily, non sapendo neanche cosa rispondere.
«oh, molto, non sai quanto» disse guardandolo in profondo in tono serio.
«hai in mente qualcosa, James?» chiese Lily scambiandosi un'occhiata con Alice che alzò le mani come a dire che non ne sapeva nulla.
«fai colazione e basta, bambina, o vuoi che ti imbocchi?» chiese ironico James.
Lily alzò gli occhi al cielo sbuffando.
«sai che potrei farlo» le ricordò James, e Lily prese una mela e ne diede un piccolo morso.
«contento?» chiese mentre lo trangugiava.
«molto» disse James con un sorriso enorme.

Lily cercò di finire la sua mela giusto per non deludere il fratello, anche se non sapeva quanti in realtà questo la affaticasse.
Stava uscendo dalla Sala Grande per dirigersi ai dormitori quando una voce la fermò.
«e così hai litigato con Albus»
Lily si girò e trovò Scorpius appoggiato allo stipite della porta con alcuni ciuffi biondi davanti al viso e le braccia incrociate.
«non ti deve interessare» disse perentoria Lily.
Scorpius si staccò dallo stipite e le venne incontro.
«puoi scappare da tutti ma non da me» le disse Scorpius bloccandole il punto del braccio in cui aveva la ferita fresca.
Lily fece una smorfia che Scorpius notò, così rallentò subito la presa.
«cos'hai al braccio?» le chiese apprensivo guardandola dritto nelle sue iridi.
«nulla» si affrettò a rispondere Lily sulla difensiva, sapendo che non ci si sarebbe voluto molto fare quattro calcoli vedendo il suo braccio.
«non mentirmi» la riprese Scorpius guardandola in profondità con i suoi occhi grigi.
«sto bene» disse semplicemente Lily, come se magari dicendolo ci potesse credere pure lei.
«no» ribattè Scorpius serio, con gli occhi che sembravano due pezzi di marmo da quanto erano tesi.
«ho detto che sto bene» ribattè dura Lily sillabando le ultime parole.
«questo ti sembra stare bene?» le chiese Scorpius rabbioso tirandole su di scatto la manica e facendole vedere il braccio.
Lily sobbalzò, non si era aspettata quella mossa di Scorpius, così cercò invano di tirar giù la manica, ma ormai era troppo tardi, Scorpius aveva visto tutto ciò che era da vedere.
«mi sono graffiata con delle piante ad Erbologia» disse prontamente cercando di essere credibile.
Scorpius rise gelidamente.
«vuoi prendermi in giro?» le chiese con la voce tagliente come una lama ma che all'interno nascondeva anche una certa dose di rabbia.
«tu... tu, come puoi farti questo?» chiese con così tanta rabbia che Lily rabbrividì.
Lily non disse nulla così Scorpius rincarò.
«mi ero accorto che in questo periodo eri strana, se ne erano accorti tutti, ma arrivare a questo...»
La guardò negli occhi con una potenza tale che Lily non poté fare a meno di distogliere lo sguardo tanto quanto era il rancore che aveva visto negli occhi di Scorpius.
«hai idea di cosa ti stai facendo? No, Lily non ci posso credere, TU SAI COSA STAI FACENDO? Quando di te rimarranno solo ossa e ti manderanno in una clinica, sai cosa c'è dopo la clinica Lily? L'intubazione! E sai cosa c'è dopo...?»
Lily sussultò sentendolo urlare, essendo un ragazzo molto contenuto nei modi.
«ho tutto sotto controllo» si limitò a dire Lily, anche se sapeva che quella non era una risposta e Scorpius si sarebbe incazzato solo di più.
«pensi che sia un gioco Lily? Che puoi smettere quando vuoi?» chiese Scorpius sprezzante.
«dovrebbe interessare a me questo, non a te» gli rispose con il suo stesso tono.
«io tengo a te Lily, come ci tiene Albus, James, Alice. Ma l'unica che non tiene a se stessa sei tu, l'unica che non si ama e che non si preoccupa per te sei tu stessa» le disse Scorpius e il suo tono sembrava triste.
Scorpius la stava osservando e avrebbe voluto schiaffeggiarla per come si stava comportando.
Lily rimase in silenzio, e questo, unito a tutto il resto fece perdere del tutto la pazienza a Scorpius.
Lily voleva sempre avere l'ultima parola, ormai la conosceva.
Cercò di calmarsi e le chiese, con un tono comprensivo, preoccupato, che doveva rassicurarla e farla sentire sicura, farle capire che lei si poteva fidare di lui.
«cosa ti è successo Lily?»
Lei si morse il labbro e scosse la testa.
Forse non ce la faceva, forse non era pronta, forse Scorpius non era la persona giusta a cui raccontarlo, e Scorpius comprese perché annuì.
«devo dirlo ad Albus» disse infine Scorpius.
A Lily passò il panico negli occhi, è quasi gli supplicò:
«ti prego, no. Sai che lo direbbe a casa e mi manderebbero via da Hogwarts»
Scorpius la fissò per alcuni istanti, poi le rispose:
«facciamo così... io non dirò nulla ma tu stasera dovrai venire alla Stanza Delle Necessità allo scattare del coprifuoco»
Lily lo guardò stranita, fosse stata una situazione meno drammatica si sarebbe anche messa a ironizzare ma invece sapeva che non poteva farlo perché Scorpius era ancora arrabbiato con lei.
«per cosa?» chiese Lily con un pizzico del tono di sfida che aveva un tempo e Scorpius fu sollevato di sentirlo nella sua voce.
«vedrai» le disse solamente con voce fredda e Lily capì che voleva aiutarla.
Voleva salvarla.
Da se stessa.
Dal mondo.
Ma non puoi salvare le persone, puoi soltanto amarle.

Bones ~ scorilyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora