Il coprifuoco scattava verso le nove e trenta per quelli del quinto anno in su, e Lily era in camera sua a prepararsi per andare nella Stanza Delle Necessità.
Alice la stava guardando con un sopracciglio alzato, essendo lei in preparazione per la fase da notte.
Lily, che si era abituata alla riservatezza stava per aprire la porta per uscire senza dire nulla ad Alice, quando questa la fermò:
«non dovresti almeno dirmi dove stai andando?» chiese Alice un po' spaesata.
Lily si diede della stupida, doveva far basta con questi comportamenti troppi evidenti e doveva iniziare a mantenere la promessa che si era fatta a lei e a Alice.
«nella Stanza Delle Necessità» rispose vaga aggiustandosi i lembi della felpa.
«a fare?» chiese Alice un po' seccata per le risposte vaghe dell'amica.
«sinceramente non lo so» rispose Lily guardandola negli occhi.
Non poteva spiegarle tutto, già era tanto che lo sapesse Scorpius, e forse l'aveva chiamata quella sera per farla parlare, visto che si fidava di Scorpius e sapeva che non poteva approfittarsi di lei.
Alice lesse la sincerità negli occhi dell'amica, e non la trattenne di più.
«ti aspetto alzata, se ti va» le disse semplicemente e Lily annuì uscendo dal dormitorio.
Non appena scese dal dormitorio femminile controllò che non ci fosse James nei paraggi della Sala Comune e, nella confusione totale, uscì dalla porta.
«Lily»
Scorpius era lì, fuori dalla sua Sala Comune ad aspettarla.
«Scorpius» disse lei sorpresa di vederlo lì.
Lui le sorrise ma lei ricambiò con una semplice alzata di un angolo della bocca.
Iniziarono a dirigersi verso il quinto piano rimanendo in silenzio.
«qual'è il tuo sogno?» le chiese Scorpius rompendo quel silenzio che si stava facendo pesante.
«io non ho sogni, non più» rispose semplicemente Lily con una sincerità disarmante, e in effetti era vero...
«tutti ne abbiamo» le rispose Scorpius, se fosse stupito dalla sua risposta non lo diede a vedere.
«e io no» ribattè Lily ferma, quell'argomento le dava piuttosto fastidio.
Scorpius la guardò a Fondo nelle sue iridi come a cercarlo lì, il suo sogno.
«il tuo qual'è, invece?» gli chiese allora Lily.
Se diceva che tutti avevano dei sogni che le dicesse il suo allora.
«salvare una ragazza da se stessa» disse serio Scorpius guardandola con i suoi occhi ghiaccio che le penetrarono dentro.
Lily lo guardò impassibile, aveva capito che, ormai nulla lo avrebbe fermato ma lei non voleva qualcuno a proteggerla, per quello aveva già due fratelli, o a dirle cosa fare, siccome era uno spirito libero sarebbe stato difficile imporle regole.
Non voleva essere salvata.
Voleva semplicemente qualcuno che arrivando la portasse via da tutto quel mondo che si era creata.
Forse quel qualcuno è Scorpius, pensò poi.
«ti conviene cambiare sogno»gli rispose sarcastica Lily.
«non credo che lo farò» ribattè Scorpius con determinazione.
Scorpius poi si fermò e Lily anche.
Davanti a loro c'era un grande muro, e Scorpius fece avanti e indietro tre volte, poi apparve un portone di legno, che Scorpius aprì delicatamente.
Lily entrò e guardò attentamente la sala:
Era di un color chiaro, e c'erano tanti tavoli e libri, un divano con delle poltrone, un camino acceso e, al centro della stanza una bilancia.
Se Lily prima era confusa sulle intenzioni di Scorpius per la serata ora dopo aver guardato la bilancia le fu tutto chiaro.
«perché?» gli chiese spostando gli occhi da Scorpius alla bilancia.
«ogni settimana vedrò il tuo peso» le rispose Scorpius dirigendosi verso l'interno della stanza.
«perché dovresti?» gli chiese Lily quasi divertita.
Era un suo problema.
E lei ci pensava.
«voglio che ne esci, Lily.» le disse serio Scorpius.
Lei strinse le labbra, poi si mise le braccia sui fianchi e in tono che rasentava la maleducazione gli disse:
«non ho bisogno di te e del tuo aiuto»
«non credo che tu voglia continuare davvero tutto questo Lily, solo che non sai come uscirne» disse Scorpius con tono calmo, come se Lily fosse una paziente vulnerabile e lui dovesse mantenere la calma.
E a Lily questo dava fastidio.
Perché rimaneva sempre così?
Impassibile e calmo ma allo stesso tempo vicino e comprensivo?
«tu non sai niente di me!» esclamò Lily infastidita.
«allora parlami di te» disse lui con il suo tono calmo.
Lily inarcò un sopracciglio.
La voleva incastrare per caso?
«e se tu ti stessi sbagliando?» chiese allora Lily con un tono che rasentava la maleducazione.
Scorpius inarcò le sopracciglia in una espressione stupita.
«in cosa?» chiese Scorpius stando ben attento ai sentimenti che vedeva attraverso gli occhi di Lily.
«se io non volessi uscirne?» domandò in tono di sfida lei, con gli occhi che erano domai due fessure.
Scorpius si bloccò, non si era aspettato una certa risposta, ma cercò di riprendersi subito e facendo una risata fredda disse:
«allora ti farò uscire comunque»
Lily stette in silenzio non sapendo cosa ribattere.
«e ora vorrei pesarti» aggiunse lui, dirigendosi verso la bilancia di metallo.
Lily sbuffò e si tolse le scarpe e si diresse verso di lui, poi salì sopra la bilancia un piede alla volta con le mani incrociate al petto.
«Lily dovresti spo...» disse Scorpius con il tono distaccato da dottore che probabilmente nascondeva l'imbarazzo che provava nel dirlo.
«No Malfoy scordatelo, non mi spoglierò» disse netta e tagliente Lily.
Sapeva che l'avrebbe misurata meglio senza quei vestiti anche abbastanza pesanti addosso, ma era abbastanza umiliante farsi misurare, per giunta svestita sarebbe stato troppo.
Scorpius guardò il peso sulla bilancia, e l' espressione che apparì sul suo volto gli fece capire che sicuramente non era una cosa buona.
Scorpius prese inchiostro e piuma e si appuntò il peso, poi la guardò, con i suoi occhi che sapevano mettere in soggezione migliaia di ragazze e che in quel momento avevano una rabbia fredda come il suo colore.
«allora?» chiese Lily per il silenzio di Scorpius.
«sai Lily, il problema non è il corpo, è l'anima, e il corpo deve avere un anima per vivere».
Lily lo fulminò con lo sguardo.
Odiava quando la gente aveva compassione di lei, quando provava a capirla, quando provava a fare ipotesi, anche se ciò che aveva detto Scorpius l' aveva colpita.
«è tardi, devo andare» disse Lily fredda infilandosi le scarpe e avviandosi verso la porta.
«ti aspetto settimana prossima» le disse Scorpius.
«buonanotte» aggiunse poi, prima che lei uscisse, ma Lily lo guardò un secondo negli occhi e poi uscì.
STAI LEGGENDO
Bones ~ scorily
Fanfiction"Alcune persone ti hanno tagliato le ali per volare, ma non per questo non riuscirai a volare. Il fatto è che quelle ali non ce le hanno tagliate gli altri ma ce le siamo tagliate noi stessi. Perché alle fine il peggior assassino siamo noi stessi" ...