Situazione di partenza: Clara è particolarmente triste. Zoe entra in camera sua per portarle la roba che la mamma ha stirato.
Personaggi: Zoe, 30 anni & Clara, 14 anni
Zoe: *entra nella stanza* *inciampa nei calzini sparsi per terra* Certo che potresti anche pulire, eh?
Clara: *scocciata* è la tua camera? Non mi pare...
- Per fortuna che non lo è, non vivrei mai in un porcile del genere. Comunque ho portato la roba stirata da mamma. Adesso alzi il culo da quel letto e mi dai una mano.
- *senza staccare gli occhi dal libro* Lasciali sulla scrivania, ora li metto a posto.
- Ora quando? Fra duecento anni? *le strappa il libro di mano e lo butta per terra* Dai su, alzati.
- *si alza di scatto arrabbiata e riprende il suo libro* Ora in senso ora. Non avrei mai pensato che tu non sapessi il significato di quella parola. E non toccare mai più le mie cose, specialmente i miei libri!
- *ride* oh, ma stai calmina, eh! *solleva le lenzuola per rifare il letto e cade per terra il cellulare*
- Io sto "calmina" se mi dai un motivo per esserlo. E dammi il cellulare, grazie.
- Te lo raccogli. Non è colpa mia se lo lasci in mezzo alle lenzuola.
- *sarcastica* Oh, scusa, ti sciupi le tue manine di fata sennò, scusa!
- *respira* Dai, prendi e dammi una mano a mettere via questa roba. Sei così scocciata per un motivo o sei sempre così?
- *arrabbiata* Secondo te sono così a caso?! NO. Tanto difficile da capire? Così pare.
- Che ne so! Gli adolescenti sono sempre arrabbiati.
- Forse perché siete voi adulti a farci incazzare!
- Va beh, dai, tanto è sempre colpa nostra *apre un cassetto* no ma oddio il cassetto è anche peggio della stanza! Mutande appallottolate, calzini sporchi...
- Ascoltami: esci dalla mia camera. Faccio io. Vattene adesso.
- Va bene, va bene, scusa, è camera tua... *chiude il cassetto*
- Ecco, vattene. *inizia a riordinare*
- *finge di uscire* senti...
- *senza guardarla* cosa vuoi ancora?!
- Non so cosa ti sia successo esattamente, ma...insomma.. ecco... spero niente di grave...
- Hai finito di fingere di interessarti o dobbiamo andare avanti ancora un po' col teatrino? Vuoi ancora dirmi di quanto faccia schifo camera mia? Fai pure, non mi importa.
- Ceh, fammi capire. Cerco di essere gentile e non va bene comunque? E poi non dico mica delle balle, questa camera è disordinatissima.
- *ridendo* Se devi essere falsa, insultami almeno... sei... autentica. Pensa alla tua di camera, che non è meglio.
- Ci sei mai entrata in camera mia? No dico, vieni a vedere! Dopo potrai giudicare!
- *sarcastica* Non ci tengo ad entrare, non vorrei essere invasa dal tuo cosiddetto "ordine".
- L'ordine è un modo di vivere. Comunque dai, cos'è successo? *si siede sul suo letto*
- Hai altre frasi da dirmi, maestro Yoda? *incrocia le braccia* nulla.
- Se avessi risposto "qualcosa" ci avrei creduto di più. Dimmi solo se mamma lo sa.
- Non lo sa, e non mi interessa dirglielo.
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EQUILIBRISTI SOSPESI
Ficción GeneralZoe, 30 anni, ritorna in Italia dopo dieci anni passati a lavorare all'estero. I suoi genitori le chiedono di tornare ad abitare in casa con loro per cercare di costruire un rapporto di fiducia con le sue numerose sorelle, tutte adolescenti. Timida...