"If I can’t become a butterfly to flutter in my beloved sky
Then I don’t care even if I’m a monster that destroys you, who bloomed in the mad world
Oh the heavenly wind, I trust my wings to you, wanting to send out my feelings
Oh time, you’re momentary;
Oh the heavenly wind, even the wings of time, make my feelings disperse in a flutter
Oh dreams, you’re momentary; my heart, as a chrysalis, is at the end of reincarnations
The sixteenth night’s tears are in the hazy sky"
Forse era stata un po troppo sfacciata con il diavolo ma poco le importava.
Avrebbe scoperto quello che le interessava e poi l'avrebbe fatta vedere a quel Sebastian.
Erano passati due giorni e già aveva le redini in mano.
Aveva scoperto i documenti della famiglia Phantomhive e non ci aveva messo molto a capire delle sue origini e sventure.
Sembrava che in un modo o nell'altro tutto fosse collegato ad una certa Angela.
Non capiva. Chi era Angela?
Il nome di questa donna era sempre presente nell'albero genealogico della famiglia.
Eppure non la convinceva, o meglio, quel nome non la convinceva.
Era onnipresente, era ovunque.
Sembrava fosse sempre e costantemente tra i piedi, eppure gli anni nell'albero genealogico della famiglia scorrevano. Ma non moriva mai?
Qualcosa non le tornava. Un particolare le sfuggiva e mentre premeva i polpastrelli in quelle carte ingiallite dal tempo capì che in quelle fantomatiche mura non avrebbe trovato nulla.
Le serviva qualcuno che le parlasse, qualcuno che non fosse Sebastian.
E perché non Grell?
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Quarto giorno
"Signorina come procedono le ricerche?"
Chiese Sebastian con un piccolo sorriso.
"Molto bene, grazie" disse Grace intenta a sfogliare un fascicolo dei possedimenti dei Phantomhive.
La scrivania non era mai stata così piena.
"Immagino" aveva detto il demone sorridendo.
"Sebastian?" Domandò Grace.
"Perchè non te ne vai da questa stanza? Mi deconcentri".
Sebastian alzò un soppracciglio ma alla fine l'accontentò.
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The Path
Fanfiction"Dammi la tua anima Elen, Dammi la tua anima e io ti salverò dalla tua vita stupida e monotona. In cambio voglio tutto di te. Saprò renderti felice con un semplice contratto. Lo accetti?" "Accetto" "Mi dia un nome" "Sebastian" "Yes, my lady"
