Provo Qualcosa Per Lei...

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Si sedette vicino a lui.
Notò che stava leggendo 'Morte sul Nilo' di Jennifer Most (inventato), la sua scrittrice preferita.

"Jennifer Most, ha un debole per i gialli?"

Disse lei.

"Oh, si. Mi piacciono molto."

Si alzò di nuovo, cominciando a guardare qualche libro sui grandi scaffali.
Prese un libro, 'L' Anima nera' sempre di Jennifer Most.
Poi si sedette di nuovo accavallando una gamba sopra l'altra. Aprí il libro e cominciò a leggere.
Il ragazzo continuò a fissarla.

"Bhe?"

Disse lei con gli occhi fissi al libro.

"Eh?"

"Continua a fissarmi, c'è qualcosa che non va?"

Disse girandosi verso di lui.

"Eh? No. No assolutamente."

"E perché mi fissa?"

"Niente... Niente."

Disse lui, riportando gli occhi al libro, rosso in viso.
Anche lei riprese la lettura.
Ogni tanto lui la guarda senza farsi notare, è concentrata sul libro, ogni tanto racchia, per le battute scritte.
Ad un certo punto, scoppia in una fragorosa risata, facendo saltare il ragazzo. Quando se ne rese conto, riprese subito il controllo, e tornò subito seria.
Il principe rimase di stucco vedendo come la ragazza riusciva a cambiare il suo comportamento in così pochi secondi. Lui non ci sarebbe mai riuscito.

"Come ha fatto?"

"Cosa?"

"Come ha fatto a cambiare comportamento così velocemente?"

"Ah, bhe... Sono sono stata cresciuta molto rigidamente, i miei pretendevano un comportamento da principessa sin da piccola."

"Capisco... Essere principe, o principessa, non è sempre tutto rosa e fiori come tutti dicono. Ci sono le responsabilità, il comportamento, le regole..."

"Tante regole."

Disse lei sospirando.

"Come quella di dover andare a tavola vestiti bene. Cge regola inutile è?"

Disse lui gesticolando.

"Oppure quella che una principessa non possa mostrare le ginocchia."

Disse lei, tirando su il vestito fino al ginocchio, scoprendolo, per poi metterlo giù.

"O che un principe non possa indossare una maglietta a maniche corte, pur essendo nel suo castello! Infatti dormo con le maniche corte perché sono un principe ribelle."

Disse l'ultima frase ammiccando.

"Anche quella dove i principi non possono provarci con le principesse."

Disse ridacchiando.

Lui si avvicinò un po' di più a lei.

"Che ne dice se oggi scappiamo, e torniamo sta notte?"

Disse maliziosamente.

"Non credo sia una buona idea. Ci riconoscerebbero subito."

"No"

Si alzò, e porse la mano alla ragazza, per aiutarla ad alrsi.
Lui la portò nella stanza, e chiuse la porta accertandosi che nessuno li abbia visti.

"Che vuole fare?"

Disse lei lisciandosi la gonna.

"Metta questi."

Le porse dei vestiti, che sarebbero dei jeans blu aderenti, ed una felpa molto larga rosa pastello. Perché aveva quei vestiti? Il PRINCIPE nel SUO armadio.
Lei li prese, e lo guardò non capendo.

"Si metta quelli dopo la riunione tra un po'. Andremo un po' in giro nelle vesti civili, anzi di essere paparazzati."

Disse lui.

"Come usciamo?"

"Sotto quella finestra ho ben nascosto una scala."

"Va-va bene."

Lei uscì, ed andò nella sua camera.

Posò i vestiti sul letto, guardandoli.
Non aveva mai avuto l'occasione di vestirsi... Da strada, come dicevano i suoi genitori.
Arrivò l'ora della riunione con il principe e alcuni consiglieri.
Trascorse noiosa.
Il ragazzo rimase di stucco vedendo come la ragazza gestiva la situazione con sicurezza, e sapeva perfettamente cosa fare, e come comportarsi.
Ritornarono nelle loro stanze, dopo aver stretto la mano degli uomini.

La principessa si mise i vestiti, li trovava molto più comodi di un vestito.
Mise anche le scarpe che usava per andare a correre in giardino.
Lasciò i capelli sciolti, e si alzò il cappuccio prima di andare dal principe.

Lui indossava un jeans nero maschile, ed una felpa come la sua ma verde con qualche macchia nera.
Scesero, e corsero in un parco.

Lei raramente andava in luoghi pubblici, e se lo faceva, era sottoforma di principessa.

Si sedettero su una panchina, ammirando la gente attorno a loro, era così naturale.
Lei tirò giù il cappuccio, rivelando i capelli corvini che le cadevano sulle spalle. Erano molto più lunghi di quanto pensava lui.

"Le principesse devono avere i capelli lunghi almeno 30 centimetri. Regola idiota."

Disse lei sorridendo.
Era molto più bella al naturale.

"Danno fastidio vero?"

"troppo."

Disse lei passando una mano su di essi.

"Cosa vuole fare signorina?"

Chiese lui sorridendo.

"Non lo so. Lei viene spesso qui?"

"Abbastanza, è l'unico posto dove posso essere me stesso. Il vero me."

"E vediamo, come sarebbe, il vero Agreste?"

Chiese lei incrociando le braccia, e guardandolo maliziosa.

"Ah, diciamo che il vero Agreste beve birra, e che ha provato a fumare, ma fumare non fa per lui."

"Eh? Un principe che fa ste cose? È da punire."

"E come?"

Disse ammiccando.

"Io lo condannerei a morte."

Disse ridendo.

"Sembra un po' esagerato."

"Si,ma per un principe ribelle come lei, c'è la pena di morte."

"Se lo dice lei..."

Scappiarono a ridere.
Poi si guardarono negli occhi.
Lei puntò i suoi occhi oceano in quelli foresta del principe.

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Spazio sclero fangirl:
ADOROOOHH questa storia. Ceh i principi ribelli non li vedi avunque. Ceh. Ceh. Dai.
Ok la smetto.
Ditemi se vi piace con un commento, ed un voto✌😏
Più avanti arriveranno i miraculous, ma ora voglio godere di questi bei principini💕

~Chatislove22

Ma princesse. Mon prince. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora