05- Il messaggio

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Più tardi, durante la cena, siamo tutti ai tavoli. La mensa di Casa Italia è enorme, oltre ai numerosissimi atleti ci sono i vari allenatori e preparatori fisici, mentre i tavoli sono da sei persone. Io e Becky siamo sedute insieme ad Andrea, Tommaso e un paio di tizi del canottaggio, che domani hanno la loro gara. Non sono molto tesi, anche se il loro sport rimane nell'oblio per quattro anni, per salire alla ribalta solo durante le Olimpiadi: raramente lo trasmettono in televisione, quindi per il grande pubblico è difficile appassionarsi. Noi invece ci siamo quasi sempre. Non quanto il calcio, ma abbiamo una buona visibilità. Per capirci, è più facile che venga ricordato il mio nome, piuttosto che quello di loro due, che ora chiacchierano scherzando con i compagni al tavolo vicino. Escludendo quello che è successo oggi, si intende: se non avessi dato la testata al trampolino, sarebbe stato lo stesso.

Andrea approfitta della loro presenza per farsi spiegare qualcosa di canottaggio. È un tipo socievole, in qualsiasi situazione, anche se domani ha una finale olimpica. Credo che abbia un po' di ansia e che cerchi di scacciarla via in questo modo.

Presto loro vanno via e rimaniamo noi quattro. Tommaso continua a mangiare silenzioso, con i suoi occhi scuri fissi sul poco cibo che riesce a mandare giù: lui sì che ha l'ansia da prima Olimpiade. Forse ieri sera avevo anche io la stessa espressione assorta... ma almeno ho chiacchierato un po' con Valentina, distraendomi. Lui risponde alle nostre affermazioni con dei monosillabi.

Rebecca è preoccupata per lui, lo capisco da come lo guarda, come se temesse di vederlo svenire a terra da un momento all'altro. Se non si calma rischia di combinare un disastro all'esordio olimpico... anche se dubito seriamente che possa fare peggio di me.

- Ha chiesto Blake se dopo ci troviamo vicino alla fontana - dice Andrea, spostando il piatto vuoto della pasta e avvicinando a sé l'insalata.

- Quale delle tante? - chiede Becky. Il villaggio olimpico è stato costruito come una piccola città, e quindi dotato di suoi piccoli monumenti, tra cui diverse fontane.

- Quella all'incrocio tra Casa Francia e Giamaica, sai quella con le api...

Lei annuisce, tagliando l'insalata, e così faccio anche io: l'abbiamo vista insieme il primo giorno qui, quando mi ha accompagnato da Jean per dargli il benvenuto. Credo che dalle parti di Piazza Barberini ce ne sia una molto simile... o non era lì?

- Ma solo noi o anche altri? - domando invece, evitando di scervellarmi troppo su dove ci sia una fontana come quella. Dopo quanto riferitomi da Durrant oggi pomeriggio, non ho tutta questa voglia di trovarmi faccia a faccia con Thompson, anche se saremmo in mezzo agli altri.

- Ha sentito i francesi, i canadesi e i russi, a quanto ne sappiamo - continua Andrea. - Ma potrebbero anche esserci i messicani e gli australiani. Però potrebbe anche presentarsi il Genio della lampada, non ne ho proprio idea.

- Basta che non ci siano gli americani - commenta Becky, sorridendo appena alla sua battuta. Mentre eravamo in camera, prima di scendere per la cena, le ho raccontato della breve chiacchierata con l'abbronzato britannico. Concorda con me sul fatto che se lui, che mi conosce appena, ha sentito il dovere di darmi quella dritta, dev'esserci un buon motivo.

Ma, soprattutto, non voglio che Valentina abbia l'opportunità di far sapere a tutti che forse esiste la possibilità che tal bellone californiano abbia degli interessi verso la povera deficiente che ha dato una tranvata al trampolino.

Andrea probabilmente ha capito che Rebecca sta nascondendo qualcosa che riguarda me, ma non fa domande. Forse andrà alla carica quando io non ci sono; o magari non gliene importa un fico secco, tanto Valentina troverà comunque il modo di raccontargli tutto per filo e per segno. Ma lei non lo fa apposta, ha semplicemente un'incontinenza da gossip, come dice lo stesso Andrea. Almeno questo è quello che penso io, perché, a parte questo dettaglio, è una ragazza molto dolce e sensibile, sempre pronta a darti una mano se hai un problema. Poi lo va a dire a mezzo mondo, ma intanto ti aiuta.

Dai tuffi al cuore (Ex "Un tuffo al cuore")Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora