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Chanyeol guardò Baekhyun correre via, ma non fece nulla per impedirlo, non provó neanche a richiamare il nome dell'altro che era oramai troppo lontano dalla propria visuale. Rimase fermo immobile, guardando il punto in cui l'altro era scappato, in lacrime, a causa sua. Abbassò lo sguardo, assumendo un'espressione fra il triste e il frustrato. Si sedette sotto all'albero, non sarebbe andato a lezione, oramai aveva fatto ben trenta minuti di ritardo e non era affatto dell'umore per seguire la noiosissima professoressa di Scienze. Lasciò andare la testa contro il tronco dell'albero dietro di lui, incrociò le braccia, e chiuse gli occhi. Pensó di nuovo al viso affranto di Baekhyun, e alle lacrime che scendevano irrefrenabili sul viso di quest'ultimo. Gli vennero gli occhi lucidi, ma si costrinse a non piangere, non poteva farlo, perché lui non piangeva per uno stupido ed apatico moccioso, questo si ripeteva per autoconvincersi che la colpa non fosse sua, ma del ragazzo che poco prima era scappato dal suo essere stato immensamente menefreghista.
Chanyeol in quel momento si maledì da solo per aver anche solo avuto un'idea così stupida, ma si fermò e se ne pentí immediatamente, perché quella 'stupida idea' era stata in grado di far avvicinare i due in modo incredibile ed irreparabile. Irreparabile sarebbe stata la mancanza che avrebbero sentito senza la presenza l'uno dell'altro nelle proprie vita, e irreparabile sarebbe stato il sofferente viso di Baekhyun e, anche se gli era stato abbastanza difficile ammetterlo, il proprio. Si alzò, determinato a far tornare le cose come prima. Aveva davvero voglia di spiegare a Baekhyun il perché stesse con quella ragazza al posto di stare con lui, anche se non capiva il perché sentisse di dover dare spiegazioni all'altro su quest'argomento. Certo, l'aveva lasciato ad aspettare per ben trenta minuti, ma non era per quello che voleva dare spiegazioni al piú basso, ma perché sapeva che c'era dell'altro nascosto dietro i suoi occhi velati dalle lacrime. Chanyeol pensó che non avrebbe dovuto abbandonarlo così, soprattutto perché l'idea era stata sua, e perché Baek era più importante di tutte le stupide ragazzine che gli andavano dietro. Così iniziò a correre, a correre velocissimo verso la direzione in cui era scomparso il suo amico, con un'espressione speranzosa in volto.
-Io, stupido essere umano, mi sento perso senza te.-

Spazio autrice
Mi dispiace se il capitolo fa leggermente schifo, ew. Come al solito mi scuso per gli errori grammaticali, alla prossima.~

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