Warrior Cats: La Nascita Di Una Tempesta

Capitolo 19

Non si capiva niente. Regnava la confusione, e i nemici erano in maggioranza. Ma gli alleati erano spinti dalla disperazione, dalla rabbia per tutto quello che loro avevano causato, dalla speranza che un giorno tutto questo finisca. TempestadiBrina si fiondò su un soriano grigio che bloccava ZampaCristallina, liberando l'apprendista ma a sua volta venendo bloccata dal nemico. La soriana grigia artigliò il petto al nemico, procurandogli una ferita più o meno profonda. Questo le morse una spalla ringhiando, mentre questa soffiava di dolore. TempestadiBrina chiuse gli occhi, digrignando per il dolore, poi il peso sul suo corpo sparì subito dopo.
Aprì gli occhi, e davanti al suo muso si ritrovò ZampaBruciante. Fendeva la coda agitato, ma quando la soriana grigia aprì gli occhi si sentì sollevato.
"Grazie" Borbottò la guerriera, seguendo il manto di ZampaBruciante con gli occhi azzurro ghiaccio. Si alzò a fatica e iniziò a caricare una siamese, strappandole completamente un'orecchio. Questa cercò di saltarle sulla testa, ma TempestadiBrina si impennò e la scaraventò via con una zampata. Urla di orrore e disperazione provenivano dal nido, ma solo pochi guerrieri alleati si fermarono ad ascoltare.
La guerriera si fiondò verso il nido, schivando ogni attacco nemico verso di lei. La scena che si presentava davanti ai suoi occhi era indescrivibile.

"Questa è la tua condanna alla Foresta Oscura!" Urlò MantodiGoccia in faccia a StelladellaMorte, mentre quest'ultimo tirava fuori gli artigli dalla carne dello sciamano in carica. Il gattone nero uscì, indifferente, prendendo per poco TempestadiBrina con un'artigliata. SognodiCorallo teneva dietro di sé i suoi cuccioli, ringhiando. FiorePrimaverile si copriva occhi e orecchie, piangendo, e Furiad'Aquila era sul punto di vomitare.
SognodiCorallo si stava dirigendo verso l'uscita, ma venne presa per la collottola dalla sciamana e sua sorella.
"Lasciatemi, lasciatemi! Devo ucciderlo io, quello!" Ringhiava SognodiCorallo artigliando l'aria, tentando si liberarsi. I suoi occhi ardevano più di quanto non facessero già.
MantodiGoccia le miagolò con voce autoritaria "Sei impazzita?! Cosa succede se esci e vieni uccisa? Che ne sarà dei tuoi cuccioli?"
SognodiCorallo si calmò e fece un grande respiro. Poi volsero tutte lo sguardo sullo sciamano ansimante. MantodiGoccia piangeva tanto, affiancando lo sciamano ormai morente.
TempestadiBrina arrivò da dietro e le leccò la spalla, poi le sussurrò "Mi dispiace, devo andare. Proteggi le regine"
Gli toglierò io stessa una vita, a quella cacca di volpe, pensò veloce la guerriera, e spero che sia l'ultima.
Arrivò da dietro, scaraventando via la vice nemica e saltando sulla schiena del leader nero. Iniziò una battaglia all'ultimo sangue. Nonostante la forza e la grandezza del leader, TempestadiBrina era alla pari con il nemico. Mordeva e graffiava dove capitava, non importava. Doveva ucciderlo. Per tutti quello che hanno sofferto per colpa sua. Per CodadiFiume, per FiammataNera, per MantodiGinepro, per MacchiadiGrandine e molti altri.
Gli diede un morso letale sulla gola, ma ancora questo resisteva. Riuscì a fermarla prendendola per la collottola, e la scaraventò via contro la Grande Roccia con tale forza da farle sanguinare il capo. Si avvicinò e le conficcò gli artigli nella gola "Ultime parole?"
TempestadiBrina fissava il nemico, inespressiva, mentre un po' di sangue le usciva dalla bocca. Vide solo due ombre unirsi alla battaglia con il leader, poi si fece tutto buio.

Padre e figlia. OmbraNera e ZampadellaNotte decisero di attaccare il leader, nella speranza di salvare la soriana grigia. Lo tempestavano di artigliate e morsi, e ZampadellaNotte, artigliandolo sulla testa, lo stordì per un'attimo.
"Che diavolo ci fai qui?! Non sei pronta per combattere!" Soffiò OmbraNera alla figlia, anche se questa non faceva una piega. ZampadellaNotte rizzò leggermente il pelo sul collo, per poi rispondere "TempestadiBrina mi è cara e non avrei mai permesso che qualcuno potesse farle del male."
Il gatto dagli occhi rossi stava per obiettare, ma quando vide StelladellaMorte puntare sulla figlia gli venne l'impulso di proteggerla. Parandosi tra ZampadellaNotte e StelladellaMorte, perse un'occhio.
Un'urlo di dolore riecheggiò per il campo, stavolta fermando tutto e tutti. ZampadellaNotte si fece coraggio, e provò ad affondare le piccole zanne nel collo del nemico. Sorprendentemente ci riuscì, e questo la scansò via e urlò la ritirata.
"Papà, stai bene?!" Urlò disperata la piccola apprendista, mentre Fogliad'Oro e i suoi fratelli di avvicinavano. ZampadellaNotte si portò le zampe sugli occhi "È tutta colpa mia... Ha perso un'occhio per proteggermi..."
La soriana dorata le leccava il manto, cercando di rassicurarla, e i fratelli si strusciavano sulle sue guance. Poi ZampadellaNotte alzò lo sguardo, puntando la mentore "TempestadiBrina!!"
La soriana grigia aprì un'occhio di ghiaccio, ansimando "Sei stata grande, piccola..."
La gattina nera chiedeva aiuto disperatamente, mentre OmbraNera la prendeva per la collottola, piano "MantodiGoccia! MantodiGoccia, aiutala, ti prego!"
MantodiGoccia uscì dal nido, fiondandosi sulla sorella "Ha speranza di sopravvivere, ma dobbiamo agire in fretta." Il fratello e il leader guardavano la scena da lontano, con le lacrime agli occhi. Lo sciamano del ClandelSole, Fogliad'Autunno, si stava avvicinando di fretta, con una piccola gattina striata al seguito.
"Grazie mille dell'aiuto, Fogliad'Autunno. Non ho idea di come io possa ricambiarvi." Disse serio il leader, con uno sguardo riconoscente verso lo sciamano. Questo scosse la testa "Sarebbe stata una catastrofe per il vostro clan, era necessario."
"Non esitate mai a chiedere aiuto." Concluse SpiritoLuminoso al posto del leader, ansioso. Poi posò lo sguardo sulla piccola apprendista argentea, striata di nero e con luccicanti occhi verdi "Passando ad argomenti più allegri, vedo che hai una nuova apprendista."
Lo sciamano annuì, mentre la piccola gonfiava il petto "Lei è Zampad'Edera. Scusate se non possiamo fermarci per una chiacchiera, ma ho impegni da fare come potete vedere."
I quattro si salutarono e andarono tutti in direzioni diverse.