"Ti va di venire ad una festa questo weekend?" la domanda di Hayes mi riporta alla realtà,mentre,sdraiata sul letto,sono immersa nella lettura del libro più trash che abbia mai letto.
Me lo ha regalato una mia compagna di scuola in Italia prima che partissi,e devo proprio ammettere che sto davvero rivalutando i suoi gusti in fatto di libri. Ma,dopotutto,chi sono io per giudicare? Parlo da lettrice accanita dei fumetti di topolino.
Mi giro verso Hayes e lo guardo alzando un soppracciglio. "Che genere di festa?"
Sono passati tre giorni dalla mia permanenza al campus e mi trovo già piuttosto bene. Ho conosciuto meglio Hayes e Matt,con il quale sono pure uscita a bere un caffè. Sono bravi ragazzi e molto simpatici,però non so che persone frequentano e a che genere di feste vanno.
"E' una festa..tranquilla. Diciamo. Niente droghe o persone che fanno pipì in giro,se è questo che ti chiedi."
"Sul serio ci sono feste dove le persone fanno pipì in giro?" Gli chiedo sorpresa. Hayes ride ed esclama : "Aah piccola Andrea,si vede che non sei una festaiola."
Io fingo di offendermi,anche se mi è difficile trattenere un sorriso. Mi trovo davvero bene con Hayes,nonostante a lui piaccia prendermi in giro per la mia ingenuità.. o meglio "innocenza",come la chiama lui.
"Se alle feste si guardassero serie tv mangiando patatine,non esiterei a venire."
Lui ride nuovamente e scuote la testa. "Su dai,mi sembri una vecchia." io faccio per ribattere ma lui mi anticipa con la fatidica domanda: "Allora ci vieni alla festa?"
Hayes ha ragione: in Italia non andavo a molte feste,anzi sono stata ad una festa una volta in tutta la mia vita,e non per mia volontà. Non mi piacciono le persone ubriache,e non mi piace ballare quindi non vedo perchè andarci. Ma non voglio restare a casa mentre i miei due unici amici si divertono,e non voglio sentirmi esclusa per questo, come spesso mi sentivo in Italia.
"Mhm..ci penso." Gli rispondo e me ne pento fin da subito.
Il fine settimana arriva più in fretta di quanto mi aspettassi,considerato il fatto che passo due giorni in biblioteca a studiare per il test di storia. Il venerdì mattina,dopo essermi trascinata con fatica fuori dal letto, decido di passare da starbucks prima di andare a lezione. Una volta arrivata là,incontro Matt, seduto in compagnia di una splendida ragazza. Quando mi vede,si alza dal tavolo e mi saluta con un leggero bacio sulla guancia,mentre io gli rivolgo un semplice sorriso. Faccio ancora fatica ad abituarmi a quel contatto quotidiano e non mi risulta spontaneo ricambiarlo.
"Andrea,voglio presentarti mia cugina Cassie. Lei risiede nel campus femminile." mi dice, indicando la ragazza castana seduta al tavolo con lui. Mi avvicino un po' e le faccio un timido cenno di saluto,dicendole il mio nome; lei inaspettatamente si alza e mi abbraccia calorosamente.
"E' un piacere conoscerti, Andrea. Matt dice che hai un gran senso dell'umorismo." mi ritrovo a ridere difronte a quelle parole. Forse voleva dire uno strano senso dell'umorismo. E mi soprendo del fatto che Matt le abbia parlato di me.
Cassandra,detta Cassie,mi sta fin da subito molto simpatica. E' una ragazza che sprizza gioia da tutti i pori e si dimostra immediatamente disponibile nei miei confronti,cosa che mi lascia spiazzata ma allo stesso tempo mi rende molto felice. Dopo dieci minuti di conversazione,Matt si ricorda improvvisamente della festa e mi guarda con curiosità.
"Allora vieni domani sera al party?"
Io faccio finta di giocare con il tovagliolo e non gli rispondo subito. Quando alzo lo sguardo dal tavolo,noto che mi fissa con insistenza in cerca di una risposta,probabilmente positiva.
"Vieni Andrea,ci vado anche io. Sarà divertente!" interviene Cassie,rivolgendomi un sorriso sincero. E stranamente,per la prima volta,sento di voler partecipare anche io alla vita sociale.
"e va bene. Basta che non ci sia gente che faccia pipì in giro" Loro mi guardano perplessi per poi scoppiare in una sonora risata.
Ormai è andata. Andrea Thompson andrà per la prima volta nella sua vita ad una vera festa.
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"N°22: Lasciati abbracciare." |Hayes Grier|
Fanfiction"Sono quel tipo di ragazza monotona,quella che la gente non si sofferma a guardare per strada. Sono quel tipo di ragazza a cui,per stare bene,bastano un buon libro,un film,una serata in famiglia. Sono quel tipo di ragazza definita anche strana ma a...