Capitolo 5

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Ellie's pov

Non posso crederci mi aspettavo di dover far scoppiare una guerra pur di convincerlo e invece mi viene a dire che andrò io???

"Mi sono reso conto che è vero, sono invecchiato e che probabilmente là fuori con gli altri non sarei di grande aiuto. Perciò, se sei davvero convinta, h deciso che potrai andare tu."

"Sono felice che tu abbia preso questa decisione" gli rispondo. "Andrò io al posto tuo non preoccuparti."

".... Ok allora farai meglio a prepararti visto che partirai  domani con il primo gruppo"

"Hai anticipato il turno??"

"Sì, voglio che tu vada quando c'è anche mio fratello. Viviamo in questa città da due anni, ma gli unici di cui mi fido veramente sono Tommy e Maria, perciò andrai con lui. E voglio che tu  faccia ciò che dice  come se fossi io a parlare, chiaro? Niente mosse azzardate o atti di eroismo precipitosi o..."

"Ok Joel ho capito!!"

"Bene allora va a prepararti."

Salgo di corsa le scale e inizio subito a preparare lo zaino.

Joel's pov

Appena Ellie sale le scale mi accascio sul divano.

È andato tutto bene, perfortuna. Non voglio neanche pensare al disastro che sarebbe successo se mi avesse chiesto il perchè del mio cambiamento d'opinione....

Qualche ora prima, lo stesso giorno....

Joel's pov

"Ok, abbiamo finalmente finito questo edificio ora passiamo al prossimo."

Come al solito Edward non fa altro che strillare, ma è il responsabile dei lavori e nessuno mette in discussione i suoi metodi.

Ci stiamo occupando di costruire due nuove case al lato ovest della città per ogni eventualità.

"Joel, per favore passami  quel contenitore di cemento."

"Ok." Gli rispondo

Cazzo se pesa..... ok... ancora pochi metri.....

" Joel ce la fai? Mi sembri affaticato, serve aiuto?"

"NO, ce la faccio benissimo da sol...."

Edward's pov

Boom

Ma che è successo???

Mi giro e vedo Joel a terra, praticamente delirante.

Oh cavolo.

"Dan, Gary portatelo dal dottor Cooper. E in fretta."

°°°°

Joel's pov

Quando mi sveglio mi trovo su un lettino in una stanza del nostro ospedale, di nuovo.

Credevo di aver chiuso due anni fa con questo edificio, ma a quanto pare non è così.

In quel momento entra il dottor Cooper, il quale si avvicina a me e mi stacca la flebo.

Ancora non pareva voler iniziare una conversazione o di fare un diagnosi o di riempirmi di raccomandazioni.

Non promette bene.

"Dottore ha intenzione di dirmi cosa è successo o preferisce  fare il muto tutto il giorno?" Sbotto ad un tratto, non potendone più di quel terribile   silenzio.

" Buongiorno Joel."

" Buongiorno anche a lei. Adesso che ci siamo salutati potrebbe, gentilmente, dirmi perchè cazzo sono svenuto? E anche per quanto magari??"

" Joel..." l'uomo di fronte a me prende un profondo respiro e poi continua "Mi dispiace, ma.."

" Oh Cooper  saltiamo i convenevoli, mi dica cos'ho. Non mi spavento facilmente, ho attraversato mezzi Stati Uniti con una ragazzina infetta tre anni fa, quindi forza, vada al punto."

"Ha avuto un infarto."




Spazio autrice

Mi dispiace per il tempo che ci è voluto per pubblicarlo, ma dove ero fino a qualche giorno fa non funzionava bene la Wi-fi perciò non potevo pubblicare capitoli più lunghi di un tot.

Ma ecco il capitolo e spero che valga il tempo che avete aspettato, votate e fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti o anche in privato se qualcuno preferisce.

Al prossimo capitolo.

Ciauuuuuuuuuuuuuu

The last of us: survivors Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora