二十五

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jaebeom:
non posso crederci lo hai fatto davvero;
sono passate 3 settimane e pensavo ti
fossi scordato di me;
youngjae ti prego rispondimi;
io voglio spiegare;
ok puoi anche non rispondermi;
l'importante è che leggi i messaggi;
so che lo farai

non si sa per quale strano motivo ma youngjae si era fatto convincere dalle parole di jinyoung, che lo inseguiva ogni giorno per i corridoi dal il suo ritorno a scuola. magari l'aveva assecondato solo perché la smettesse, magari perché gli mancava jaebeom, ma questo non lo avrebbe mai ammesso.
youngjae era quel tipo di persona che non riusciva a mandare giù le cose, queste lo perseguitavano ed ossessionavano, per quanto youngjae stesse cercando di tenere lontano jaebeom, jinyoung sembrava la personificazione di questo tormento. proprio per questo attaccamento di youngjae alle cose il ragazzo non riusciva a mandarle giù, vedendo di continuo le stesse scene come dei flash negli occhi. insistente fissava il muro chiaro della sua stanza nel tentativo di scacciare i suoi pensieri, ma come una mosca fastidiosa il nome di jaebeom era sempre al suo orecchio. aveva passato giorni a vegetare sul letto finché la quiete delle sue giornate completamente identiche non si era spezzata.

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buon anno gays, sono quasi 2 anni dalla pubblicazione di questo LiBrO e ancora non l'ho finito

sweet lies//2jae Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora