tornato a casa dopo la festa di jackson si era accasciato per terra, fissare insistentemente punti fissi sembrava la medicina di youngjae, ma in quel caso ogni singolo angolo della sua stanza lo portava al suo comodino, solitamente il comodino era il punto fisso di youngjae. lì era posizionata una foto fatta con il suo migliore amico, mark, il giorno del suo diciottesimo compleanno. youngjae non parlava spesso di mark, ma era sempre nei suoi pensieri, specialmente dopo aver posizionato quella foto sul suo comodino. youngjae da mesi si sforzava di non guardare più quella foto, si sentiva in colpa nei confronti di mark, sentiva di stargli facendo un torto. quella sera in particolare lo sguardo di mark era fisso su youngjae, tanto che il ragazzo disperato si alzò, a passi decisi afferrò la foto posta nella cornice e la scaraventò per terra, si avvolse nelle coperte e rimase in quella posizione per chissà quante ore, finché sua madre non lo chiamò a tavola per la colazione il giorno seguente, da quel giorno non hanno spiccicato parola i due, incrociavano casualmente i loro sguardi quando lei veniva a lasciare puntualmente i pasti nella camera del figlio. con quel gesto youngjae aveva trovato un nuovo punto fisso, poteva persino contare in quanti pezzi la cornice color panna si era frantuma per passare il tempo, aveva persino formato una crepa sul lucente parquet della cameretta. per due settimane youngjae aveva fissato la cornice, dimenticandosi persino cosa quel cumulo di vetro e pezzi di ceramica nascondesse. solo tornato da una doccia la madre portò alla luce i suoi ricordi, lasciando la foto dei due ragazzi sulla nuova coperta pulita posta ordinatamente sul letto di youngjae. i resti della cornice non c'erano più. accanto alla fotografia nuda di ogni protezione un biglietto scritto dalla signora choi.
"la tua camera era tanto sporca ed ho
pensato di darle una ripulita mentre tu
ti sistemavi. pensavo anche di andare a comprare una nuova cornice per la fotografia ma penso tu preferisca sceglierla al posto
mio, magari possiamo andare assieme
a comprarla e passare a trovare mark, è da così tanto che non vai a fargli un saluto"in effetti era così tanto che youngjae non andava a trovare mark , da quando aveva iniziato a parlare con jaebeom ogni cosa sembrava essere messa in secondo piano. o magari era ciò di cui youngjae cercava di convincersi, come fosse colpa di mark, che ogni giorno lo fissava, per ricordargli che aveva tradito la sua fiducia, che si era un'altra volta fidato della persona che aveva distrutto la sua vita come fa un bambino con un castello di mattoncini, peccato che youngjae ci aveva messo così tanto impegno per costruire il suo castello.
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questo capitolo è scritto con i piedi, lo odio, ma riscrivendolo due anni dopo lo renderei in maniera troppo diversa, quindi lo lascio così. ad ogni modo il nodo si sta sbrogliando, vediamo se qualcuno di voi riesce a capire che cosa è successo
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sweet lies//2jae
Short Story❝è vero quello che si dice su di te jaebeom?❞ ❝cosa si dice su di me?❞ ❝che sei un bugiardo❞ ©bimiriiya 2018