Mi tiro su le maniche della giacca di jeans e sbuffo alla vista di Amanda con un tacco 12 e un vestitino striminzito.
<<Carrie togliti quel sacco di patate addosso e divertiti, smettila di essere cosi noiosa.>> si spruzza della lacca nei capelli per far durare i ricci tutta la sera, ed eventualmente la mattina, facendomi tossire.
Passo in rassegna gli abiti che ho nell'armadio, e poi poso lo sguardo sul mio riflesso nello specchio. Orrore.
<<Vieni con me, per favore.>> Amanda vuole andare per forza a questa festa organizzata da non so quale confraternita, ma conosco abbastanza il genere. Sì, i film istruiscono bene.
<<Non ne ho la minima voglia, lo sai, e sono impresentabile.>> piagnucolo io buttando da una parte della camera il libro che avevo in mano.
<<E allora? che ci sto a fare io? Sususu non voglio sentire lamentele, vatti a fare la doccia, e non farti andare lo shampoo negli occhi come l'altra volta, ok?>> sghignazza.
Ed io le faccio la linguaccia in risposta, non sono una bambina, è successo solo una volta..o due.
Mi alzo svogliatamente e prima che possa definitivamente chiudere la porta alle spalle, Am mi ferma.
<<Oh, e non starci tre ore come l'altre volte, lo so che puzzi ma io devo andare ad una festa, e ci terrei ad arrivare alla parte dove si beve e si scopa, non quella dove si levano i bicchiere e le tracce di vomito in giro, per non parlare dei preservativi usati sparsi->>
<<Ho capito, grazie, faccio subito, ciao.>> Mi chiudo dentro e chiudo a chiave. Regolo la temperatura dell'acqua, ovviamente calda, devo distendere i nervi, sono sempre stressata.
Mi tolgo gli indumenti di dosso e premo play alla playlist che ho impostato sul telefono.
Sì, mi piace cantare sotto la doccia, ma non sono una grande cantante.. no.
Riesco persino a sentire le lamentale di Amanda.
<<Ecco, ci risiamo.>> urla, e io rido.
Mezz'ora dopo sono pronta, ho asciugato i capelli e tutto. Ok, non proprio pronta, ma ora tocca ad Amanda.
Esco da bagno facendo fuoriuscire da esso una vampata di caldo, che tra poco Amanda non mi prende a schiaffi per il rigonfiamento dei suoi capelli, sorry.
<<Sei orrenda, ma per questo che ci sono io>> mi strizza l'occhiolino, e io cerco di non dar peso alla sua frecciatina.
Un'ora dopo sono truccata e pettinata, devo solo scegliere le scarpe e gli accessori.
<<Allora io avevo pensato a queste.>> mi mostra un tacco cosi alto che, grazie per avermi fatto notare la mia statura da nana, arrivo persino alla sua altezza. Amanda è più alta di me, purtroppo.
<<No, non se ne parla, morirò prima di arrivarci alla festa, le mie caviglie chiedono pietà da quando->> mi fermo, non volendo ricordare quella notte.
<<Da quando sei andata a letto con Ethan il tenebroso, non c'è bisogno che me lo nascondi, sono tua amica Carrie.>> mi accarezza la spalla e io la fulmino con lo sguardo.
No che non ci sono andata a letto cretina, Harry era più importante. Decido comunque di tacere, tanto lei penserà sempre quello che vuole pensare, non quello che è successo realmente.
E poi il rapporto tra me e lui.. è complicato.
Sì, complicato, la parola giusta.
Pensando a Ethan mi viene in mente che probabilmente ci sarà anche lui alla festa, e non so perché l'idea dei tacchi non mi fa più cosi tanto schifo.
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Oltre tutto.
RomanceCarrie, diciannovenne, bella e intelligente. Ethan, ventunenne, misterioso e affascinate. >