CAPITOLO 3

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Pov. Hermione
Era mattina.
Tutto silenzio.
E nessuna traccia di Harry.
Lo vidi arrivare poco dopo accompagnato da un'altra figura che riconobbi soli dopo pochi istanti: Ron!
Chiamai Helen che si precipitò da me.
He: Che c'è Herm?
H: Guarda chi è arrivato!
Si fiondò da Ron
R: Ehi!
Gli si avventò contro e lo prese a pugni cercando di non fargli male
He: Dopo tutto questo tempo ti ripresenti quà e dici EHI?!
Cos'è quella cosa che hai in mano?
Ha: È la spada di Grifondoro, La sera scorsa ho provato a prenderla ma l'Horcrux, che Ron ha distrutto, mi ha tirato un brutto scherzo e mi stava facendo annegare nel lago dove era custodita.
He: Non credere che questo mi faccia cambiare idea Ron Weasley!
Detto questo se ne va tutta arrabbiata.

Helen non uscì ne rivolse la parola a nessuno per tutto il giorno, così decisi di andarci a parlare e provare a farla ragionare.
H: Helen, posso?
He: C'è anche Ron con te?
H: No, tranquilla
He: Allora vieni
Entrai
He: Che c'è?
H: Volevo parlarti di Ron.
He: Allora puoi pure uscire!
H:Dai, Helen ascoltami
He: ...
H: Ti prego
He: Va bene...
H: Ron mi ha spiegato, anzi, ci ha spiegato come ha fatto a tornare.
Hai presente il "regalo" che Silente gli ha lasciato?
He: Sì
H: Lui, fin da subito voleva tornare da noi ma non sapeva come fare fin quando non ha aperto quella "penna".
La luce che è uscita lo ha guidato fino a noi, lo ha guidato da te!
He: *abbassò lo sguardo*
H: Helen, dai, perdonalo!
Si è pentito!
He: Ok...
Detto questo uscì e andò da Ron.
Quando rimasi sola c'era silenzio.
Adoravo il silenzio, creava un'atmosfera magica, potevi sognare, pensare, leggere. Tutto questo in santa pace lontana dal mondo che ti circondava.
Mi misi a riflettere cercando di interpretare la visione di Harry.
Cosa poteva significare?
Ad un certo punto capii.
Voldemort era alla ricerca disperata di un oggetto rubato dal mago Gellert Grindelwald al fabbricante di bacchette Gregorovich.
Ma, che cosa?
Poteva forse dire qualcosa il misterioso simbolo che ricorrentemente notavo?
Stavo per andarlo a dire a Harry quando lui piombò dentro.
Ha: Hermione! Ho risolto l'enigma del boccino!
H: Davvero?! Dimmi tutto!
Ha: I Boccini hanno la memoria tattile. Il mio primo boccino, non lo ho afferrato con le mani ma lo ho quasi ingogliato! Allora lo ho baciato ed è comparsa una scritta. "Mi apro alla chiusura"
H: Cosa vorrà dire?
Ha: Vorrei tanti saperlo anche io
H: Comunque anche io ho una cosa da dirti
Ha: Sputa il rospo!
Gli raccontai tutto riguardo al sogno
H: Io penso che il simbolo sul ciondolo del padre di Luna c'entri qualcosa
Ha: Credo anche io
H: Dobbiamo scoprirlo, dobbiamo andare da Xenophilius Lovegood.
Ha: Ok, prima però dobbiamo parlarne agli altri, vado a chiamarli.
Detto questo se ne va.
Rientra poco dopo con Helen e Ron che nel frattempo si erano riappacificati.
Raccontammo loro tutto.
Ha: Domani, ci recheremo dal padre di Luna. Ora ci conviene andare a letto. Buonanotte ragazzi.

La mattina dopo ci recammo a casa Lovegood
Chiedemmo spiegazioni sul simbolo e lui ci racconto la storia su cui si basava.
Essa parlava di tre fratelli molto coraggiosi che un giorno si trovarono faccia a faccia con la Morte che esaudì un desiderio a ciascun fratello.
Il primo desiderò la bacchetta più potente del mondo: La Bacchetta di Sambuco
Il secondo chiese una pietra che potesse resuscitare i morti: La pietra della Resurrezione.
Il terzo, il più umile fra i tre, chiese un mantello che potesse rendere invisibile chiunque lo indossava: Il Mantello dell'invisibilità.
I primi due fratelli però furono ingannati dalla Morte che li portò via con se.
Il terzo, invece, la Morte lo cercò in lungo e in largo ma non lo trovò mai a causa del mantello che gli aveva donato.
Solo quando ormai il terzo figlio era vecchio si fece trovare lasciando il mantello a suo figlio.
Ringraziammo il signor Lovegood e ce ne andammo ma proprio mentre stavamo andando via capimmo che era una trappola. Infatti il suo era un tentativo di trattenerci fino all'arrivo dei Mangiamorte, nella speranza che così facendo i seguaci di Voldemort gli avrebbero restituito Luna che era stata rapita.
Riuscimmo però a scappare mentre i Mangiamorte distruggevano casa Lovegood.

Tornammo alla tenda.
H: Ragazzi, lo so che non è il momento ma... Vorrei dire una cosa.
Guardai Helen.
Lei capii subito cosa volevo dire e annuí.
R: Sono tutt'orecchi!
Helen, che prima era di fronte a me, mi venne vicino e mi prese la mano.
R: Queste due nascondono qualcosa!
Ha: Lo credo anche io!
R: Dai! Non ci tenete sulle spine!
H: Ragazzi quello che vi stò per dire molto probabilmente non vi piacerà, ma per favore, non vi arrabbiate
R: Più vado avanti più questa storia non mi piace!
Ha: Dai Herm, non ci arrabbieremo
He: Harry, Ron davvero, è importante
Ha: Non ci arrabbieremo, lo giuro
H: Ok, vado
Feci un respiro profondo e iniziai a raccontare a Ron e Harry della lettera
H: Volevo dirvelo prima ma...
Ha: Ma ti rendi conto di cosa stai parlando?!
R: Vuoi aiutare Draco Malfoy, Draco Malfoy!!! Come facciamo a non arrabbiarci! Miseriaccia!
He: Harry, lo hai detto anche tu! Draco non avrebbe mai ucciso Silente! Stava abbassando la bacchetta!
H: Lui non è cattivo! È stato costretto! Non avrebbe mai voluto! Vorrebbe vivere una vita normale!
Ha: Ma Hermione! Non ti rendi conto di come ci ha trattati gli anni passati?! Di come ti ha trattata?!
H: È stato abituato a questa vita! Si sentiva superiore perché era circondato da persone che lo si credevano, non ha mai scoperto il vero valore dell'amicizia perché non poteva!
Ha: No, Hermione non se ne parla!
Detto questo se ne andò dentro la tenda insieme a Ron.
Helen rimase con me cercando di confortarmi.
He: Gli passerà, sono tuoi amici, ti aiuteranno vedrai
H: Lo spero tanto!
Detto questo scoppiai a piangere tra le sue braccia.
He: Ora andiamo a letto però, vieni
H: Tu vai, io rimango quì un altro po'
He: Ok, buonanotte
H: Buonanotte
La vidi entrare nella tenda.
Ero sola.
Mi stesi sull'erba. Sì, era freddo ma non mi interessava, dentro ero vuota.
Ripensavo alle parole di Helen: "sono tuoi amici, ti aiuteranno vedrai"
Lo speravo, davvero.

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