Veronica #7

12 3 0
                                    

Aprii la porta lentamente e, cercando di non farmi vedere dalle poche persone che erano lì, cominciai a camminare verso la struttura che mi aveva indicato quella donna prima di morire.

Arrivai finalmente al posto in cui avrei trovato tutto quello che mi sarebbe servito per trovare l'assassino dei miei genitori e poi... Non riuscivo ancora a togliermi dalla testa il fatto che mia sorella fosse scomparsa.
Non potevo permettere che le succedesse qualcosa, se era ancora viva... Io l'avrei trovata.

Non pensavo che sarebbe stato così facile arrivarci senza essere sorpresi da qualcuno, ma evidentemente quello che era successo aveva fatto andare via quasi tutti.

Inserii una delle chiavi e girai, aprendo la serratura.
Spinsi piano ed entrai cercando di fare il meno rumore possibile.
Nella stanza c'erano dei piccoli schermi che monitoravano quello che succedeva e, in un angolo alla mia destra, uno scaffale pieno di cassetti.
Provai ad aprirne uno provando le chiavi che rimanevano e vidi che questo conteneva le registrazioni perfettamente ordinate in base alla data e all'ora.

Non ricordavo perfettamente quando era avvenuto ma vidi che una cassetta, improvvisamente,aveva cominciato a cambiare colore, era diventata... Bianca e nera.
Presi quella e la inserii nello strumento collegato agli schermi.

Sentii un forte dolore nel petto alla vista di quello che conteneva.
Sì, era quello giusto.
Vidi con orrore e disgusto l'assassino che camminava verso di me e poi il filmato si interruppe bruscamente.
Già.. La scossa di terremoto, se così si può definire...

Sarei davvero dovuta tornare lì?
No, non ci sarei riuscita, non ora, non ero pronta per tornare in quel posto.
Ma se non ci fossi andata, non avrei mai potuto scoprire cosa era successo a mia sorella e che fine poteva aver fatto l'assassino.

Angelica...

Ripensai con tristezza al suo dolce viso mentre mi sorrideva e mi chiamava per nome, a tutte le volte che era corsa verso di me prendendomi per mano e che mi aveva condotta in uno dei tanti posti della casa per farmi vedere quello che aveva fatto lì.
A tutte le volte che mi aveva chiamata chiedendo aiuto quando mio papà si trasformava improvvisamente nel 'lupo cattivo'.

Dovevo scoprire dov'era finita.

Mi incamminai verso quello che rimaneva della casa degli specchi seguendo le maceria, i nastri che delimitavano la zona e quella strana sensazione che mi diceva di proseguire.

Ecco, ora vi ero davanti.
Non avevo mai avuto paura di questa attrazione ma ora sentivo una strana oppressione provenire dal suo interno.
Feci qualche passo in avanti fino ad arrivare appena dentro alla struttura.
Uno strano silenzio riempiva la stanza, un silenzio che avrebbe potuto tenere testa a qualsiasi altro rumore, poiché alle mie orecchie risultava assordante.
Proseguii con cautela all'interno, finché non giunsi davanti ad uno specchio ancora intero.
Allungai una mano e lo sfiorai con le dita percependo qualcosa al suo interno.
Dentro, c'era come una cosa che mi stava chiamando, una voce, che mi diceva di entrare.
Io seguii quello che mi stava dicendo e feci più pressione con la mano.
Percepii  lo specchio cambiare forma diventando quasi liquido.
Io.... Io stavo entrando dentro lo specchio

To be continued...

Lo Specchio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora