"Theo!" lo vedo davanti alle scale della scuola. Gli corro incontro quasi piangendo. "Che fine hai fatto?"
Non dice niente, mi guarda, e all'improvviso mi abbraccia. Rimango stupefatta dal suo comportamento.
"Scusami... " mormora sulla mia spalla, stringendomi più forte. "Scusa, scusa, scusa, scusa."
"Smettila che mi fai piangere."
Mi guarda. "Troppo tardi." Delicatamente passa il pollice sulla mia guancia per asciugare una lacrima sfuggita e devo dire che con quel gesto ha riempito il vuoto che sentivo nei giorni precedenti.
Una leggera scossa mi attraversa da capo a piedi. Chissà perché.
"Mi spieghi che fine hai fatto?" sbotto all'improvviso, allontanandomi dal suo tocco.
Le parole sembrano echeggiare nell'aria, ma a lui non arrivano.
"Allora?" insisto.
"Quando ti ho vista non mi sembrava vero. Quando mi raccontavi quello che succedeva, pensavo che esagerassi, ingigantendo la storia..."
"Quindi non mi credevi?" sono senza parole.
Il mio miglior amico non mi ha creduto.
Mi allontano, entrando dentro scuola a passo veloce.
STAI LEGGENDO
Schiava di sua Madre @Wattys2018
Conto[COMPLETA] Beatrice, 16 anni, vive con sua madre e la sorellina, Tania. Tre donne che non vivono affatto la quotidianità che tutti si aspetterebbero. La nostra protagonista subisce ripetute violenze da parte dell'unico genitore rimastole. Chissà se...
