Capitolo 71 - tre anni dopo

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Giovedì 30 giugno 2016

"Ok ci siamo" disse Akahito, il bastone colpì il terreno una, due, tre volte, attorno a Zan e Schillaci si creò una colonna di energia di colore rosso tenue, dopo un paio di secondi essi scomparvero "Almeno li hai mandati al momento esatto?" Chiese Shinoi "Spero" rispose il fratello.
Così finiva la prima parte, da quel giorno sono passati i tre anni del viaggio nel tempo, molte cose sono cambiate da quando Zan e Schillaci sono partiti nel viaggio nel tempo.

Domenica 30 giugno 2019

Zan e Schillaci guardavano l'orizzonte, era l'alba e il sole faceva capolino dalle vicine montagne, i suoi colori erano vari, giallo, arancio, rosso, porpora, uno spettacolo unico che stonava con i picchi innevati che si coloravano di un rosa tenue quasi impercettibile, alla vista del sole tutti gli esseri viventi si sentivano vivi, gli uccellini iniziavano a cinguettare felici sui alberi, l'aria era fresca e frizzante, essa riempiva i polmoni di positività "Peccato che sono già finiti i tre anni, sai... mi stavo abituando a questo paesaggio" disse Zan chiudendo gli occhi "A chi lo dici" rispose Schillaci sospirando "Spero che non sia come l'andata, mi è venuto il mal di viaggio, come sulle barche, lo potrei chiamare... mal di tempo?" Pensò Zan, all'improvviso attorno ai due si formò una colonna di energia di colore rosso tenue uguale a quella di tre anni prima "Si riparte" disse Schillaci "Ehi Shinoi! Akahito! Fate i bravi, seguite i nostri insegnamenti, diventate più forti e soprattutto... fate buon uso del Ki!" Disse Zan con aria speranzosa verso i due ragazzini "Addio maestri! Salutate i nostri noi del futuro!" Urlarono i due fratelli... No aspettate un secondo! Zan e Schillaci dove sono finiti? Dovevano sconfiggere YinSchillaci e salvare YinZan! Anche voi siete confusi? Continuate a leggere!

Lunedì 1 luglio 2019

In un monastero in mezzo dell'Himalaya si stava allenando una nostra vecchia conoscenza "Che strano è da ieri che percepisco due Ki molto potenti, sono comparsi all'improvviso, non capisco chi siano questi individui" pensò, si trattava di Ichiro, dopo i fatti narrati egli si è salvato salendo a bordo di una piccola imbarcazione ancorata nel porto dell'esercito, per quasi un anno ha girovagato per il mondo fino a quando non trovò il monastero dove attualmente si trova, qui ha potuto allenarsi e affinare le sue tecniche di combattimento "Adesso ho capito! Sono loro due, ma come mai sono comparsi all'improvviso? Cosa è successo in questi ultimi tre anni?" Continuò a pensare, si alzò e uscì dalla stanza "Ichiro dove stai andando? È l'ora della meditazione" disse l'anziano saggio che gestiva il monastero "Mi scusi ma penso sia arrivata l'ora che io torni a casa, la ringrazio per questi anni, con permesso" detto questo Ichiro si teletrasportò.

In contemporanea Akahito entrò in un pub desolato, si sedette al bancone e ordinò da bere "Un bicchiere del tuo miglior whiskey giovanotto" disse "Subito signore" rispose il barista "Aggiungine altri due" dissero due ragazzi comparsi all'improvviso attorno ad Akahito "Da quando voi due bevete superalcolici?" Chiese "Potrei risponderti con... da quando hai sbagliato a mandarci indietro nel tempo! Stupido falso vecchio!" A parlare era Zan visibilmente irritato "Capisco, dove vi ho mandato di preciso?" Rispose Akahito prendendo il bicchiere di whiskey "30 giugno 1891, due strani ragazzi compaiono all'improvviso in una cittadina nel Giappone, indovina chi erano quei due" disse Schillaci "Spero non abbiate fatto casini" rispose Akahito, Zan e Schillaci si guardarono in faccia e annuirono con aria sospetta fischiettando "Sputate il rospo, cosa avete combinato" disse Akahito finendo il suo whiskey "Nulla nulla, ci devi credere" rispose Zan sorridendo, entrambi erano molto sospetti e Akahito se ne accorse, poi notò uno strano particolare "Non avete caldo? Siamo a luglio e portate un guanto sulla mano destra" aggiunse "Oh questo intendi?" Rispose Schillaci indicando il guanto "Non glielo vorrai mica dire adesso spero" "Tanto lo verrebbe a sapere prima o poi Andre" Schillaci si tolse il guanto mostrando uno strano simbolo sul dorso della mano destra "Questo si è formato quando abbiamo sconfitto uno strano vecchio, forse te ne sai qualcosa, dato che lo chiamavi nonno in modo affettivo" Akahito prese per il collo i due ragazzi sollevandoli da terra "Voi sapete cosa avete sulla vostra mano vero? Quel simbolo a forma di goccia rappresenta che siete legati spiritualmente, se uno di voi morirà anche l'altro perderà la vita, l'unico modo per liberarvi da questo segno è andare a ritrovare l'uomo che ve lo ha assegnato" "Allora rimandaci indietro nel tempo" disse Zan rabbioso "Non posso, il mio potere si può utilizzare una volta ogni dieci anni" rispose Akahito "E lo hai sprecato in malo modo" aggiunse Schillaci, l'uomo li lasciò andare "Ora ditemi... quel vecchio non lo avete ucciso spero" i due si guardarono in faccia, poi crollarono "Ha fatto tutto lui! Ha detto che da quel giorno saremmo stati maledetti a vita e che dovevamo andare nel mondo Yin per rimediare a tutto, però si è ucciso lui" risposero in coro "Io... vi uccido! Vi avevo detto di non combinare disastri e voi cosa fate? Uccidete gente prima della loro morte naturale!" Akahito si risedette con le mani nei capelli "Così dovete andare nel mondo Yin adesso... il portale deve essere ancora inattivo, ci sarà bisogno di molta energia" aggiunse "Tranquillo ne abbiamo quanta ne vuoi, comunque sono tre anni che ci devo andare, devo scoprire chi mi ha salvato la vita quella volta..." disse Zan rimettendosi il guanto "Comunque Ale questo sarà il nostro segreto, nessuno al di fuori si lui dovrà sapere di questo simbolo, non dobbiamo far preoccupare altre persone" aggiunse "Voi due siete dei pazzi, dai andiamo dobbiamo incontrare molte persone... ah a proposito, vi siete allenati? Perché percepisco un livello combattivo molto basso in voi" "No ti sbagli, stiamo consumando il minimo indispensabile di energia vitale, è per questo che ti sembra basso" rispose Schillaci "Così possono sembrare deboli a prima vista, anche se dopo mostreranno tutto il loro vero potere, bell'idea" pensò Akahito "Dai prendete la mia mano, si va da mio fratello a salutare gli altri" disse l'anziano, Zan e Schillaci obbedirono e i tre scomparvero "Certo che non clienti si inventano di tutto pur di non pagare" disse il ragazzo al bar stupito.

Mondo Yin - Mondo Interno
Era una giornata come le altre, il solito traffico sia terrestre sia aereo, le solite condizioni climatiche, venerdì sabato domenica e lunedì sole, gli altri giorni nuvolo, nessuno si era mai chiesto come mai il clima fosse sempre così preciso, YinZan era seduto in un cimitero, stava guardando una lapide "Signor Generale, ho una chiamata per lei dal suo superiore" disse il soldato di scorta "Passamela sul mio dispositivo ottico" "Si Signore!" YinZan accese il suo dispositivo ottico con molta noia "Fratellino! Cosa stai facendo?" A parlare era Alessandro "Quello che faccio ogni giorno dalle 15 alle 18" "Eddai guardare quella tomba tutto il giorno non ti renderà una persona migliore lo sai?" "Fino a prova contraria è la mia tomba, quindi faccio quello che voglio, forza dimmi perché mi hai chiamato" "Sono nel mondo esterno, vuoi venire anche te?" "Io non so cosa ci trovi di così interessante in quel posto quando qua dentro ci sono un sacco di problemi, ora non mi stressare, chiudo" YinZan spense il dispositivo ottico lanciandolo al suo soldato "Se qualcuno chiama non rispondere" "Si Signore!" Ripose.

Mondo Yin - Mondo Esterno.
Al contrario nel mondo esterno il clima è molto variabile, come nel nostro mondo non ci sono giorni precisi ma anche qui nessuno si è mai posto il problema, più che altro perché ce n'era uno leggermente più grave...
"Però che modi, da quando gli ho fatto ottenere il suo rango è diventato piuttosto freddo" disse Alessandro chiudendo la telefonata "Poi che domande, cosa ci trovo nel mondo esterno? Ci trovo il mio divertimento, qua posso fare quello che voglio, giusto?" "Ha pienamente ragione Signore!" Risposero i soldati della sua scorta, all'improvviso ci sentirono dei spari che colpirono i soldati uccidendoli all'istante, alcune pallottole colpirono anche Alessandro in pieno corpo trapassandolo, si girò e notò un uomo armato che rimase a bocca aperta "Come è possibile? Eppure ti ho colpito in pieno" disse terrorizzato sparando altri colpi "Ma cosa sei un mostro!" Continuò impaurito "Io un mostro... no, ti sbagli, io sono il demonio in persona!" Disse Alessandro coprendosi con le sue fiamme nere, l'uomo si mise a correre in preda al panico "È tutto inutile!" Le fiamme lo colpirono uccidendolo dopo una lunga agonia "Grazie per il divertimento, sei stato uno spettacolo unico" disse Alessandro ridendo "Ora però mi tocca tornare a casa" pensò camminando verso il mondo interno.

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