Giorno dopo giorno Clarissa cercava di sfogare la sua rabbia negli addestramenti e nella speranza che presto avrebbe ucciso Shakers, ma doveva anche vivere fuori dalla palestra, dove le donne la guardavano sempre con più disprezzo chiamandola con nomi poco adeguati solo perché passava le giornate circondata da uomini, appena passava gli uomini la guardavano come se fosse un animale feroce a cui prestare attenzione se non si voleva perdere un arto, i bambini avevano paura e si nascondevano tra le gambe dei genitori appena passava lei con la testa alta e l'armatura in bronzo brillante; l'uomo che aveva "aggredito", come dicevano le guardie, raccontava che la ragazza era sotto l'effetto di qualche sostanza strana e scambiandolo per un vecchio nemico era sul punto di ammazzarlo ma che lui aveva combattuto salvandosi la vita per un pelo mettendola al tappeto giusto prima che arrivassero le guardie della Krypteria a portarla via svenuta.
Clarissa odiava quell'uomo e più di una volta aveva pensato di entrare nella sua casa nel cuore notte con il favore delle tenebre e ucciderlo sparandogli nel torace, tanto nessuno si sarebbe accorto di un buco o di un proiettile, perché a quell'epoca non avevano quelle armi, ma lei ne era in possesso venendo da un altro tempo e luogo, da ovest.
Ma Jake glielo impediva, le diceva che doveva ancora terminare degli studi, probabilmente sulla guerra finale contro la Persia, quella a cui di lì a poco avrebbe partecipato la soldatessa, e dove avrebbe portato a termine la sua missione affidatale tempo prima dal suo superiore: il generale Alleward che la aspettava con un po' d'ansia e senza poter rivelare nulla la sua posizione tenuta gelosamente segreta da lui stesso alla Squadra Speciale Canadese numero 182, quella di cui faceva parte Clarissa; pensava ai suoi compagni che si chiedevano disperatamente dove si trovasse, si immaginava Silena che faceva avanti e indietro per la grande sala centrale come quando dovevano pensare a un piano, a Melissa che impazziva cercando di rintracciarla, cercare la sua macchina, il suo cellulare, la sua radio walkie-talkie, tutto per avere un minimo dettaglio che le rivelasse dove si trovava l'amica, John che chiedeva a informatori e fonti segrete, interrogava ex-criminali sbattuti nei carceri di più elevata sicurezza del Canada se avevano complottato con qualcuno per farla sparire dalla circolazione o roba simile, e Kevin che mangiava patatine e hamburger chiedendo in giro se l'avevano vista o investigando tra vecchi compagni di studi e del campo militare, il tutto senza dire niente alla famiglia e al fratello oltreoceano al momento, all'incirca nella stessa posizione in cui si trovava la sorella, solo migliaia di anni nel futuro.Quel pomeriggio, lei, Jake e il generale avevano una chiamata in programma per aggiornamenti, il generale le raccontò della sua squadra che impazziva cercandola come lei si era immaginata e senza indizi o aiuti dal generale se non che era nel bel mezzo di un'importante missione che non poteva svelare a nessuno, Clarissa gli raccontò che si stava avvicinando sempre di più il giorno della guerra e che aveva cercato di scoprire dove si trovava Shakers, ma non riusciva a rintracciarlo attraverso le fonti che riceveva ascoltando le conversazioni degli abitanti; tutti dicevano che il Gran Re Serse avesse un nuovo braccio destro: un uomo sulla trentina, biondo e con sguardo cattivo, questo era quello che aveva capito Clarissa e ne aveva riscontrato somiglianze con la foto che le era stata consegnata dal generale durante la sua ricerca in Canada, ma non ne era completamente certa.
Mancava ancora una buona settimana alla data stimata per la guerra finale contro la Persia, e quello sarebbe stato il tempo impiegato dagli opliti per raggiungere Maratona, dove si sarebbe tenuta la battaglia finale; era il giorno prima della partenza e ai soldati era stato concesso di passarlo in casa con la famiglia che molti non avrebbero mai più rivisto.
Clarissa era nella sua stanza a scegliere quale delle armi da fuoco portare, doveva evitare il suo fidatissimo M16 perché dava troppo nell'occhio, e quindi era indecisa sulle due pistole che si portava sempre alla cintura; controllò i caricatori di entrambe e alla fine scelse quella il cui grilletto scattava più in fretta, era più abituata a quella, anche perché era stato un regalo di suo fratello il natale di qualche anno prima, lei se lo ricordava bene.

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Born to be a fighter
Ficción históricaClarissa Jacksonville fa parte di una squadra speciale militare del Canada di cui è la migliore, e quindi le viene affidata la missione di fermare il "genio del male" Luke Shakers; inseguendolo, la soldatessa, si ritrova nella Sparta della Guerra Pe...