Storia n.1:Parte di me.

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Benveuti nella mia raccolta di storie. Non so quanto verrà lunga ognuna, ma so che siete qui per leggere, quindi vi do il pane per saziarvi.

Aprendo Instagram Nick notò un profilo a dir poco strano: Aveva storie assurde, tristi. Decise di contattarlo:
-"Ehy.", scrive lui col cuore a mille.
-"Ciao, chi sei?",prosegue lei, interessata, o forse non aveva niente da fare..
-"Non interessa chi sono, piuttosto chi sei tu, e sopratutto cosa ti succede." rispose lui, determinato più che mai ad aiutare il prossimo.
-"Clare, mi chiamo Clare, senti, contattami su Facebook, mi chiamo Clare Johnson. Non mi fido di sti profili senza foto."concluse lei. Nick volle andare fino in fondo, e scoprire cosa realmente stesse succedendo.
La contattò, e poco dopo apparve una notifica:"Il contatto è nelle vicinanze."; non ci poteva credere, tutti e due scoprivano l'uno e l'altro da uno schermo, senza essersi mai visti, senza sapere che erano divisi da soli 10 metri.
"E' un caso, ma ho la sensazione di averti vicino.", di averti vicino... Clare aveva la sensazione che un cyberg-bullo l'avesse attaccata di nuovo. Si era promessa di farla finita una volta per tutte.
-"Quanto siete patetici, vedere una ragazza in difficoltà e pensare di aiutarla cosi. Ma dimmi una cosa, vi divertite a giocare con le persone.?"disse Clare, bloccandolo subito dopo. Ma un minuto dopo le suonò il campanello, aprì la porta, e un ragazzo mai, e dico mai visto prima da essa, mise le mani nelle sue spalle disse:"Questo sono io, Nick. Mi limito ad essere me stesso, ora che so che ti serve aiuto mi darò da fare, perchè una ragazza cosi bella non può farsi spezzare così dalle persone."Lei piangeva, piangeva  e sorrideva, mentre continuava a dire altro:"Ti prometto che ti aiuterò, li sconfiggiamo tutti.". Ma lei..:"Perchè.? Perchè fai tutto questo.?". E lui, sospirando disse:"Perche abitiamo a 10 metri di distanza, contattandoci ci siamo scoperti, ma se non ci fosse stato Facebook, se non ci fosse stata la tua mancanza di fiducia, non mi sarei mai accorto di tutto questo. Non avrei mai scoperto te. Adesso puoi sbattermi la porta in faccia, credendo pure che questo sia tutto frutto di uno stupido scherzo. Non crederai, magari, al destino, ma secondo me, ci è accaduto qualcosa, che non può chiamarsi in nessun altro nome, che non sia Destino."
Clare esitò, ma non riuscì a trattenere le lacrime, un pianto profondo, oscuro, come tutto ciò che vedeva. Ma non finì qui, lo abbracciò, e singhiozzando urlò:"Salvami la vita, qui è tutto uno schifo."

Sfiorarti Senza Mani.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora