Patrik
Sono passati quattro giorni dall'ultima volta in cui l'ho vista: non sto più bevendo perché voglio essere al meglio per il debutto in campionato ma anche perché lo devo a Diana.
Ultimamente sto andando spesso al bar perché, anche se non mi parla, mi piace osservarla mentre serve ai tavoli, mi piace semplicemente guardarla...
Questa mattina non l'ho ancora vista il che mi sembra strano"Gaia, ma Diana?" Dico quando si avvicina per prendere le ordinazioni
"Non è venuta oggi, stava poco bene"
"Verrà pomeriggio, vero?"
"Cosa non ti è chiaro della frase <sta poco bene?>" dice acida.
"Lo avevo capito ma credevo fosse una cosa da nulla; che cosa le succede?"
"Sai cosa le succede?!
Le succede che un coglione l'ha illusa e da quel momento lei non è più la stessa: è solo colpa tua""Io non sono la causa di ogni suo male, non le ho mica fatto una stregoneria, né tanto meno le ho detto qualcosa di illusorio per cui se lei sta male è solo colpa sua e ora stai zitta e non fare la moralista perché tu eri la prima a lasciarla qui, sola, a servire, mentre tu andavi a farti i soldi con i clienti" dico andando via come una furia.
Arrivo al centro sportivo furioso con me stesso, con lei, con il mondo.
"Patrik, devi stare calmo" mi urla il mister eppure, nonostante tutto non riesco a smettere di far falli e brutte entrate.
Nessuno sa che l'unica in grado di calmarmi è lei."Patrik..." mi appoggia una mano sulla spalle e continua "stai calmo, per favore, finirai per far male a te o agli altri"
"Non ci riesco, mi dispiace" sussurro a malapena
"Vai a casa, per oggi puoi andare"
A quelle parole mi sento sollevato ma la rabbia aumenta insieme alla delusione.
Ho bisogno di trovarla, di dirle che per me è importante, che è l'unica che mi calma, che è l'unica che voglio al mio fianco ma ho litigato pure con Gaia.Prendo la macchina e sfreccio verso il locale.
Vedo subito Gaia e mi avvicino:"Per favore dimmi dove posso trovare Diana"
"No!"
"Come no? Che significa no?! Dimmelo, ne ho il diritto"
"Prima cosa: chiedimi scusa.
Seconda cosa: lasciala in pace perché ha bisogno di riposo. Terza cosa: non hai il diritto di irrompere nuovamente nella sua vita. Se lei ti sta dimenticando lo devi solamente accettare""Gaia, per favore: ho bisogno di lei, è l'unica cosa in grado di farmi star bene. Non può dimenticarmi perché lei è l'unica cosa che ho."
"Patrik, questa volta no. Non ti posso permettere di farla soffrire, non ora che stava bene. Io l'ho vista la settimana scorsa, quando non ti sei presentato; era distrutta ed io non posso permettere che tu le faccia nuovamente del male"
"io non le farò del male, ho solo bisogno di vederla, di chiederle scusa e di tenerla fra le mie braccia.
Ti supplico""ti dò l'indirizzo ma se scopro che l'hai trattata male o che l'hai fatta soffrire io giuro che ti picchio"
Esco di fretta mentre lei borbotta qualcosa.
Arrivo nella villa e suono ma nessuno apre; aspetto una decina di minuti e riprovo; arriva alla porta Diana: è in pigiama e con i capelli scompigliati ma è bella ugualmente.
"come stai?" provo a chiedere
"non è affar tuo. Ciao" dice sbattendomi la porta in faccia ma io non demordo e gli parlo da dietro la porta
"Diana, lo so che mi stai ascoltando e ti volevo semplicemente chiedere scusa."
"Diana, apri la porta, per favore, chiariamo" replico sperando che lei mi apra, che mi dia una possibilità ma ciò non accade così vado via distrutto.
Diana
Oggi sono stata davvero male; il dottore mi ha comunicato che mi sono beccata una bronchite e quindi devo stare a riposo ma non posso smettere di fare le pulizie qui e devo gestire la mia bambina. Sono distrutta ma devo continuare. Mi fa star male non poter andare a lavoro solo perché non posso vederlo; so che in questa ultima settimana non abbiamo parlato ma a me piaceva comunque osservarlo da lontano, mi piaceva sapere che lui teneva ancora a me.
Quando ho sentito bussare alla porta ho sentito un tuffo al cuore ed ho sperato che non fosse lui, non ero pronta a rivederlo eppure quando ho aperto la porta e l'ho visto davanti, con il suo sguardo più malinconico del solito, avrei voluto perdonarlo ma non ho potuto, fa ancora troppo male.
Lui mi sta dando mille ragioni per andare via ma ne sto trovando mille e una per rimanere ed è questo che non riesco ad accettare.
È stato terribile sbattergli la porta in faccia ma quella era la cosa più giusta da fare.Risuonano al campanello e sono a poco dall'urlare un sonoro vaffanculo semplicemente per il fatto che lui sia lunatico, per il fatto che non si sia fatto sentire per più di una settimana.
Sperando che non sia lui, vado ad aprire e vedo un fattorino con un mazzo di fiori"Lei è Diana?" Chiede
"Si, sono io, chi li manda"
"Un ragazzo, non so il suo nome"
"Bene, li riporti al mittente" dico e sbatto la porta in faccia pure a lui, senza lasciare il tempo di dire qualcosa.
Lui non può fare così, io non sono un gioco da comandare a suo piacimento, lo deve capire.
Prendo mia figlia, la metto vicino a me e mi metto a dormire: ho solo bisogno di dormirci su in modo da poter pensare a mente lucidaPatrik
"Gaia, mi dai il suo numero?"
Sì, sono tornato al bar per l'ennesima volta..."Oh ma lo sai che sei insistente?!
Se non ti vuole vedere fattene una ragione""E dai, per favore"
"No! E ringrazia che ti sto evitando una denuncia per stalking"
"Dai, Gaia, lo sai che devo chiarire, per favore.
Le voglio solo chiedere scusa""No, tu vuoi giocare con lei, ed io non te lo permetterò"
"Ti giuro che non è così"
"Allora dimmi, tu che cosa vuoi da lei? Perché proprio da lei e sopratutto, che cosa provi per lei"
"Io voglio che lei mi stia accanto, che mi aiuti, che mi consoli, voglio abbracciarla, passare del tempo con lei... tutto qui.
Proprio lei non so il perché però so solo che è speciale, che mi calma che mi rassicura come nessuno mai e se quella sera non sono andato è stato solo perché avevo paura di non riuscire a darle ciò che si aspettava eppure ho capito che in poco tempo lei è diventata tutto e non posso ignorare ciò che provo quando la vedo""Mi hai quasi convinto, quasi eh.
Io ti dò il numero ma solo una cosa: non fare cazzate""Non le farò perché le voglio bene"
Angolo autrice: lo so che sono in ritardo e so pure che fa schifo però prometto di aggiornare più spesso.
Detto questo taggo a caso quella cogliona di neymarmydrug solo per ricordarle che è cogliona...
Nah scherzo, le dedico il capitolo perché è un po' come i suoi gusti
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Take me home ◎Patrik Schick◎
Fanfiction"Forse non so amare, o forse non ho mai avuto qualcuno che mi ami veramente" «diciamocelo, chi vorrebbe una come me?! Sarebbe un pazzo...» «Beh, allora sono pazzo...quel folle sono io»