||Mine-camren||

Capitolo 8

Camila's pov

Mi svegliai con un mal di testa terribile, avevo il corpo come se fosse immobilizzato.
Provai ad alzarmi ma niente...
Paralizzata ecco come mi sentivo.

Spalanca i gli occhi quando mi accorsi delle braccia che mi tenevano stretta per i fianchi così mi voltai di scatto pronta a colpire chiunque fosse.

Rilasciai un sospiro di sollievo vedendo Dinah guardarmi sorridendo,ricambiai con un sorriso stanco e mi voltai verso di lei stringendo forte gli occhi cercando di non sforzarmi troppo nel muovermi.

Aprii di nuovo gli occhi e lei si avvicinò per darmi un dolce bacio sulla fronte per poi accarezzarmi la guancia con il dorso della mano sospirando.

"Hey" disse dolcemente.

"Buongiono" dissi sbadigliando.

"Come stai?"

Alzai le spalle.

"Potrei stare meglio" dissi storcendo le labbra.

Chiuse gli occhi sospirando per poi aprirli fissandomi e prendermi entrambe le mani stringendole nelle sue delicatamente.

"Mila, mi dispiace per quello che è successo ieri sera....Quando mi sono voltata nella tua direzione e non ti ho trovata sono entrata nel panico... Ti prometto che quella stronza e la leccaculo di quella puttana di cui non so il nome non la passeranno liscia."
Disse puntando gli occhi sulle nostre mani unite.

Abbasso anch'io lo guardo e vedendo le nostre mani non posso far altro che sorridere per poi sporgermi verso di lei lasciandole un dolce bacio sulla guancia.

"Lascia perdere Dj non c'è bisogno"

"Ma mila.."

"Niente ma, per favore.." dico facendo il labbruccio.

"E va bene! Niente tentato omicidio alla zoccola." Disse alzando gli occhi al cielo lasciando le mie mani per incrociare le braccia al petto.

Risi per la sua reazione per poi bloccarmi spalancando gli occhi scherzosamente.

"Tentato omicidio?! Tu sei fuori di testa Dinah ti mando al manicomio, e lo faccio sul serio sta volta!" Dissi seria per poi scoppiare a ridere per la sua espressione.

"O-oddio D-dinah dovresti vedere la tua fa-faccia in q-questo momento" continuai a ridere sempre più forte.

"Sisi va bene come vuoi. Ma adesso parliamo seriamente." Disse mettendosi seduta appoggiando la schiena sulla spalliera del letto guardandomi aspettando che mi mettessi nella sua stessa posizione, e così feci, guardandola a mia volta incitandola a parlare.

"Senti Mila...Ne ho parlato con Lucy e vederti in queste condizioni ci crolla il mondo addosso, quindi ti supplico non fare più del male a te stessa più di quanto te ne possano fare gli altri." Disse implorandomi con gli occhi, mettendo una mano sulla mia gamba stringendola dolcemente.

Sospiro sconfitta e chiudo gli occhi abbassando il capo.

"Ci proverò" dissi con filo di voce.

"Ce la puoi fare Mila e noi saremo sempre al tuo fianco in qualsiasi momento." Disse sorridendo.

Mi fiondai su di lei abbracciandola più forte che potessi ignorando il dolore alle braccia.

"Va beeeeene, hai ricambiato il tuo affetto ma ora vai subito in bagno, ti puzza l'alito ragazza! Cazzo fai la notte? Sei sonnambula e vai alla ricerca di topi morti?" Domanda guardandomi disgustata. Non riesco a trattenermi dal ridere e scoppio in una fragorosa risata seguita da lei.