Capitolo 3

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DEBORAH'S POV

Da quel momento non ho più incontrato lo sguardo di Matias e sono rimasta seduta in disparte su uno dei divanetti bianchi che si trovano attaccati alle pareti rosa cipria del locale.

Il pavimento in marmo rende il tutto ancora più elegante come d'altronde le meravigliose Dalie che fanno da centrotavola.
Tutti si stanno divertendo, soprattutto Abby che porta in braccio il suo piccolo scricciolo con le sembianze di un confettino rosa.
Cosi le vado vicino desiderosa di osservare meglio il mio piccolo angioletto.
Così chiedo alla mia migliore amica di poterla reggere per qualche secondo.
Appena la guardo negli occhi noto che le sue iridi sono molto simili a quelle di Cameron, di un colore che oscilla tra il verde petrolio e il marrone chiaro.
I lineamenti sono molto simili a quelli di Abby, ma le labbra sono senza ombra di dubbio come quelle di Cameron.
La carnagione è molto chiara e va in contrasto con i pochi capelli biondo cenere che le contornano il volto.
Sono in estasi, è meravigliosa, ed essendo anche una bimba abbastanza tranquilla ma vivace al punto giusto ha tutte le qualità perfette per entrare nelle mie grazie.

"È bellissima,ma c'era da aspettarselo" dico alla mia migliore amica.

"Grazie mille Debby sono felice che tu sia riuscita ad arrivare in tempo almeno per il ricevimento." Mi dice con il suo immancabile sorriso impresso sul volto.
Il resto della serata prosegue tranquillamente, Matias spesso mi lanciava delle occhiate che fingevo di non cogliere ma per il resto ci siamo divertiti tutti.

Okay sembra andare tutto bene, la missione "Evitare Matias" procede a gonfie vele, sono solo estremamente stanca perció mi siedo su uno dei tanti divanetti disposti in sala...dovrei correre più spesso invece di allenarmi sempre con il sacco.

"Debby la smetti di nasconderti?!" mi dice Jason facendomi finire il cuore in gola dallo spavento.

"Shhh, sei forse impazzito?
Non lasciarò che la tua sbadataggine metta a repentaglio il mio piano!"dico io

"Cosa? Tu hai in mente di evitarlo per tutta la serata?!" chiede lui con gli occhi spalancati

"mhmh, esatto!"affermo compiaciuta io della mia brillante idea.

"Tu non stai bene amica mia, fattelo dire...voglio solo dirti che questo non è esattamente il miglior modo per affrontare le cose..."dice lui

"Jason lo so, ma non ho tempo per i sensi di colpa e per la parte ragionevole di me quindi..."dico io

"vabene fai ciò che vuoi, ti ricordo solo che con quei tacchi non durerai molto..."dice indicando i trampoli che indosso.

"A proprosito, per caso hai quei cerottini magici che si mettono dietro ai talloni? I miei piedi stanno inziando a cedere e non posso permettermelo..."dico io

"Tesoro li ho dimenticati a casa, ma mi ricordo che Abby mi disse di averli messi in bagno, ultimo cassetto, per qualsiasi evenienza assieme ad altre medicine."dice lui

"Okay allora vado, vengo subito"dico io andandome.

Ehm...bagno, bagno, bagno...dove sei?

Eccolo!
Afferro la maniglia ma non riesco ad aprirla, controllo se la sto aprendo dal lato giusto ma niente, sto tirando dove c'è scritto tirare, ma la porta sembra bloccata, come se qualcuno la stesse tirando anche dall'altra parte impedendomi di entrare.
Cosi decido di lasciare e mi allontano di pochi passi, sembra che la persona dall'altra parte abbia avuto la mia stessa idea, ma dopo due secondi la porta si apre rivelando l'ultima persona che avrei voluto vedere e che sto evitando da parecchio tempo.

Meravigliosamente diversi 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora