capitolo undici.

20 4 0
                                    

i due ragazzi, finirono di fare la doccia e insieme si sedettero a tavola ''grazie mille per la colazione e l'ospitabilità che mi avete dato'' sorrise  Daniele iniziando a mangiare. ''Ma di che, sarai sempre il benvenuto in questa casa'' sorrise la madre andando in cucina "è ora che vada, mia nonna e mia cugina hanno bisogno di me, non potrò lasciarle sole per molto." sorrise il ragazzo e con il permesso di tutti uscì chiudendosi la porta alle spalle


*


Gabriel, nel tardo pomeriggio ritornò a casa, era andato in giro per schiarirsi le idee per il suo pezzo da scrivere, ancora non completo.

entrò nella sua stanza e vide sua sorella stravaccata nel suo letto con le cuffie e un libro che teneva su con il peso delle mani. Sorrise alla scena e per non distrarla uscì piano dalla camera e andò in cucina.


da alessandro: ehi gab, ti va di andare al sushi? magari parliamo un po' del tuo nuovo pezzo e ti aiuto con  delle idee

                                                                                                                alle 18.09


ci pensò su e iniziò a digitare sul suo display la risposta 


ad alessandro: certo, mi preparo e ti vengo a prendere, ti devo raccontare alcune cose, a dopo.

                                                                                                                                 alle 18.21


spense il display e si andò a preparare.


prima di uscire aprì la porta di camera sua e vide la sorella rannicchiata che dormiva, sorrise, prese una coperta e glie la poggiò sopra. prese un foglio di carta e iniziò a scrivere.


"sorellina, sono al sushi con alessandro, se succede qualcosa chiamami. ti porto qualcosa io. ti voglio bene e stai attenta :*"

-il tuo gaaab.


*

"ora che mangiamo tranquillamente, dimmi cosa succede, sentiamo di chi ti sei innamorato, Gabrielino" disse Alessandro sorridendo.

"c'è un ragazzo che si chiama daniele, beh, ci siamo conosciuti in ospedale, ci parlavamo così, a caso, io non sapevo il suo nome, ma lui il mio sì, diciamo che è un ragazzo molto misterioso, però è qualcosa di unico alessandro. ci siamo baciati..beh..un po' di volte..e quello che provo con una ragazza è diverso. lui è così..come te lo posso dire..è così dolce..misterioso..

con lui ogni volta che lo bacio il mio cuore va a mille..quando lo vedo mi tremano le gambe e ho le farfalle nello stomaco..non so come spiegarti ma..lo amo..lo amo così tanto.."


tira un sospiro e guarda il suo migliore amico, stava sorridendo, alessandro è sempre stato uno di quei ragazzi che capiscono benissimo certe cose, e da come sorride si  vede che è molto felice per il suo amico.


"beh, direi di non tirarti mai indietro su questa cosa, se lo ami, anzi, se vi amate non dovete aver paura di niente. andate avanti insieme, come una coppia felice, senza ascoltare insulti o cose varie, se lo ami, capirai ciò che ti sto dicendo, Gab, non fartelo portar via. è  la prima volta che ti vedo così felice, è la prima volta che ti vedo così tanto innamorato, e non voglio che tutto ciò che stai passando finisca." dopo questo, gabriel abbracciò il suo migliore amico e iniziarono a mangiare.



spazio autrice

ma che cooosa dooolce ho appena scritto. 

morite con me, cioè se tutto ciò fosse vero,  io sarei la loro stalker numero unooo


okay mi levo, vi voglio bene bananeee.

 :))))



Un incontro che mi ha cambiato la vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora