basta guardarmi a lungo.
non prendermi più la mano,
non chiedermi più cosa non vada.
va ad ascoltare l'oceano
e lascia che i suoi suoni
ti riempiano la mente,
aspetta che le onde arrivino
e eliminino ogni tua impronta
perché nemmeno il cielo
si meriterebbe di vederle.
chiuditi la porta alle spalle
quando te ne vai,
lasciami piangere.
lascia che io ascolti in pace
le cassette che hai dimenticato qui.
lascia che io passi
le mie giornate
a fissare la lampada
che penzola sopra il mio letto
e se piove fammelo sapere
perché non riesco a sentire niente
oltre al ronzio nelle mie orecchie
che torna ogni volta
che tento di provare qualcosa
per qualcuno
che non sei tu.
mi piacerebbe
sedermi là fuori
ad ascoltare la pioggia
mentre le sue gocce
mi ripuliscono del tuo odore
e eliminano le tracce che hai lasciato
sulla mia pelle pallida.
mi piacerebbe
guardare le nuvole che si scuriscono
e urlare contro le stelle,
ma non è colpa loro,
è colpa tua.
la mia pelle assorbe la pioggia
e la tristezza penetra sempre più in profondità
facendosi strada tra le mie vene,
insediandosi nel mio sangue,
ma è troppo tardi.
il mio sangue è contaminato
da rimpianti
già da tempo,
ma non è colpa mia,
è solo tua.