mi dispiace
di aver cercato
di renderti
la mia casa,
di aver usato le tue ossa
per ripararmi,
di aver nascosto
le mie insicurezze sotto la tua pelle
e la mia gelosia sotto la tua lingua.
mi dispiace
di aver cercato di accendere
un fuoco dentro il tuo cuore
per riscaldarmi,
di aver scritto il mio nome
in ogni centimetro libero di te
per far sì
che non ti scordassi di me.
quando mi hai lasciata,
avevo nostalgia di casa.
più il tempo passava,
più erano le notti
in cui avevo voglia
di buttarmi sotto le gomme
delle macchine che passavano.
stamattina
un mio amico mi ha chiamata
e ha notato che la mia voce
sembrava diversa,
io gli ho risposto
che era perché sorridevo pensandoti.
mi ha chiesto di te
e io gli ho confidato che
eri diverso,
pieno di misteri ancora da risolvere,
avventuroso,
spontaneo
e che ti amavo.
ho detto che
eri quella canzone
di cui non ci si stanca mai,
che eri fantastico.
alla fine
ha notato di nuovo
che la mia voce era cambiata.
ho sussurrato
che era perché
non sorridevo più.
mi dispiace
di aver cercato di renderti
la mia casa
quando sei molto più
di un posto in cui potersi rifugiare.
- you were my happiness
and yet I still destroyed you.