ventotto.

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学校。

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学校。

Un passo dopo l'altro, pesante e fintamente deciso, e sono dentro la scuola. Frequenterò il terzo anno di scuole superiori, e seppure non abbia mai avuto paura in vita mia... devo ammettere che sono ansioso.

Cammino per il corridoio fino alla nuova classe 3C, pensando a malincuore a Levi: ora è l'unica certezza che ho, ma non fa parte della mia quotidianità, quella di un adolescente oramai senza amici.

I posti assegnati sono sempre quelli, terzo banco vicino alla finestra, con accanto Armin.
Connie, Marco, Historia, Berthold, Annie... ed eccolo. Si avvicina a testa bassa, staccando le cuffie dal cellulare e intascandole.

Faccio finta di leggere il primo libro che mi capita fra le mani, osservandolo con la coda dell'occhio sedersi.
«Buongiorno» si schiarisce la gola, girandosi verso di me «Come stai?»

Alzo un sopracciglio, chiudendo il libro. Non pensavo ci saremmo parlati così presto, e soprattutto che mantenesse la sua aria di maturità.
«Sto bene, più o meno» mento.

Sento dietro di noi una sedia strisciare sul pavimento, e riconosco quell'odore dolce ma molto pungente di Mikasa.
«Ciao» dice soltanto, senza nemmeno guardarci in faccia, Sasha accanto a lei che fa lo stesso.

Mi mordo il labbro inferiore, vorrei rispondere ma sono troppo imbarazzato e suonerebbe strano.
«Senti, Eren» la voce di Armin mi richiama «Ti chiedo scusa per tutti i problemi che ti ho causato» mi guarda dritto negli occhi «Ho agito impulsivamente, e non è da...»

Viene interrotto dalla campanella e il "buongiorno, ragazzi" di una professoressa che non ho mai visto prima. Faccio istintivamente cenno con la mano di lasciar perdere, e anche se nutro un po' di rancore nei suoi confronti ho troppa paura di rimanere da solo.

Tuttavia, per tutta la giornata scolastica noto che la classe è divisa in piccoli gruppi e non spiccico parola con nessuno.

--

Sasha ha formato il gruppo 3C(adetti del terzo anno)😷⚔️.

Ymir: Oi, insomma? Tutti amici come prima?

Reiner: Non ricominciare

Sasha: Mi sembra ridicolo smettere di parlarci per dei bisticci come questi

Connie: Ci vediamo tutti i giorni, Sasha ha ragione

Ymir: Devi sempre dar per forza ragione alla tua piccola dolce cotta?

Reiner: Senti chi parla

Berthold: A te non è successo niente, quindi non intervenire solo per farti due risate

Historia: Ymir, basta. Che ti importa?

Ymir: Non sopporto l'ipocrisia, ci sono delle questioni in sospeso e mi sembra stupido ignorarle

Annie: Connie, vuoi vedere com'è semplice non parlare anche con persone che vedi tutti i giorni?

Marco: Posso esprimere la mia opinione?
Marco: Ognuno avrebbe dovuto farsi gli affari propri
Marco: Ymir non avrebbe dovuto inviare quelle foto, che suppongo fossero strettamente private, e quindi non infierire su Mikasa
Marco: Stessa cosa per la maggior parte degli altri
Marco: E Armin risolvere da solo con Annie, senza battibecchi e frecciatine pubbliche

Jean: Sapete quanto mi piaccia litigare, con Eren soprattutto, ma è stato tutto molto infantile

Marco: Wow, sei maturato così tanto

Jean: Ne dubitavi?!

Armin: Mi dispiace. Vorrei poter tornare indietro e pensare razionalmente, ma non si può.
Armin: Eren già lo sa in parte, perciò mi riferisco a Mikasa e Annie.

Annie: Vedrò cosa fare, se desideri parlarne scrivimi in privato
Annie: Sono stufa di far sapere tutto a tutti

Mikasa: Vale lo stesso per me.

Reiner: Dannazione, Armin. Non credi di aver lasciato indietro qualcuno?!

Ymir: Tanto già si sapeva che tu e Berthold avete scopato

Reiner: Tu non hai voce in capitolo

Historia: Lo sapevo anche io

Marco: Pure io

Jean: Idem

Mikasa: Per una volta mi aggrego

Sasha: Anche io, ma mi sono finta sorpresa per educazione

Ymir: Tu e la tua dannata educazione forzata, grrr

Berthold: Ah... non ditelo in giro
Berthold: Avevamo quattordici anni e avevamo bevuto per la prima volta

Connie: Mi sto sforzando di non ridere

-

Armin: Eren

Eren: Ciao di nuovo?

Armin: Ti capisco se sei arrabbiato, ho voluto dare la colpa a te di un qualcosa che ha deciso solo Annie
Armin: Insomma, avrei dovuto ricordarmi che non si fa influenzare da nessuno...

Eren: Non posso dirti che è tutto a posto, perché sarebbe una bugia
Eren: Ma fondamentalmente ora che nel gruppo le cose si stanno sistemando, mi rendo conto che il grosso l'ho fatto da solo

Armin: Cosa intendi?

Eren: Sono io che ho ferito Mikasa, sono io che l'ha illusa e sono sempre io quello che si è fatto scoprire perché non sapeva dire nemmeno una volta di no a Levi
Eren: Anzi, ero io quello che lo andava a cercare come una puttana

Armin: Eren, non credo quel termine sia adatto a te. Non lo pensa nessuno, scommetto nemmeno Mikasa

Eren: Ma è innegabile che la colpa più grande la ho io

Armin: Se ne parlassimo faccia a faccia?

Eren: Non c'è problema

Armin: Però, vorrei che ci fosse anche Mikasa.

Eren: ...

Armin: Sai che non puoi continuare a evitarla sperando che tutto migliori da solo
Armin: Devi metterci del tuo e affrontare i problemi

Eren: So che hai ragione
Eren: Ma contattala tu

Armin: E va bene

YOUNG - ERERIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora