Capitolo 30

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LEGGERE IN FONDO

I corridoi crepitavano.
La notizia della storia d'amore tra il professore più temuto dell'intero istituto e la studentessa più brillante della sua età, aveva preso piede e molto si domandavano se non fosse uno scherzo architettato dai gemelli Weasley.
Hermione camminava a passo lesto per i corridoi, evitando chiunque fosse abbastanza vicino da poterle parlare.
Arrivata in sala comune, però, non poté evitare il confronto. Ginny, Harry e Ron l'attendevano davanti alla scala del dormitorio.
Si avvicinò lentamente, sperando che il pavimento potesse spalancarsi e inghiottirla ma ovviamente ciò non accadde.
Ginny la prese per il braccio, trascinandola su per le scale a chiocciola che conducevano al dormitorio femminile, bloccandolo in modo che anche Harry e Ron riuscissero a risalirle.
"HERMIONE JEAN GRANGER, COSA DIAMINE HAI COMBINATO?!"
"Ginny, sta calma" la ammonì Harry "Herm, possiamo sapere perché tutti sanno della tua relazione con il Pipistrello?"
"È una storia lunga e complicata.."
"Abbiamo tempo. Ora rispondi o ti metto sotto imperio."
"Ginny.."
"Deve parlare, tutta la scuola la sta deridendo"
"Sentite, è successo un casino con Lavanda.. lei mi ha ricattato... e io non ho rispettato gli accordi" concluse sospirando e lasciandosi andare sul proprio letto.
Harry la guardò per la prima volta con compassione. Non doveva essere facile essere al posto suo, lo aveva difeso per anni e ora si ritrovava derisa per quella love story con il professore più odiato di tutta Hogwarts. Si sedette accanto a lei accarezzandole la mano.
"Hermione, che succederà? Silente vi manderà via entrambi?"
"No-no.. noi ci sposeremo.."
Un silenzio tombale invase il dormitorio. Nessuno osava fiatare dopo quella rivelazione. Persino Ginny si trovava spaesata.
Lo sguardo di Hermione cadde in particolar modo sui suoi due migliori amici, la testa bassa e gli occhi pieni di tristezza e pena per la sua sorte che tutti reputavano infausta.
"Ragazzi, per me non è una tragedia, davvero.. io lo amo sul serio e non mi dispiace così tanto che sia andata in questa maniera"
"Herm.. è un matrimonio, ti legherai a lui indissolubilmente, non è un gioco"
"Ha ragione Harry, Mione"
"So cosa comporta un matrimonio, ragazzi. E sono pronta ad accettarlo."
I tre sospirarono scrollando la testa. Ginny, che non aveva proferito parola dopo la scoperta del tutto, sembrava essersi leggermente risollevata.
"Ehi, Gin, mi servirà una damigella, lo sai"
La rossa accennò un sorriso tirato, sperando di risultare convincente.
"Harry, Ron, potreste andare via un secondo? Ho bisogno di parlare con la formidabile lanciatrice di fatture qui presente"
Mentre i due ragazzi se ne andavano, la strega più grande si sedette sul letto, osservando l'amica, la quale crollò non appena i due furono al di fuori della stanza.
Hermione, ancora scioccata da tutto quello che stava accadendo, l'abbracciò, cercando di calmarla.
"Io tanto lo so.. diventerai come loro.. ci abbandonerai.. Herm, non voglio che tu lo faccia.. ti prego, non andare con quel pipistrello.. non definitivamente.. ti prego"
"Gin, dai, non me ne sto per andare da tutto e da tutti. Siete la mia famiglia, non vi abbandonerò, te lo giuro"
Era tutto così surreale.
Si sarebbe sposata la domenica successiva, doveva diventare mangiamorte e la sua migliore amica faceva la bambina. Okay, che il mondo magico non era il massimo della normalità, ma quello sforava anche il concetto di pazzia.
"Me lo giuri Hermione?"
"Te lo giuro Ginny, non vi abbandonerò mai"

Severus, intanto, era dedito alla "preparazione del tetto coniugale". In parole povere, stava rendendo abitabile per un'altra persona, le sue stanze.
Le mani gli tremavano al pensiero che a neppure una settimana di distanza, sarebbe stato sposato.
In effetti non ci aveva più pensato, non dopo la morte di Lily, ad un matrimonio che lo potesse coinvolgere in primo ruolo.
Non aveva mai neppure vissuto con un'altra persona, la solitudine lo aveva sempre accompagnato nella forma più assoluta.
E ora si sarebbe ritrovato a condividere tutti i suoi spazi, le sue abitudini, i suoi modi di fare, con quelli della donna per cui provava il più puro dei sentimenti.
Mentre sistemava la stanza da letto, si mise a pensare a quanto la sua vita fosse cambiata nell'arco di neppure un anno.
Si meravigliò di sé stesso quando prese la fotografia incorniciata che lo ritraeva con Lily, baciò con estrema dolcezza il sottile strato di carta e mormorò sottovoce "Ti ho amato con tutto me stesso Lils, ma ora deve passarmi, tutta questa storia. La vita va avanti e tu ne sei stata la prova vivente, spero che tu possa essere anche solo un briciolo felice per me.."
Detto ciò, la ripose nel comodino, avviandosi pian piano a una nuova vita.

Alle otto in punto, i due amanti si incamminarono insieme verso il tavolo dei professori. Tutti i ragazzi li guardavano con la bocca spalancata e lo sguardo confuso, mormorando un "te lo avevo detto" o un "non ci posso credere".
Non appena si sedettero, Silente si alzò e colpì il calice, così da richiamare l'attenzione.
"Vorrei condividere con voi un evento particolarmente interessante, cari ragazzi, ovvero che il professor Piton e la signorina Granger si sposeranno a breve, nello specifico domenica prossima. Ovviamente ciò non varierà in alcun modo il comportamento degli insegnanti verso la signorina, qualora vi assalisse questo dubbio. Che il banchetto abbia inizio!"
Un mormorio si alzò non appena il preside si risedette al suo posto.
Hermione si sentiva totalmente a disagio, quel posto non era il suo e avvertiva la tensione dei suoi professori a rapportarsi con lei, ovviamente apparte il preside, la sua capocasa e il suo futuro sposo.
Nonostante ciò, cenò cercando di apparire calma e serena, senza far trasparire niente di negativo. Pesava ogni movimento e ogni parola, in modo che non potesse essere una prova compromettente che gli insegnanti avrebbero potuto usare contro di lei.
Non appena terminò di cenare, prese sotto la tavola la mano di Severus, tentando di fargli capire che voleva andarsene.
Sentendo le minute dita della giovane, picchiettare sul dorso della sua mano, il professore si congedò dai colleghi seguito a ruota dalla compagna e si allontanò velocemente, così da ritrovarsi solo con lei nel corridoio che li avrebbe portati nelle loro stanze private.
"Piccola, stai bene? Sembri tesa.."
"Diciamo che non apprezzo particolarmente la compagnia dei miei insegnanti, ovviamente tralasciando la tua.."
"Hai già preparato le tue cose?"
"Devo solo prendere il mio baule nel dormitorio"
"Ottimo."
I due, dopo aver preso il baule di lei, si apprestarono ad andare nei sotterranei.
Subito prima di entrare nelle stanze private, lui le prese la mano e, sollevandola, la portò alle labbra appena appena dischiuse e le lasciò un bacio sul dorso, sorridendole dolcemente, come mai Hermione aveva visto prima d'ora.
"Pronta per questa nuova avventura?"
L'uomo intrecciò la mano con quella della ragazza.
"Tu sei al mio fianco, è tutto ciò che mi serve" rispose lei.

IMPORTANTE:
Innanzitutto grazie. Grazie per i commenti, le stelline, le visualizzazioni ma in primis per i sorrisi che mi regalate vedendo quanto seguiate questa storia. Qualche giorno fa ho raggiunto i 100 seguaci qui su wattpad e pensavo di fare qualcosina. Avevo pensato o ad un concorso in collaborazione con qualcuno, oppure un gruppo whatsapp per noi poveri scrittori su wattpad :).
Ditemi voi ciò che preferite.

Alloooora, ecco il tanto sofferto capitolo. Mi scuso ma in questo periodo non riesco a combinare scuola e tempo libero quindi non scrivo assolutamente niente da mesi. Questo capitolo era già pronto da parecchio ma dovevo correggerlo e trovare il tempo di aggiustare qualcosina. Comunque, fortunatamente eccolo qui, spero vi piaccia, a presto.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 23, 2017 ⏰

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