Tutta colpa tua

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Mind scese le scale fischiettando.

In una piccola poltrona bianca davanti alla TV era seduta una donna, la madre del bambino.

L'assassina si avvicinò, la donna era girata di spalle e non si accorse della ragazza in piedi dietro di lei,  -il bambino è viziato - disse Mind, la donna sussultò e si girò di scatto, negli occhi aveva un espressione terrorizzata e il telecomando che aveva in mano cadde per terra rompendosi -chi... Chi sei? - balbettò,  l'assassina ignorò la domanda e tirò fuori da un piccolo zainetto una corda, in pochi minuti la madre era legata ad una sedia, con le mani appoggiate su un tavolo, Mind le teneva ferme, strette nelle sue - manicures perfetta, sarebbe un peccato rovinarla- disse con un ghigno, si alzò e iniziò a  frugare nello zaino che aveva sulle spalle.

La ragazza aveva trovato quello che le serviva: una sparachiodi, tennè salda la presa sulle mani della donna davanti a lei e *stack* *stack* *stack* *stack*, con quattro colpi secchi aveva inchiodato le mani della madre, che ormai urlava e si contorceva dal dolore,  Mind rise e si alzò.

Si avvicinò lentamente alla donna e gli chiese -come ti chiami? - -J... Jennifer- rispose lei tremando -avrei voluto  usare l'accetta - iniziò a dire l'assassina - ma ho pensato : perchè non farla morire sotto tortura, eh Jennifer ti va? - Jennifer scosse la testa piangendo e Mind iniziò a ridere -già peccato che sia io a decidere e comunque te lo meriti!  Tuo figlio l'hai viziato troppo, se non l'avessi fatto a quest'ora sia tu che lui sareste potuti essere tranquillamente seduti a guardare la TV, quindi è colpa tua... - concluse prendendo fra le piccole mani un dito di Jennifer, iniziò a farlò andare all indietro, sempre di più, finché con un *crock* si ruppe, la donna urlò.

Mind procedette in ordine con altre 4 dita, le urla della donna erano strazianti, ma l'assassina rideva, quando finalmente la madre svenne la ragazza si fermò gli prese la testa fra le mani e la giro di scatto... Un altro *crock* questa volta però seguito dal rumore della colonna vertebrale andata in frantumi.

Mind se ne andò.

Poche ore dopo un auto si parcheggiava davanti alla casa di Jennifer, dall'auto nera  usci un uomo, aprì la porta e lo spettacolo che si trovò davanti gli fece congelare il sangue, sua moglie, Jennifer, era legata ad una sedia le mani gonfie, le dita in posizioni innaturali e la testa che penzolava inerme da un lato del collo e suo figlio Marco sulle scale, le braccia e la testa amputate e la schiena sanguinante, Mind prima di andare aveva spostato il corpo del bambino.

Mind // Jeff The killer Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora