Capitolo 5 - The little house

64 5 6
                                    

                       • Luna nuova •

Clay si siede accanto a Bianca. Sembra soddisfatto di avermi spaventata. Il viso pallido è solcato da due occhiaie violacee. Non sembra​ essere nella sua forma migliore. Anche una semplice e spontanea risata lo lascia senza fiato.
Senza parlare afferra un piatto e lo riempie di zuppa bollente. Nessuno parla, sembrano tutti intenti a fissare il brodo che si muove placido nel cucchiaio.

I rintocchi dell'orologio risuonano nella stanza. Mi giro appena per vedere la lancetta delle ore posizionarsi perfettamente sul nove, inciso nel legno di quercia. I nani iniziano a sussurrare fra loro.

«Bianca, sai cosa fare.»

La ragazza si alza di scatto dalla sedia. Seguo con gli occhi la sua figura dirigersi verso una stanza, illuminata dalla fievole luce di una singola candela. La porta viene scossa da un forte battito. Un unico mormorio rompe il silenzio.

«È tornato.»

Dotto si alza rapidamente. Senza esitare ruota la maniglia, che quasi scivola dalle sue mani sudate. Davanti a lui si staglia un uomo. I capelli biondo scuro si sposano perfettamente con il suo incarnato pallido e i suoi occhi scuri. La posa regale fa intuire si tratti di un reale, o semplicemente di una persona tanto ricca da permettersi abiti di un certo calibro. Fissa con aria di superiorità il nano. D'un tratto si gira verso di me, mi fissa con aria compiaciuta.

«Vedo che avete finalmente deciso di mostrarmi la fanciulla.»

Dotto sembra pronto a controbattere, ma poi sorpreso segue la direzione dello sguardo dell'uomo, fino a che non arriva a fissare il mio viso. Sono piuttosto sorpresa, spaventata dalla reazione del giovane alla mia vista.

Prima che possa solo aprire bocca, il ragazzo spinge con violenza Dotto contro il muro. Il nano si accascia a terra, svenuto. Intanto, prima che qualcuno possa fermarlo, il giovane mi afferra per il braccio. Cerco di dimenarmi, ma senza successo. Mi strattona con forza, tento di urlare, ma mi copre la bocca con una mano. Lo vedo avvicinarsi sempre di più alla porta. All'improvviso la sua mano mi ricade sul petto, come morta.

Il suo corpo si accascia a terra stremato. Clay è in piedi, dietro di me. Tra le mani stringe un bastone di legno, la cui sommità è coperta da un rivolo di sangue scuro. La sua espressione di rabbia mi inquieta. Ha il viso arrossato e la fronte coperta di sudore. Di scatto lo abbraccio. All'inizio non sembra ricambiare, ma poi mi stringe con calore.

Sono ancora confusa dall'accaduto. È stato tutto troppo veloce perché io potessi capire qualcosa. Mi giro per chiedere spiegazioni, ma mi accorgo che sono tutti riuniti a circolo. Mi avvicino, ma solo per poi vedere il corpo esanime del povero Dotto. Il suo petto si contrae, segno che fortunatamente non è morto, ma ha gli occhi chiusi e non sembra in procinto di riaprirli.

«Ha preso una brutta botta!» Mormora Brontolo.

Mi chino davanti al nano, steso ancora a terra. Lo prendo tra le braccia e lo porto fino a uno dei letti, dove lo poso. Non sembra avere nulla di grave.

Nel frattempo Clay trascina il corpo del presunto reale al di fuori dell'abitazione. Nessuno si prende la briga di controllare se sia ancora vivo, non ha importanza. Brontolo sbatte la porta, che nel mentre dell'azione era rimasta aperta, facendo entrare un freddo quasi glaciale nella casa.

Bianca esce frettolosamente dal suo nascondiglio e si china sul corpo di Dotto. Piange e singhiozza senza sosta. Le poggio una mano sulla schiena, in modo da tranquillizzarla.

🐺🐺🐺

Siamo di nuovo seduti attorno alla tavola, ma non per mangiare, ma per discutere di ciò che qualche ora fa è accaduto. Sospirò prima di porre la domanda che tanto mi turba.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 04, 2019 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Looking For The Wolf ||SOSPESA||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora