CAPITOLO 3 -DANIEL-

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È strana la vita, ti da sorprese. Sembra che non gli e ne inporti se siani positive o negative. C'è chi per staccare dalla realta beve. Chi fuma. Chi si dorga. Chi prova poacere con altre. Chi legge. Chi alcune volte la fa finita.
Ognuno di loro costituiscono solo un po di tempo. Ma esclusa ľ ultima è per sempre.

La mia migliore amica, Fiore. È arrivata a essa. Alla morte. Il suo passato non era di certo migliore del mio. Diceva sempre che lei era stata uno sbaglio, una cosa non voluta. Non avevo mai capito il perché si definisse così.
Il giorno della sua morte, mi aveva scritto una lettera. Mi ricordo ancora alcuni versi. Lo letta una molte volte.

- Mi fai un favore? Leggi, tutto. È capisci.
Sopra ľ albero vi sono foglie: gialle, secche e morte.
Poi in basso, sul ramo più piccolo e sotile vi si trova una fogliolina verde, con macchie giallastre, che crescendo trasforma le altre.-

Mille volte penso a cosa significhi.
Sento qualcuno che mi tocca la schiena, faccio per girarmi, ma vengo presa per i fianchi, ed egli me li stringe. Con forza, ma non mi fa male.

"La festa è noisa. Cosa ti va di fare?" La boce di Daniel, la conoscerei ovunque.

Scrollo le spalle, facendo finta di non sapere. La musica e alta, le luce colorate girano veloci in tutta la stanza, c'è gente che balla, chi beve, che fuma e chi ha gli ormoni quasi alle stelle.

Daniel inizia a baciarmi il collo, per poi salire sulľ orecchio, e mordermi il lobo.
Mi esce un sospiro involontario, lui ridacchia alla mia debolezza.
Le sue braccie mi sfiorano i fianchi, per poi stringermi.

"I tuoi amichetti ci fissano. Specialmente il riccio." Sussura al mio orecchio talmente a bassa voce che quasi non riesco a sentirlo.

Mi morde di nuovo il lobo, per poi lascirmi baci umidi sul tutto il collo. Mi bacia la spalla, spostando la manica della maglietta. Bacia il mio punto debole, sotto ľ orecchio. La mia bocca lascia sfuggire un gemito.

Sento calore nel basso ventre. Prendo per mano Daniel portandolo, in pista. Sono sempre stata una ragazza, che provoca.
Inizio a ondeggiare i fianchi, sul cavallo dei suo pataloni. Lo sento sospirare, al mio orecchio sinistro. Sento i loro occhi su di noi.

"Andiamo sopra..." lo prendo per mano, e mi dirigo sulle scale.  Apro la prima porta, del coridoio. Trovandola vuota.
Daniel inizia a baciarmi.
Inizia a spogliarmi, finche non rimango solo con le mutandine di pizzo rosso.

"Oddio. Tu sai che amo, quando metti questo completino." Su fionda di nuovo sulle mie labbra, con le dita mi stuzzica sopra il tessuto sottile degli slip.

Gemo quando lui me li toglie, lo spingo sul letto, e gioco che la cerniera dei suoi jeans.
Gli tolgo i boxer, lasciandolo nudo. Mi siedo su di lui a cavalcioni. E lo bacio. Un bacio di passione.
Lui ribalta la situazione.
Lui sopra. Io sotto. Affonda in me. In una spinta: veloce e forzata.

Inizio a gemere. Lui spinge sempre più veloce. Metto le mani nei sui capelli castani, e mi perdo nei suoi occhi azzurri.

"Oddio... Lexy... sei cosi bella sotto di me." Si alza con il busto, e affondo dentro di me con maggiore forza. Mi riempie per poi svuotarmi.  Poso le mie gambe sul suo bacino. Per farlo entrare fino in fondo.
"Non sai quante cose ti farei..." non riesce a finire la frase, un mio gemito lo ferma.

Posa i suoi gomiti ai lati della mia testa, e riprende a baciarmi, la sua lingua cerca la mia. Che non nego. Gemo sulla sua bocca.

"Sto per venire." Mi avvisa, si rialza su col busto. Inizia a lavorare con il pollice sul mio clitoride.
Il piacere e doppio. Nella stanza si sentono i nostri gemiti, i nostri respiri il rumore dello sciocco di labbra, quanfo si separano.
Vengo dopo un paio di spinte seguita da lui. Lui grida il mio nome, ed io il suo.

"Dimmi che prendi la pillola.." Daniel mi bacia il collo. Iniziando a succiare, al lato del capezzolo.
Annuisco. Lui in risposta, mi bacia.
Da un altra spinta. E poi esce da me. Ora mi sento vuota.

"Non ho voglia di guidare! Dormiamo qui." Piagnucola come un bambino. Ancora tra le mie gambe.

"Non dormi qui. Andiamo, guido io. E resti a dormire da me." Mi alzo. E inizio a vestirmi.

Lo incito ad alzarsi. Mi rivolge un lamento, ma poi fa quello che gli dico.

Harry P.O.V

Io, e i ragazzi guardiamo quella scena scioccante. Lexy che si lascia baciare da Daniel.  Il mio compagno di corso.

Le bacia il collo, e lei sospira di piacere. Il piacere che vorrei dargli io.

"Che cazzo combina?" Liam si sta iniziando ad inervosire. Ally cerca di portarlo fuori, lui sembra non importare. E cerca di andare verso Lexy.
Liam è sempre stato fin troppo prottetivo nei suoi riguardi.

"Fermo. Vediamo fin a che punto si spinge.  Credo che lei sia vergine." Zayn lo ferma.

"Non penso proprio. Ha 19 anni. Non 10." Amy scoppia a ridere, sotto ľ effeto dell' alcol.

Rivolgo dinuovo lo sguardo su di loro, ma non riesco a vederli. Luois mi picchieta sulla spalla e fa cenno di seguirlo. Mi prendo per il gomito, e mi porta sopra.

"Devo vomitare." Corre in bagno, e rovescia tutto cio ha ingerito questa sera.
Vomita anche ľ anima, tra un po.

"Stai vomitando da mezz' ora. Ti senti bene ora?" Gli do una pacca sulla spalla, e lo aiuto ad alzarsi. Quando ha finito di pulirsi, ci avviamo alle scale per scendere al piano di sotto.

"Amico, hai sentito?" Luois mi ferma per la spalla. Lo guardo mettenfo le sopraciglia aggrottate.
Scuoto la teata in segno di negazione.

"Qualcuni sta facendo Zin Zan." Parla a bassa voce mentre si dirigi verso, una porta semi aperta.

Luois spia al suo interno. Sbianca, e apre la bocca per dire qualcosa. Ma lo scanso e guardo anch'io.

Lexy sotto Daniel che li bacia. E lui che entra ed esce.

"Oddio... Lexy... sei cosi bella sotto di me."

Daniel si soleva con il busto, e stuzzica i capezzoli. Lexy sorride, e posa le sue gambe attorno al suo bacino. Geme. Geme il suo nome.
"Non sai quante cose ti farei..." Daniel continua con le frasi. Ma io non voglio più vedere. E né sentire.

Luois mi guarda, ma non dice nulla. Sa che non deve parlare. Scendo giu, con lui dietro.

"Ti porto a casa." Luois mi spinge verso ľ uscita. Di quel edificio, per me sfortunato.

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