CAPITOLO 2 -TATTUAGGI-

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Piove. Le gocce si schiantano sul terreno, le macchine sfrecciano veloci, facendo sì che le pozze ď acqua, vengano svuotate. Anche se è mattino sembra sera inoltrata.
Mi gusto la mia cioccolata calda, studiando letteratura. Oggi i corsi sono stati rimandati, ha sostituirli ci sarà un convegno per gli studenti.

Succede ogni anno, i professori quando non hanno voglia di fare lezione improvvisano codesto. Nessuno studente si scomoda per andarci -tranne i secchioni- così ne approfittano e se ne vanno, con la scusa che sono poche persone.

Certo io ho voti molto alti, ma non sono una secchiona. Imparo in fretta. Non passo ľ intera giornata sui libri -forse mezza-, ma mi piace. Come mi piace leggere.

Alzo il capo, ormai chino sui libri chissa da quanto tempo. Guardo ľ ora sullo schermo del cellulare, con Melody in ripetizione. È una delle mie canzoni preferite.
Noto che il mio cellulare segna le 12.45.

Cazzo quando ho studiato?

Esco dalla mia camera, non curandomi che sono in intimo di pizzo nero e una felpa maschile nera. Lasciando vedere le clavicole, dove su di esse si trovani dei tatuaggi.
Ho i capelli sciolti che mi ricadono sulle spalle, sono struccata e mi si possono vedere le mie lentiggini.

Raggiungo la cucina, dove non trovo nessuno. Salgo sulla punta dei piedi, per arrivare allo scafale dove su di esso si trovano i toast. Mi preparo un toast con prosciutto e sottiletta. Lo infersco nel forno a micronde.

"Buong... wow" mi giro notando che la banda è ferma sullo stipe della porta.

Alzo un sopraciglio. "La volete smettere di fissare mia sorella!" Liam grida, forse un po troppo, a gli essere maschili presenti nella stanza.
Si siedono tutti al tavolo, Liam mi rivolge un occhiata severa.

"Che vuoi? Non lo potevo sapere che c'erano loro!" Mi giro, completamente verso di loro.

"Da quando hai un tatuaggio?" Zoe, si avvica spostandomi la ciocca di capelli neri dalla clavicola destra.

"Oh. Non è il solo!" Ironizo. Alzando i capelli, lasciando intravedere, il tatuaggio su entrambe le clavicole.

Su quella detra vi è una data. La morte di papà. Su la sinistra, invece, due date di anni. La prima: 1995 e 1997. La prima è di Liam la seconda è la mia.

"Da quando ti fai tatuaggi lentiggina?" Harry alza la sua bottiglia di birra portandosela alle labbra.

Gli sorrido beffarda, facendo alzare i pearcing sulle mia guancie. "Da quanto ho 18 anni. Se nessuno ha visto i miei tatuaggi, forse è perché me le faccio nella xone proibite."

Liam, Zayn, Luois, Ally ed Abby, iniziano a tossire, gli è andata di traverso la birra.
Zoe e Amy invece al loro contrario ridono sotto i baffi.

"Dove sarebbero?" Liam mi guarda serio.

Alzo gli occhi al cielo, poi solevo ľ indice, portandolo sulľ inguine, poi sulla caviglia, poi sul collo dietro ľ orecchio, in mezzo ai seni e infine verso il basso ventre. Ho un tatuaggio appena sotto la pancia.
Tutti i loro occhi sono fissi sul mio indice.

"Ora però mi chiedo: Come avete fattoa  on notarli?" Amy, spezza il silenzio creato. Il timer del forno suona, tiro fuori il toast, mettendomi a loro di spalle.

"Forse perché nussuno di voi tranne tu e tu - indico Amy e Zoe- mi a vista nuda."

Ed è vero, Liam non mi hai visto nuda se non in maglietta e intimo.

Dalla mia stanza si sente Melody a tutto volume, avvolgo il toats nella carta da cucina. Mi dirigo in camera, fino ad arrivare allo stipe della porta, la voce di Niall mi ferma.

"Tra poco andiamo ad una festa, cambiati."

"Chi cazzo fa una festa di pomeriggio? E... no. Devo lavorare. Ciao!" Do un morso al mio pranzo. Per poi chiudermi la porta della mia camera dietro alle mie spalle.

Mi cambio, indossando jeans neri, strappati sulle ginocchia, una camicia del medesimo colore.
Finisco il mio pranzo, sul letto mentre finisco di mettere a posto i libri. Spengo la musica, e mi infilo il mio amato capotto verde kiwi. Con il capellini bianco con sopra il bon bon, e sciarpa bianca.
Esco di casa prendendo le chiavi di essa.

***

La giornata al lavoro è finita. È stancanre lavorare a quel bar, almeno mi pagano bene. Daniel mi ha informato che ci sarà una festa questa sera. Credo sia la stessa di quella che mi ha parlato Niall questa pomeriggio.

Piombo sotto il getto ď acqua di corsa, caldo, quadi jstionante ma non fa nulla. Ci sono abituata.

Alle 9.30 Daniel è gia sotto con la sua amatissima auto. Salgo in auto, rivolgendogli un bacio all' angolo della bocca. Daniel è un ragazzo molto affascinante. Tutte gli vanno dietro. Lui è il tipico: puttaniere, che non conosce ľ amore.

Dal primo giorno che io, sono entrata in quel bar per lavorare, mi è stato simpatico. Forse perché abbiamo carateri uguali, siamo "migliori amici", forse, Amici di letto.
Ally gli è andata sempre dietro. Ma poi ci ha rinunciato. Ora sta con Liam.

"Ti prego dimmi che non sarà noiosa!" Sbuffo. Appoggiando il gomito sul finestrino.

Daniel ridacchia, scuotendo la testa. Mi posa un mano sulla coscia. Giocando con i fili degli strappi dei miei jeans.

"Piccola mia... se ti annoi puoi venire da me." Parcheggia ľ auto, per poi rivolgemi un ghigno.

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