BAD BOY

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"Hei ciao bellezza!"dice Adam appena salgo sulla sua auto.

"Si, ciao!"
"Come stai?"
"Bene!"rispondo senza nessun entusiasmo.

"Stasera ti farò stare meglio, vedrai!"dice facendomi un'occhiolino per poi mettere in moto.

"Adam dove cazzo mi stai portando?"dico vedendo che non è la solita strada per il solito ristorante.

"A casa mia, stasera sarà speciale mh? Una cenetta noi due da soli e il dopocena sarà anche meglio!"dice poggiando una mano sulla mia coscia guardandomi maliziosamente.

"Voglio tornare a casa mia!"dico subito togliendo la sua mano da me.

"No, no piccolina, siamo quasi arrivati ormai!"dice per poi posteggiare in un vialetto con un giardino curatissimo.

"Voglio andare a casa!"dico ancora mentre lui comincia a ridere.

"Dai amore, fidati di me, ci divertiremo insieme e nessuno potrà interromperci!"dice scendendo per poi aprirmi la portiera e trascinarmi dentro casa sua a forza.

"Adam, non mi sento a mio agio, voglio uscire!"
"Tesoro mio bellissimo, sono il tuo fidanzato, non fare la preziosa con me mh? So che lo vuoi anche tu!"dice avvicinandosi pericolosamente a me facendomi indietreggiare finendo per intrappolarmi tra la porta e il suo corpo.

"No, no, ti sbagli, io non voglio niente, voglio solo andare a casa mia!"dico cominciando a spaventarmi.

"Dicono tutte così, con le altre ho fatto presto, con te ci sono andato piano visto che i miei genitori ti adorano e tuo padre adora me, sei la mia futura sposa, mia madre sta già organizzando le nostre nozze sai? Non vuoi farla felice e dargli un nipotino?"
"No, non adesso!"
"Sono un uomo Sam, ho bisogno del sesso, mi sono stancato di farmi seghe sulla tua faccia!"
"Cosa?"chiedo scioccata.

"Vieni qua!"dice prendendomi per un braccio tirandomi verso una porta che apre con una chiave.

Appena entro rimango completamente inorridita e scioccata.

Le pareti sono piene di foto mie, mentre dormo, mentre mangio, foto scattate probabilmente quando mi controllava.

È uno stolker.

Aiuto.

"Vedi, ce n'erano molte di più, ma sai visto che tu non ti decidevi a concederti a me le ho usate, è davvero appagante, ma mai quanto avere te!"dice poi spingendomi nel letto posto al centro della stanza chiudendo a chiave la porta.

"NO, NO ADAM VOGLIO ANDARE VIA, MI FAI PAURA!"urlo alzandomi mentre lui ride e mi prende di peso facendomi tornare a letto.

"Adam ti prego!"
"Shh piccola, non succederà niente di sbagliato, stiamo insieme, è giusto così no?"chiede prendendo delle manette da un cassetto.

"COSA VUOI FARE CON QUELLE?"urlo facendomi piccola piccola in un angolo.

"Hai mai visto cinquanta sfumature di grigio? Noi stasera lo faremo meglio!"dice ridendo per poi prendermi le braccia con forza e attaccarmi al letto.

"ADAM NON VOGLIO!"
"Sta zitta tesoro!"dice mordendosi il labbro per poi strappare letteralmente il mio vestito.

"ADAM!"continuo ad urlare ma lui non mi ascolta e mi lascia dei baci viscidi su tutto il corpo arrivando in mezzo alle gambe.

"ADAM!"
"Sta zitta!"dice guardandomi male per poi togliere le mie mutandine e alzarsi cominciando a spogliarsi.

"Apri gli occhi amore! Guardami!"
"No!"
"HO DETTO APRI GLI OCCHI E GUARDAMI!"urla dandomi uno schiaffo sulla guancia facendomi mugolare dal dolore.

"APRI GLI OCCHI!"urla di nuovo stringendo forte il mio viso nella sua grande mano costringendomi ad aprire gli occhi facendosi trovare completamente nudo.

"Guardami, guardami, sai quante vorrebbero avere questo corpo e non lo avranno mai? Tu hai l'onore di potermi avere tutte le volte che vuoi, non sei felice?"dice aprendo le mie gambe con violenza.

"ADAM, CAZZO NON VOGLIO!"dico cominciando a piangere.

"TI PREGO!"dico ancora ma sembra di parlare con un muro.

Si posiziona tra le mie gambe con zero delicatezza comincia a spingere dentro me facendomi singhiozzare più forte di prima.

"BASTA, SMETTILA, MI FAI MALE!"urlo cercando di muovere le gambe più che posso per farlo togliere.

"STA ZITTA!"urla dandomi un'altro schiaffo in pieno viso.

"FERMA, FERMA!"urla ancora stringendo le mie cosce con forza.

Mi resteranno sicuramente i lividi.

"Per favore farò tutto quello che vuoi ma adesso lasciami stare, te ne prego!"
"Il problema è che io voglio esattamente questo da te, voglio fotterti fino a dimenticarmi anche il mio nome!"dice piano al mio orecchio mordendo il lobo davvero troppo forte.

"Non potrò mai amarti così!"dico cercando di farlo in qualche modo ragionare.

"Non mi importa l'amore Sam, sono un uomo, mi importa il sesso, solo quello!"
"Non posso sposare un uomo che mi violenta!"
"Non ti sto violentando amore mio, non pensare queste cose brutte di me, noi stiamo facendo l'amore mh?"dice accarezzandomi i capelli ricominciando a muoversi dentro me.

"Non stiamo facendo l'amore, io non ti amo e non voglio farlo!"dico facendogli alzare il viso verso di me.

"ADESSO MI HAI PROPRIO ROTTO I COGLIONI OK?"dice alzandosi di scatto per prendere dello scotch e attaccarmelo alla bocca.

"APRI QUESTE FOTTUTE GAMBE PERCHÉ GIURO CHE CI METTO UN SECONDO A SPEZZARTELE!"urla poi avvicinandosi a me che mi chiudo ancora di più a riccio.

"Samantha non ti conviene fare la sostenuta con me ok? Io ottengo sempre quello che voglio, ho ottenuto il rispetto di tuo padre, ho ottenuto il posto per controllarti, ho ottenuto te che mi invitavi ad uscire, otterrò pure questo in un modo o nell'altro, solo... Vorrei evitare di farti male principessa, sei la mia ragazza, non voglio lasciare brutti segni su quelle bellissime gambe che hai o sul tuo bel faccino mh? Che ne dici di collaborare?"chiede accarezzandomi il viso con un dito mentre io vorrei solo sputargli in un occhio.

"Dai amore, ti farò stare bene, te lo prometto, ti farò stare meglio di quello a cui hai concesso la tua verginità... Forse pensavi che non me ne accorgessi? Ti sbagliavi piccola, ma ti perdono!"dice ancora tirandomi verso di lui sotto i miei lamenti ovattati dallo scotch.

Separa le mie gambe con una mossa sola e riprende a muoversi dentro di me come un animale.

Non si rende nemmeno conto del male che mi sta facendo.

Mi sta distruggendo.

Fisicamente e mentalmente.

"DIO!"ringhia muovendosi sempre più forte e velocemente mentre le mie lacrime mischiate al mascara continuano a finire sul cuscino.