•Capitolo 3• |Tutto per caso|

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IO- Io? Finta tonta? Ahahah nono.
NICHOLAS- Si invece, ti fa davvero così tanto schifo pensare anche solo a me e te, insieme, con le nostre labbra che si sfiorano e poi delicatamente si toccano?
IO- Schifo? Nah. Per di più non ho mai baciato un ragazzo per cui non provo nessun interesse.
NICHOLAS- Ah, sei così santerella? Sta cosa mi incuriosisce.
Delicatamente passa la sua mano sulla mia guancia e mi sposta una ciocca di capelli.
Fa scendere la sua mano delicatamente su tutto il mio corpo, si avvicina con le labbra alle mie ma poi scende e appoggia le sue calde labbra sul mio collo gelato, mille brividi attraversano il mio corpo.
Sento i suoi denti mordere e poi sento che Nicholas sta succhiando, delicatamente si stacca dal punto già troppo martoriato e si sposta dandomi dei delicati baci sul collo, nel frattempo con le mani mi slaccia la felpa e abbassa un po'la mia maglia, sempre lasciando una scia di delicati baci si ferma sull'inizio del seno sinistro e succhia anche li.
Quando finisce di farmi anche l'ultimo succhiotto si sposta sulle mie labbra, tremo, non riesco a muovermi e ci sono due parti di me che combattono tra loro, una parte di me dice di girarmi e andarmene, dice che non ho bisogno di un suo bacio, mentre l'altra parte dice il contrario, mi supplica di rimanere e di baciarlo.
Chiudo gli occhi e mi rilasso, non faccio neanche il tempo di riaprire gli occhi che le mie labbra si toccano con quelle del ragazzo davanti a me, un misto di emozioni si impossessano del mio corpo, il bacio è molto leggero ma è così appasionato che mi sembra che non sia solo per un obbligo.
Dopo poco lui si stacca da me ed è come se una parte di me si sia staccata con lui,
Prende lo zaino che aveva appoggiato sul tetto e dice:
NICHOLAS- Ciao.
IO- Ma come? Prima mi baci e mi riempi il mio collo con dei succhiotti e poi te ne vai così?
NICHOLAS- Già, sai, era solamente per un obbligo.
Dopo quella frase salta giù dal tetto e mi lascia sola, decido di fumare ancora 6 sigarette mentre guardo la luna e piango.
Torno a casa alle 05.00 ma mi addormento solo alle 07.00, tante domande mi attanagliano la mente, perché farmi questo? Perché giocare con me? Ma a me non pareva un bacio solo per gioco.
Mi sveglio alle 14.45 e decido di chiamare Serena e di andare al Burgher King, mangiamo lì e poi decidiamo di andare in piscina, ci passiamo tutto il giorno e appena uscite a Serena arriva una chiamata da Nicholas.
SERENA- Hey, che succede?
NICHOLAS- Si tratta di tuo fratello! Ha fatto un incidente con la moto ed ora è in ospedale, muoviti vieni subito!
SERENA- Arrivo.
Serena mi prende per un polso e mi trascina sulla metro, nel viaggio mi spiega che succede e quando siamo arrivate in ospedale fuori dalla porta c'è Nicholas con in bocca una sigaretta e in mano un pacchetto di Black Devil nere.
NICHOLAS- I dottori hanno detto che fanno entrare solo i parenti, è al quinto piano ala nord stanza numero 109.
SERENA- Grazie... emh Sara ecco tu puoi restare qui con Nicholas? Non ti da fastidio vero?
IO- Tranquilla, lo sopporto per te.
Nicholas mi guarda e allunga il braccio, apre il pacchetto di sigarette e me ne offre una. Accetto volentieri e fumiamo insieme, mi piace fumare anche se so che piano piano mi sta uccidendo, mentre fumo mi scordo del male che ho in corpo, è come se dal fumo che esce dalla mia bocca uscisse anche il dolore che provo.
Penso, penso alla sera prima con Nicholas, a quel bacio e a tutti i succhiotti che adesso che ci penso Serena non ha ancora commentato.
I miei pensieri vengono interrotti da un bacio sulla guancia e poi da uns voce.
NICHOLAS- Hey piccola sei incazzata con me che non mi rivolgi neanche uno sguardo?
IO- Io? Incazzata? E perlopiù con te? OVVIO CHE SONO INCAZZATA CON TE, MI HAI USATO COME SE FOSSI UN GIOCATTOLO, MI HAI BACIATO E QUANDO HAI AVUTO CIÒ CHE VOLEVI HAI PRESO E TE NE SEI ANDATO SENZA FREGARTENE DI COME POTESSI RIMANERCI IO.
NICHOLAS- Wow piccolina, era per un obbligo. Tra me e te non c'è niente e poi sei troppo piccola e innocente.
Non mi accorgo di star piangendo ma prendo la sigaretta che stavo fumando e la spengo sul braccio di Nicholas e dopo me ne vado.
Torno a casa da sola e spiego tutto a Serena per telefono.
Lei mi dice che suo fratello sta bene e mi dice anche che devo dimenticare Nicholas perché è solo un coglione.
Ma so che non ci riuscirò facilmente, penso a lui quella mattina che lo abbiamo sorpreso col codino o al bacio dell'altra sera. Mi guardo allo specchio e fisso attentamente i succhiotti... sono uno più delicato dell'altro.

Sono ormai le 20

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Sono ormai le 20.00 e decido di farmi una cioccolata calda con mashmellow e mi metto in camera a leggere ascoltando musica e bevendo cioccolata.
Sono a casa da sola fino a domani sera quindi decido di farmi un bagno caldo lungo due ore, finito il bagno rilassante decido di vestirmi per andare a dormire, indosso l'intimo e una maglia della Vans bianca con le maniche corte nere e la scritta "VANS" di mio fratello Luca.
Continuo a leggere il mio libro bevendo la seconda cioccolata solo che vengo interrotta dal campanello, scendo all'entrata e guardo chi è.
NICHOLAS! È Nicholas, ma che cazzo ci fa qua alle 00.30 di notte?
IO- Hey... cosa ci fai qua?
NICHOLAS- Ho litigato con mio padre e sono scappato di casa, sei l'unica che mi può aiutare... ti prego.
IO- Aiutare? In cosa?
NICHOLAS- A proteggermi per sta notte.
IO- Va bene, stai qui per sta notte, dormirai in camera di Luca.
Saliamo le scale e quando si gura di schiena noto davvero tanto sangue quella sua maglia grigia.
Delicatamente mi avvicino e gli tiro su la maglia, Nicholas mi spinge via e mi fa cadere, subito però mi aiuta e mi chiede scusa.
Ci diamo la buonanotte e andiamo a letto, verso le 04.00 sento delle urla, sono di Nicholas. Entro nella sua stanza e lo trovo traumatizzato con le mani piene di sangue, sta piangendo e dice a bassa voce "aiutami ti prego". Spontaneamente vado verso di lui e mi fiondo tra le sue braccia, lo abbraccio forte forte come se fosse un peluche e io una bimba di cinque anni.
Mi sporco di sangue ma non mi importa.
IO- Ora mi racconti tutto mentre io ti medico, okay?
NICHOLAS- Mh... va bene.
Vado a prendere in bagno del disinfettante, delle garze e del cotone.
Con molto imbarazzo tolgo la maglia a Nicholas e lo faccio sdraiare sul letto a pancia in giù, inzuppo il cotone del disinfettante e con delicatezza lo fasso sulle profonde ferite sulla schiena.
NICHOLAS- È stato mio padre, abbiamo litigato perché era ubriaco e quindi doveva sfogarsi con qualcosa e ha trovato me... abbiamo cominciato ad insultarci fino a quando si è slacciato la cintura e se la è sfilata dai pantaloni.
Mi ha frustato per due ore circa e quando ha finito mi ha detto di non farmi vedere molto presto.
Non so perché sono venuto da te, ma so che di te mi posso fidare.
IO- Oddio Nicholas... tranquillo io ci sono e ci sarò sempre.
Lo medico per circa mezzora e quando la sua schiena è tutta fasciata e medicata noto che sta dormendo, gli do un bacio sulla fronte e me ne torno in stanza.

Non riesco a dormire e dopo mezz'oretta sento Nicholas piangere

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Non riesco a dormire e dopo mezz'oretta sento Nicholas piangere... mi alzo e vado da lui, è girato verso il muro e non nota la mia presenza, allora mi infilo sotto le coperte nel letto con lui e quando capisce cosa sta succedendo mi abbraccia fortissimo e mi da un bacio sulla fronte.
Ci addormentiamo così e alle 13.00 mi sveglio da un bacio stampato sulle mie labbra, mi viene spontanea una domanda.
IO- Perché? Non c'è niente tra di noi giusto? Non sono troppo piccola per te?
NICHOLAS- Devi proprio rovinare il momento? Comunque non lo so, ti ho vista qui attaccata a me, così bella e innocente e bho ti ho baciata.

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Spero vi piaccia 💗

Io odio tutto di te, perché dovrei amarti?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora