•capitolo 4• |E se stessi sbagliando?|

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IO- Guarda, sto zitta solo perché rovinerei il momento ms stai pur certo che ne riparleremo.
Si alza dal letto e si toglie le bende scoprendo sia schiena che addominali, ora che c'è luce in stanza e vedo tutto molto più chiaramente di ieri notte rimango incantata davanti alla sua bellezza, stamattina lo vedo con occhi nuovi, è così alto e i suoi addominali sono fantastici ha proprio quel particolare che piace a me, ha la V e io amo la V. Lo guardo e mi viene spontaneo sorridere, guardarlo mentre ha i capelli spettinati e mentre è mezzo intontito. Dopo poco nota che lo sto ammirando e sbuffa in tono MOLTO modesto:
NICHOLAS- Vedo che ti piacciono i miei addominali, eh sai fanno colpo su molte ragazze.
Io mi limito a spostare il mio sguardo, mi concentro però sulle sue mani e vedo che indossa un anello e poi mi sposto sul viso e riguardo il piercing e gli orecchini sull'oreccio sinistro, poi abbasso la testa e sposto lo sguardo sul pavimento.
Sento Nicholas muoversi e avvicinarsi a me, poi con delicatezza mi spinge sull'letto e mi fa sdraiare, lui mi sale sopra e comincia a baciarmi, lascia una scia di delicati brividi fino a che mi prende la maglia e me la toglie, lì per lì mi agito e provo a togliermi dal suo tocco ma lui con un tono dolce e sincero dice:
NICHOLAS- Hey, tranquilla non ti faccio del male, ne ora ne mai, sei troppo bella per lasciarti soffrire. Ti lascio qualcue bacio su tutto il corpo, non tocco niente.
Io sto zitta e chiudo gli occhi, Nicholas prende il mio labbro inferiore con i denti, sento il metallo freddo del piercing e poi una mano scivolare sui miei fianchi.
Nicholas lascia tregua alle mie labbra e comincia a lasciare tanti piccoli e delicati baci accompagnati a volte da dei morsi, sulle guancie, sul collo, sulle clavicole, sopra al seno e poi sui fianchi finon a risalire. Quando finisce sta tortura piacevole si fionda sul mio collo e mi riempie di nuovo di quei piccoli marchi di appartenenza. A un certo punto appoggio le mani sul suo petto per spostarlo da sopra di me ma è troppo forte e non lo riesco a muovere neanche di un millimetro, sento i suoi addominali e per mia fissazione lascio una scia delicata con due dita mentre scendo alla V, è così ben marcata, così perfetta


NICHOLAS- Hey, stai cominciando a scoglierti vedo ma se tocchi proprio lì mi eccito ancora di più.
IO- E che problema c'è?
NICHOLAS- Il problema è che tu sei così fottutamente bella e la voglia di farti mia potrebbe diventare incontrollabile.
Io arrossisco e avvolgo le mie braccia intorno a lui, si lascia cadere su di me e mi sussurra una frase così dolce... "No, non sei piccola, tu sei la MIA piccola e ti cresco io".
Passiamo ancora mezzora a giocare con i baci e poi scendiamo per pranzare, ma prima mi vesto, metto i pantaloni di una tuta e la felpa di Nicholas.
Andiamo giù e decidiamo di fare cioccolata  calda e mashmellow mentre ci guardiamo un film insieme.
Nel bel mezzo del film mi appoggio a Nicholas e mi addormento, mi sveglio e mi trovo non più appoggiata a Nicholas ma appoggiata ad un cuscino con addosso una coperta, mi alzo e trovo un messaggio da Nicholas "sono andato via, non voglio causare problemi a te e alla tua famiglia, ora molto probabilmente starò girando per la città, ciao Nicholas.".
Esco immediatamente a cercare Nicholas e lo trovo subito, lo obbligo a venire con me a casa mia e aspettiamo mia madre.
Arrivata mia madre io e Nicholas spieghiamo tutto e mia mamma dice che può stare qua quanto vuole e che dormirà nella mia stanza, finito di parlare di sto argomento ci offre di andare a cena in un ristorante vicino a casa e allora chiamo anche Serena così io, Serena, Nicholas, Luca, Matteo e Sofia andiamo a cena insieme a mia madre.
Era da tanto che non vedevo mia mamma così felice, la serata si conclude alle 02.00 e andiamo a dormire alle 03.30, Nicholas si mette nel mio letto e io mi faccio stretta stretta tra le sue braccia, guardo fuori dalla vetrata e dico:
IO- Ma... ora noi cosa siamo?
NICHOLAS- Noi? Siamo il tutto e il niente.
IO- Cioè?
NICHOLAS- Non scegliamo noi cosa essere... ma vediamo se io riesco a vivere senza di te e viceversa.
IO- Ma è ovvio che io non riesca a vivere senza di te Dio porco!
NICHOLAS- Allora è peggio per te, soffrirai parecchio.
IO- Vaffanculo, sei solo uno stronzo, ti duverti a giocare con i miei sentimenti, stronzo!!
Mi stacco da lui e mi attacco al vetro gelido della vetrata, un forte freddo si espande nel mio corpo ma non capisco se sia il freddo della vetrata o il gelo che esce dal mio cuore in sto preciso momento.
Scoppio a piangere senza neanche volerlo e prendo una felpa e me ne vado, dico a Nicholas di dormire bene e salgo in soffitta, nella mia cabina armadio c'è una scala che porta in soffitta che ho deciso di arredare come stanza da lettura, c'è un gran lucernario sul soffitto e sul pavimento un granissimo tappeto bianco, morbidissimo, c'è un puf e dei libri, colori, matite, penne e fogli.
Ci sono pure delle casse Bluetooth e delle lucine appese sulle pareti.
Ci porto anche il computer e da mangiare a volte e  qualche volta dormo pure qua.
Mia mamma e i miei fratelli non sanno della soffitta e non devono saperlo.
Salgo e mi preparo per dormire, chiudo gli occhi e provo a dormire quando sento Nicholas salire e arrivato alla fine della scala mi dice:
NICHOLAS- Non lo capisci che ti amo Dio porco?!
IO- Non mi pare sai?
NICHOLAS- Bhe ecco, sono già fidanzato con una si chiama...



Uhuhuh chi sarà?
Bacione, scusate se è corto💜

Io odio tutto di te, perché dovrei amarti?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora