Capitolo 3

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«Bene, il vincitore è...» tutti quanti iniziammo a far tremare le mani e ad urlare «ooooooohh!»«...i tori del Cisterna 1» il capo sq si alzò e con passo fiero andò a ritirare le medaglie per tutta la squadriglia. Dopo la premiazione ci mandarono a cucinare e mentre mettevo l'olio a soffriggere vidi Edo tornare, visto che era andato dalle antilopi per prendere le presine, :«Poggiale sul tagliere» gli dissi, lui lo fece poi sedendosi vicino a me con aria un po' triste mi disse «Mentre tornavo ho sentito la squadriglia dei tori che parlava di noi dietro la loro tenda il capo diceva delle cose tipo "credevano di poterci battere" "sono soltanto degli sfigati, come potevano solo pensare di vincere"» tutta la squadriglia alle parole di Edo si rattristì «Non mi importa di quello che pensano e non dovrebbe interessare neanche a voi...noi ci siamo impegnati se non abbiamo vinto significa che la prossima volta dovremo impegnarci di più» gli dico, cercando di risollevare il morale ma con scarsi risultati:«Io vado a fare rifornimento d'acqua così approfitto che c'è ancora luce...Francé pensaci tu alla cucina» detto ciò afferrai la tanica e mi diressi al sistema lavaggio. Nel tragitto mi soffermai ad osservare gli altri sottocampi, in uno intravidi Cristiana seduta a terra che cercava di tagliare le verdure, più avanti c'era Alessandra che faceva avanti e indietro per cercare tutto il materiale che le serviva per fare chissà cosa, mentre mi allontanavo sentii il loro grido e capii che stavano per invitare.
Arrivato al sistema lavaggio, posizionai la tanica e mi concentrai solo sul flusso dell'acqua e sul suo rumore:«Hey Ricca» questa voce mi risvegliò dai miei pensieri:«Oh ciao Alex, non ti avevo visto» cercai di spiegargli:«Menomale che sei qui, altrimenti non avrei saputo come dirtelo. Questa sera noi, le aquile e le pantere andiamo dalle volpi...tu che fai? Vieni?» gli proposi:«No guarda...grazie ma ho già impegni» mi indicò una ragazza che fino ad ora non avevo notato era poco distante da noi e stava sciacquando dei bicchieri:«A okay ho capito...vabbè allora ci vediamo domani» lo salutai e con passo veloce mi diressi verso il mio sottocampo, sperando vivamente che avessero preparato qualcosa. Appena arrivato sentii l'odore di frittata, la guardai bene ed era perfetta:«Chi l'ha fatta?» chiesi e Francesco alzò la mano:«Non sei, per niente, uguale a tuo fratello» detto ciò io, Edoardo e Daniele iniziammo a ridere, ricordandoci gli avvenimenti dell'anno precedente.
Il tempo di cenare e si era già fatto buio, ero sdraiato in tenda quando ad un certo punto i capi iniziarono a chiamare per il bivacco, mi alzai di scatto uscii fuori e iniziai a correre verso il cerchio come stavano facendo tutti i miei squadriglieri. Edo si affianco a me e mentre stavamo correndo mi lanciò l'alpestok ed io lo presi al volo.
Arrivammo al cerchio in ordine di squadriglia e facemmo il grido, quando arrivarono tutte le squadriglie del sottocapo i capi alzarono la mano per far tacere tutti. Un capo iniziò a parlare:«Dovete sapere che ci troviamo in una terra magica e misteriosa...secondo una leggenda, in questa zona viveva un famoso mago ma purtroppo, con il passare degli anni, è diventato pazzo, alcuni dicono che sia stato il risultato di una nuova magia, altri che la troppa ambizione l'abbia fatto impazzire. Alla sua morte ha nascosto, in questi boschi misteriosi, un magnifico tesoro che voi ora dovrete ritrovare. Ci saranno due squadre, la prima composta da Antilopi, Tigri e Falchi e nell'altra ci saranno Lepri, Tori e Poiane. Le regole sono semplici...Antilopi, Tigri e Falchi avranno dei sonagli alle caviglie e lo scalpo, invece la seconda squadra avrà uno starlight sulla fronte che illuminerà una parola. Per eliminare una persona o lo scalpate o leggete la parola, il primo che trova il tesoro...vince» indicarono a ciascuna squadriglia il punto in cui dirigersi. Una volta arrivati, fischiarono e il gioco iniziò.
La nostra squadra si muoveva furtivamente nel bosco ma ad un tratto notammo una serie di luci colorate e subito ci nascondemmo tra la vegetazione, dopo alcuni minuti, la situazione non cambiava:«Lorè...prendi la tua squadriglia, dobbiamo attaccarli!!!» dissi a Lorenzo che mi stava a fianco:«Meglio di no...sono troppi» cercai di insistere ma era troppo timoroso, mi girai verso Francesco e gli dissi:«Raduna gli altri, attaccheremo noi» lui annuì e pian piano si allontanò, feci un cenno a Bianca che si avvicinó:«Prendi la tua squadriglia e vai a cercare il tesoro, noi li distraiamo» mi fece cenno di sì con la testa e si allontanò anche lei:«Lorè ho un piano ma devi darmi retta...chiama tutti i tuoi ragazzi e vai dietro a quei cespugli, devi nasconderti benissimo, io insieme agli altri andremo dalla parte opposta e sfrutteremo la nostra debolezza, il suono, per spingerli verso di voi così da poterli accerchiare» annuì e si mosse anche lui. Tutti eravamo in posizione, iniziammo a muovere rumorosamente i piedi e le mani così da far suonare i sonagli e creare rumore, sentivo frasi spaventate come:«Sono loro, nascondiamoci» e cose simili, proprio come previsto si avvicinarono ai cespugli dove c'erano i falchi e al mio segnale uscirono allo scoperto e li accerchiarono. Ogni ragazzo saltava addosso ad un altro così da poter leggere la parola, decisi di agire anche io e ,prendendo la rincorsa, saltai su un ragazzo molto forzuto che cadde a terra a pancia in sotto, lo girai per vedere la parola ma mi sorpresi a vedere il capo dei tori, urlai la parola e gli dissi:«Insomma...splendida eliminazione». Tutti gli eliminati si stavano dirigendo verso il fuoco e noi avevamo tantissimo tempo per trovare il tesoro ma quando stavo per mettermi alla ricerca sentii le urla di Bianca:«Trovato!!! L'abbiamo trovato» cominciai a correre seguito da tutti i ragazzi e al mio arrivo mi trovai davanti il bellissimo tesoro. Il fuoco era pieno di facce abbattute ma sicuramente non erano della mia squadra:«Abbiamo un vincitore...come avete fatto a eliminare tutte queste persone insieme?» ci chiese un capo:«Tutto merito di Sezze che ha preso la situazione in mano» spiega Bianca:«Si è stato bellissimo, sembravano un Plotone» dice Lorenzo:«Il Plotone Sezze» specifica Bianca, io li guardo:«Plotone Sezze...mi piace» e tutti iniziammo a ridere. Tra feste e risate ,un capo chiese:«Perciò è stato grazie alle Tigri se avete vinto?» Bianca e Lorenzo annuirono e guardandosi urlarono:«Plotone Sezze! Plotone Sezze! Plotone Sezze!» tutti li seguirono e ben presto fummo circondati da persone che ci dimostravano tutta la loro ammirazione e gratitudine non credo di aver mai provato nulla di simile. Durante i festeggiamenti vidi il capo dei tori in un angolo, tagliai un pezzo di torta e mi alzai per andargliela a portare ma quando gliela ofrii mi disse:«Non voglio nulla da te sei solo un imbroglione...ci avete fatto un imboscata, un vero uomo mi avrebbe affrontato davanti non hai lottato con onore» io lo guardai e dissi lentamente:«Hai ragione...io non ho lottato con onore ma con intelligenza» e me ne andai senza rivolgergli altre parole.
Mi sistemai vicino al fuoco e mi misi ad osservare i miei squadriglieri. Daniele, Stefano ed Edoardo stavano mangiando insieme ad alcuni ragazzi dei falchi, Francesco stava con le antilopi. Guardavo ogni minimo particolare e per un attimo nella mia mente il tempo si fermò, nessuno faceva alcun movimento...c'ero solo io, circondato da persone immobili. Il suono del fischietto mi fece tornare alla realtà, corsi verso il cerchio e dopo aver cantato tutti Insieme "signor fra le tende schierati" e aver alzato lo sguardo verso le stelle, come mio solito, ci dirigemmo alle tende. Fermai Francesco ed Edoardo prima che entrassero:«Sta sera andiamo dalle volpi, France metti la sveglia e mi raccomando gli scarponi davanti la tenda» dissi sussurrando, annuirono ed entrarono. Mi appoggiai al cuscino per cercare di riposare un po' ma non feci in tempo ad addormentarmi che, nel bel mezzo della notte, suonò la sveglia. La spensi e li svegliai:«Ascoltatemi...il trucco per non farsi beccare è fingere di andare in bagno» dopo questa perla di saggezza, cominciammo ad andare verso il sottocampo delle volpi che fortunatamente era vicino ai bagni perciò la scusa reggeva perfettamente. Mancava poco per arrivare ai bagni ma mi fermai un momento alla tenda delle aquile per chiamare Cristiana ma nessuno mi rispose, ripetei il suo nome diverse volte e alla fine me ne andai.
Arrivati ai bagni facemmo finta di tornare verso la nostra tenda ma in realtà ci dirigemmo verso le volpi. Sono entrato per primo nella tenda e, per mia sorpresa, le trovai tutte sveglie:«Vi prego ditemi che avete dormito un po', altrimenti crollate subito» guardai Alessandra con il desiderio di un cenno positivo:«Loro non hanno voluto dormire, io mi sono svegliata due secondi fa» mi spiega:«In effetti hai quell'aria da appena sveglia» scherzo e mi mostra un dito medio:«Tira fuori le cose da mangiare va» le dico:«In realtà stavamo aspettando le pantere» detta questa frase squillò un cellulare, Alessandra lo afferrò e mise il viva voce:«Siamo bloccate tra il sottocampo delle volpi e quello delle aquile...c'è un capo davanti a noi e non possiamo muoverci» ci spiega Giorgia sussurrando:«Vi vengo a prendere io, restate lì» dico per poi chiudere la telefonata:«Ma ti sei impazzito? Prenderanno anche te» mi dice Giulia, una delle volpi, ma io non rispondo perché impegnato a infilarmi gli scarponi:«Stai attento» mi disse Alessandra guardandomi ed io uscii dalla tenda.
Con tranquillità mi diressi verso il punto indicato da Giorgia ma una volta lì, loro non c'erano:«Cosa stai facendo a quest'ora della notte?» sentii dire, mi girai e vidi un capo che mi fissava, aspettando una risposta:«Stavo andando al bagno» lui mi guardò:«Allora credo proprio che stai sbagliando direzione, i bagni sono di là non dove stavi andando» mi spiegò:«Oh buono a sapersi...grazie non è facile orientarsi con tutto questo buio, fortunatamente me l'ha detto lei» mentre dicevo queste parole, speravo con tutto il cuore che ci cascasse o che mi lascasse andare:«Sisi come no...vieni con me» con queste parole, le mie speranze svanirono.
Lo seguì fino a un sottocampo vicino a quello dei leoni, lì incontrai un altro ragazzo, evidentemente anche lui era stato beccato:«Bene...volevate fare una passeggiata notturna? Sarete accontentati. Dovete fare 10 giri di tutto il campo...insomma, avrete molto tempo per conoscervi» iniziammo a correre. Lungo il tragitto passammo vicino a un recinto di cavalli, il ragazzo che mi stava vicino li guardava con ammirazione ma soprattutto ne guardava uno era maestoso, completamente nero e con lunga criniera. Passammo altre volte lì vicino e ogni volta si soffermava ad osservarlo:«Ti piacciono i cavalli?» gli chiesi:«Si...sono la mia vita. Ho due cavalli uno nero che si chiama Malas e uno bianco che ancora non ha un nome preciso. Ho iniziato a cavalcare da bambino e non posso farne a meno» mi spiega:«È bello?» lui mi guarda:«È fantastico...ti senti libero e vorresti che non finisse mai, in quel momento ci sei solo tu, il cavallo e la velocità» disse con enfasi, dopo la conversazione avevo anche io il desiderio di cavalcare.
Alla fine dei giri ci buttammo a terra esausti:«Potete tornare nelle vostre tende» detto ciò il capo si allontanò:«Mi piacerebbe rincontrarti» gli dissi:«Anche a me» ci saluttammo e io mi diressi verso la tenda delle volpi. Entrai e una valanga di domande mi travolse ma io non risposi a nulla però ricambiai lo sguardo d'intesa con Alessandra che subito cercó di ristabilire l'ordine tra le sue ragazze poi mi guardò:«Allora com'è andata la giornata?» io la guardai:«Ale aspetta, dove sono Francesco e Edoardo?» chiesi un po' preoccupato:«Vedendo che non tornavi li ho rimandati in tenda» sollevato accenno un sorriso:«allora?» la guardai e le raccontai delle olimpiadi e del gioco notturno, del nuovo soprannome e del capo dei tori:«Non fossilizzarti su quello! È invidioso tutto qui...comunque "plotone Sezze" mi piace» continuammo a parlare per diverso tempo, lei mi raccontò delle loro olimpiadi, erano arrivate seconde, dopo una squadriglia maschile. Verso le quattro salutai tutti e me ne tornai in tenda.
Il mattino del giorno seguente ci incamminammo tutti verso un grande prato dove si sarebbe tenuta la messa.
Durante la celebrazione il prete disse:«Preghiamo per tutte le vittime della violenza, di questa terribile guerra, che in questi giorni ci tiene tutti con il fiato sospeso» detto ciò, iniziammo a porci delle domande a riguardo ma nessuno sapeva nulla visto che quando siamo in campeggio è come se fossimo fuori dal mondo e non si hanno notizie di cio che succede.
Finita la messa ci posizionammo per il quadrato di chiusura, era immenso, così grande che non riuscivo a vedere il volto della persona che mi stava davanti.
Iniziò la cerimonia di premiazione, le volpi, come al solito, vinsero la bandierina di stile e ,invece, i cervi vinsero spirito di squadriglia.
Ad un certo punto toccò a noi, i capi iniziarono a parlare:«I vincitori di stile sono i falchi del Latina 3, per spirito di squadriglia le vincitrici sono le antilopi del Borgo Piave ed in fine la squadriglia vincitrice di salute e forza fisica è...» il capo dei tori iniziò a prepararsi per andare a ritirare la bandierina con fierezza «il plotone Sezze» ci guardammo tutti increduli nessuno di noi credeva di aver vinto.
Iniziammo a fare il giro per raggiungere i capi e mentre camminavamo tutti i ragazzi ci battevano il cinque, arrivato davanti la squadriglia dei tori peró nessuno lo fece e il capo ci diede le spalle ma io ricordai le parole di Ale quindi la cosa mi scivolò via.
Ci premiarono e dopo aver caricato tutto sul furgoncino io e la mia squadriglia andammo a salutare i falchi e le antilopi promettendoci di organizzarci per vederci.
Tornato a casa andai ad appoggiare il pesante zaino nella mia camera poi mi diressi in cucina dove la TV era accesa e trasmetteva il telegiornale, alzai il volume per sentire meglio le parole della giornalista:«Dopo l'attacco missilistico della Corea Del Nord sulla Corea Del Sud il governo Statunitenze e quello Giapponese sono scesi a difesa di quest'ultima mentre la Russia, l'Iran e, la storica alleata del Nord Corea, la Cina si schierano con il governo di Pyongyang. L'Italia e altri paesi della N.A.T.O. stanno mobilitando le truppe per schierarsi al fianco degli USA.
La situazione è critica si può parlare di una terza guerra mondiale». Spengo il televisore, consapevole che tutto sta per cambiare...

Spazio autori
Ci scusiamo se il capitolo è arrivato un po' in ritardo ma la scuola ci ha occupato diverso tempo, cercheremo di evitare che si ripeta. Nel frattempo vi chiediamo di commentare per sapere la vostra opinione.
Saluti,
Riccardo e Alessandra

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