«Svegliati!!! Riccardo! Daiii...sei in ritardo!» sento urlare mentre mi scuotono bruscamente :«Riccardo! Gli altri capi sono già in piazza...manchi solo tu!!! Svegliati» a quelle parole scatto in piedi, infilo la prima maglietta pulita ed esco, dalla tenda, correndo. Arrivo nella piazza e, al rumore dei miei passi, tutti si girano verso di me:«Buongiorno a tutti, scusate il ritardo. Credo che possiamo iniziare» cerco l'approvazione generale e poi continuo:«Bene, per fare in modo che una città funzioni alla perfezione bisogna avere delle regole ma, soprattutto, dei capi che le facciano rispettare, ho pensato per diverso tempo al tipo di capo adatto e sono arrivato alla conclusione che dei ministri sono la cosa più adatta» cerco Alessandra per chiedergli di continuare ma, quando gli sguardi si incrociano, non c'è bisogno che dico nulla:«Ci saranno diversi ministri, ognuno con uno scopo ben preciso.
«Quali sono i ministri? E chi sono?» chiede qualcuno:«Sono i seguenti: ministro della difesa maschile e femminile, delle entrate, delle infrastrutture, dell'allevamento e delle attività ludiche. Per il momento sono questi, poi vedremo. Per sceglierli io direi di sfidarci a vicenda...» mi fermo perché sento delle domande:«Perché due ministri della difesa?»chiede una ragazza:«Perché avranno ruoli differenti; quello maschile organizzerà missioni per prendere le provviste e quello femminile difenderà la città in sua assenza. Altre domande?» dico per far capire tutti, un ragazzo alza la mano:«Come facciamo per deciderli?» :«Ah giusto! Ci sfideremo. Nelle prove bisognerà dimostrare di possedere le abilità per quell'incarico. Per iscrivervi dovete andare da Beatrice e aggiungervi alla lista del ministro che vi interessa, le prove saranno svolte contemporaneamente perciò potete scegliere un solo ruolo». Quando ho finito, i capi cominciano ad allontanarsi, io mi avvicino ad Alessandra e le dico:«Allora? A quale ti iscrivi?» lei ride un po' :«Non credo che mi iscriverò, io ho molte competenze ma non possono essere paragonate a quelle degli altri gruppi» la guardo per diversi minuti:«Questo non è un discorso da te. Tu sei sempre fiduciosa nelle tue competenze perché stai dicendo così?» :«Io ho fiducia nelle mie capacità ma non sono abbastanza. Sono, semplicemente, oggettiva» :«Tu ti iscrivi insieme a me alla lista dei ministri della difesa...ho deciso» dico con decisione ma lei continua a negare e inizia ad alterarsi:«Basta Ricca» si allontana. Io vado verso Beatrice per iscrivermi e mentre cammino penso alla conversazione e non riesco ad accettare la situazione, avevo immaginato tante volte di affrontare la sfida ma non ero mai solo, io e Alessandra dovevamo farlo insieme. Arrivo alla lista e osservo tutti i nomi che sono stati scritti, tra essi c'è anche Nicola, capo squadriglia dei tori. Prendo la penna e mi scrivo, poi prendo la lista dei ministri della difesa femminile e la esamino, nessuno dei nomi è adatto a questo ruolo, nessuno vuole realmente quel ruolo ma il loro interesse è il titolo, senza pensarci scrivo anche Alessandra perché so che è l'unica in grado di farlo e lo vuole fare, ne sono certo. Le sfide ci saranno questo pomeriggio perciò decido di non dirglielo subito perché potrebbe cancellarsi, vado in tenda e cerco di recuperare un po' di sonno. Quando mi sveglio sono le undici passate, le iscrizioni sono chiuse e nessuno può più iscriversi né cancellarsi, devo parlare con Alessandra. La cerco in tenda ma non c'è, vado nella piazza centrale ma nulla, dopo aver girato a vuoto decido di andare sulla collina di ieri sera, forse starà lì. Infatti, quando arrivo, è sdraiata su un'amaca, con gli occhi chiusi ed è circondata da silenzio e pace, mi avvicino a lei ma sto in silenzio:«Sei venuto a convincermi?» faccio cenno di no:«Allora vai dritto al punto» sospiro e con tono calmo dico:«Tu hai tante competenze, hai carattere, hai forza di volontà e, soprattutto, non ti interessa il titolo perciò...ti ho iscritto come ministro della difesa» si alza di scatto urlando:«Cosa hai fatto?» il movimento brusco non mi permette di aggrapparmi e stramazzo a terra con un botto assurdo. Cerco di rispondere ma sono un po' confuso dalla caduta:«Cosa hai fatto?» ripete con più insistenza:«Ti ho iscritta come ministro della difesa» :«Ma sei deficiente? Ti avevo detto di no! Io mi vado a cancellare» :«Non è possibile, la lista si è chiusa alle undici» cammina avanti e indietro furiosamente, io mi alzo da terra e vado da lei:«Non ti avvicinare! In questo momento non ti voglio proprio vedere!» mi avvicino ancora e la prendo per le spalle:«Ti ho detto che non voglio vederti!» si strattona:«Smettila! Non sei una bambina!» «Ah pure! Tu mi hai iscritto perché quello è il tuo sogno e non vuoi viverlo da solo! Si io ho delle competenze ma non volevo sfidarmi con altre persone okay? Tu vincerai e questo già si sa ma io no! Io sarò quella che ti ha accompagnato... non devo stare sempre dietro a te Ricca! Ho una mi vita, lasciamela vivere» :«Ma quante cazzate stai dicendo Alessá! Hai finito? Io ti ho iscritta perché ti volevo con me, lo ammetto ma perché voglio vivere questa esperienza insieme a te non per altro! Tu sei forte! Se pensi di non poter vincere sbagli ma, soprattutto, non stai rispettando il volere di Baden Powell» si gira di scatto:«Non mettere in mezzo BP!» «Estote parati! Siate pronti! È questo il tuo modo di essere pronta? Rifiutando un titolo che è tuo! Devi essere pronta a vivere il tuo ruolo in questa nuova società e questo è il tuo! Fare del tuo meglio! Ti sembra che stai facendo del tuo meglio? Non ci stai neanche provando. Non vuoi neanche cercare di vincere, sei già sconfitta. Questa non è l'Alessandra che conosco. L'Alessandra che conosco io farebbe tutto per rispettare le parole e voleri di BP! Tu verrai alla prova e vincerai o in caso contrario sarai fiera di aver dato del tuo meglio» sospira e mi guarda:«Nominare BP è una scorrettezza! Ora basta voglio stare da sola, non ti assicuro che verrò ma ora voglio silenzio» la guarda e le dico:«Se non ti presenterai ci saranno pesanti conseguenze che dovrai subire perché non hai rispettato un impegno» :«Non ho mai avuto paura delle conseguenze» silenzio:«Non hai mai avuto paura neanche di fallire» detto ciò mi allontano, lei si sdraia nuovamente, c'è di nuovo silenzio e pace come se non fossi mai arrivato a distruggerlo.
Il tempo passa veloce e alle tre tutti gli iscritti si incontrano nello stesso punto per affrontare la prova, noi eravamo il gruppo più numeroso e la cosa non mi stupisce visto che è l'incarico con più prestigio.
Ci spostiamo di lato per differenziarci dagli altri ministri e per poter decidere la prova da affrontare. Si sentono varie proposte ma non presto attenzione a ciò che dicono, Alessandra non è ancora arrivata e questo fatto mi preoccupa particolarmente:«Aspettate a decidere! Non siamo tutti» dico, interrompendo le loro conversazioni:«L'appuntamento era alle tre perciò dovevano già essere qui! Evidentemente non era abbastanza importante» mi risponde un ragazzo:«Dovremmo aspettare un altro po' di tempo! È una mia amica e ci tiene a questo ruolo» :«Forse non abbastanza da arrivare in tempo» esclama Nicola:«Vi chiedo solo 5 min» continuo ignorandolo:«Non abbiamo tempo» ma prima che possa controbattere, prende la parola una ragazza:«Non ci costa nulla aspettare 5min, a termine di essi continueremo come se non fosse nulla» tutti annuiscono tranne Nicola che però non conta nulla rispetto alla maggioranza. Dirigo il mio sguardo verso la collina sperando di vederla scendere da un momento all'altro, mentre osservo penso che avrei potuto usare parole diverse o un atteggiamento diverso, forse sarei riuscito a convincerla ma il tempo scorre e io non posso tornare indietro:«I 5min sono terminati, possiamo continuare a parlare! Dicevamo...» inizia a parlare Nicola ma in lontananza vedo una figura che avanza:«Eccola» urlo interrompendolo, arriva correndo a tutta velocità e, nel frenare, quasi cadeva:«Scusate il ritardo» dice ma c'è un silenzio imbarazzante:«Ora possiamo iniziare» dico e tutti tornano alla realtà dei fatti:«Sono felice che sei venuta» sussurro all'orecchio di Alessandra e lei mi sorride.
«Secondo me dovremmo fare un gara di forza, forse sollevamento pesi» propone Nicola:«Oppure una gara di pugilato» una serie di idee vengono pronunciate ma nessuna è adatta:«Tutte queste idee vanno a vantaggio delle caratteristiche fisiche di una persona, dovremmo scegliere qualcosa che mette in risalto una qualità della persona non la sua corporatura» spiego:«Una gara di velocità? Scegliamo un punto di arrivo e il ragazzo e la ragazza che arrivano per primi diventeranno ministri» propone una ragazza, tutti annuiscono e scegliamo come punto d'arrivo fonte Sant'Angelo:«Io direi di posizionarci sulla linea di partenza così da poter iniziare. I ministri saranno la ragazza e il ragazzo che arriveranno per primi alla fonte» ripete un ragazzo prima del via, detto ciò ci posizioniamo sulla linea, io e Alessandra ci guardiamo sapendo già cosa fare. Sentiamo il fischio di inizio e corriamo ma non troppo velocemente, molte persone ci sorpassano ma dopo un chilometro svoltiamo a destra verso il rifugio mentre gli altri continuano dritti, sento Nicola che si fa beffe di noi ma continuiamo indisturbati, percorriamo il sentiero che abbiamo davanti, è molto stretto e ciò non ci permette di correre troppo velocemente ma dopo un quarto d'ora circa il percorso finisce e ci separano solo poche decine di metri da fonte Sant'Angelo. Nessuno era presente al nostro arrivo e nemmeno nei minuti seguenti, i primi ragazzi arrivarono circa 30 min dopo di noi e le facce che facevano quando ci vedevano, seduti sul fontanile a ridere, erano sempre più fantastiche. Quando ormai erano arrivati tutti, si sapeva chi erano i vincitori:«Avete barato! Eravate gli ultimi e avete anche sbagliato strada, non è possibile che siete arrivati qui per primi! Sicuramente avete usato qualche moto o macchina» ci accusa Nicola:«La strada sbagliata in realtà era più giusta di quella che avete usato voi, era una scorciatoia che ci ha permesso di arrivare prima di tutti» spiego, indicando il punto in cui il sentiero terminava:«Dovevate fare la strada come tutti gli altri! Non è valido era una gara di velocità» :«Era una sfida in cui dovevi dimostrare di avere le capacità per fare il ministro della difesa, noi conosciamo il territorio e abbiamo sfruttato la nostra conoscenza» dice Alessandra:«Come pretendevi di spostare l'esercito o fare tattiche senza conoscere il territorio!» tutti tacquero alle mie parole e nessuno aveva più nulla da controbattere.
Tutti tornarono al campo, io e Alessandra siamo andati nella la piazza centrale per conoscere gli altri ministri ma li non c'era nessuno allora decidiamo di andare da Beatrice, sicuramente i vincitori si saranno già registrati e noi avremmo dovuto fare lo stesso.
«Hey Beatri!» la salutiamo in coro:«Ciao!!!»:«I ministri si sono già registrati?» chiede Alessandra:«Eh si...mancano solo i ministri della difesa, sapete chi sono?» ci domanda:«Li hai davanti a te» dico scoppiando a ridere e Alessandra con me, lei ci guarda stupita :«Congratulazioni ragazzi! È una notizia fantastica! Forza firmate qui così sarete ufficialmente i ministri della difesa» firmiamo e dopo Beatrice ci mostra i nomi degli altri ministri:
•Emanuele, capo squadriglia dei cervi del Sezze 1, ministro delle infrastrutture
•Serena, capo squadriglia dei delfini del Anzio-Nettuno, ministro delle attività ludiche
• Milos, capo squadriglia dei ghepardi del Cisterna 3, ministro dell'allevamento
• Lorenzo, capo squadriglia dei cobra del Latina 3, ministro delle entrate.
«Hanno deciso di incontrarsi questa sera alle 22, intorno al bivacco centrale e mi hanno chiesto di avvisarvi» ci informa, noi la ringraziamo con un cenno del capo e ci allontaniamo. Il tempo passa velocemente tra canti e preparativi per la cena, presto arriva il momento di andare alla riunione. Ci dirigiamo, lentamente, verso il centro del campo; tutti sono radunati intorno ai fuochi a cantare e scherzare, facendo scherzi e giochi alcuni più rumorosi altri meno ma da nessuna parte c'è silenzio o serietà, solo tanta gioia. Arrivati nel luogo ci sediamo ed io ed Ale notiamo con gioia di conoscere già tutti tranne Serena e Milos,.
«Quindi...noi siamo i ministri» dice Serena e tutti annuiscono ancora sconcertati e increduli:«Secondo voi cos'è necessario perché tutto funzioni?» ci guardiamo in faccia e ognuno inizia a dire ciò che reputa fondamentale come il dialogo tra i ministri, la collaborazione, la lealtà e l'aiuto reciproco.
:«Comunque non credo che riusciremo a gestire tutto da soli avremo bisogno di aiuto» :«Potremmo scegliere delle persone che ci aiuteranno, una sorta di ministri inferiori» propongo e tutti sono d'accordo con me.
Dopo un attimo di silenzio Milos parla :«Scusate ma ho una domanda che mi sto ponendo da questa mattina.
Perché sono stato scelto ministro dell'allevamento se non abbiamo nulla da allevare?» :«Tu non preoccuparti domani avrai il tuo bestiame» rispondo io, lui mi guarda con una faccia stranita :«E come farai ?»e io :«Vedrai...»
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I Satem
AdventureDurante una guerra fra le varie potenze mondiali, il disordine distrugge tutto ciò che finora si sapeva del mondo. Ogni Stato dovrà schierarsi. Le sorti del mondo dipenderanno dal risultato dello scontro...se ci sarà ancora qualcosa dopo. Circa 1500...